Primo Piano Primiero Vanoi

IL DIBATTITO/Passo Rolle, il territorio si confronta dopo la protesta dei giorni scorsi

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Nei giorni scorsi alcuni residenti di Passo Rolle hanno chiesto il distaccamento della frazione dal Comune di Primiero San Martino di Castrozza e l’annessione al Comune di Predazzo. Pochi giorni fa il presidente del Parco Paneveggio Pale di San Martino e il presidente della Comunità di Primiero, hanno incontrato i residenti illustrando progetti in campo da parte dei due enti per rilanciare la zona. Intanto non si placa il dibattito locale

rolle

lega1

Passo Rolle (Trento) – Presidio della Lega Nord Trentino a passo Rolle nei giorni scorsi con il consigliere provinciale Maurizio Fugatti (nella foto con Martina Loss). La provocazione avanzata da alcuni abitanti della zona del passo è chiara: “Distaccare passo Rolle dal Comune di Primiero San Martino di Castrozza e annetterlo al Comune di Predazzo”.

“Ciò è possibile – spiega in una nota del consigliere provinciale Fugatti – stante quanto disciplinato dall’art.45 del ‘Testo unico delle leggi regionali sull’ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige’ con il quale si prevede che “Una frazione può essere distaccata dal comune cui appartiene ed essere aggregata ad altro comune contermine, quando la domanda sia fatta dagli elettori a norma del primo comma dell’articolo precedente e concorra il voto favorevole del consiglio del comune al quale la frazione intende aggregarsi”. Conseguentemente, se la maggioranza dei residenti della frazione di Passo Rolle sottoscriverà la richiesta e il Comune di Predazzo accetterà quest’ultima, si potrebbe dare vita al distaccamento dal Comune di Primiero San Martino di Castrozza.

Tale scelta – evidenzia la nota della Lega Nord – non è certamente un capriccio ma nasce dalla poca attenzione che finora gli amministratori locali e provinciali hanno dato alla zona, facendo così prevalere l’abbandono delle strutture e il mancato sviluppo turistico. Già attraverso l’interrogazione n. 2624/XV il Gruppo consiliare della Lega Nord Trentino rimarcava la necessità di un intervento da parte dell’esecutivo provinciale per rilanciare le zone sciistiche e ridare impulso alla ricettività e al turismo viste anche le molte promesse fatte (sembra per lo più nei periodi di campagna elettorale) mai andate a buon fine. Considerata la situazione ecco allora che i residenti di Passo Rolle, per fermare il declino del bellissimo luogo, hanno deciso di intraprendere questa strada, auspicando che il Comune di Predazzo – conclude la Lega – possa aprire ad un dialogo con la frazione e accettare la proposta dei residenti”.

>Interrogazione Lega Nord su Passo Rolle

 

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Valanga da 30mila metri cubi a passo Rolle, distacco in zona malga Fosse (RIPRESE IN VOLO)

Ha un fronte al distacco di circa 70 metri e sulla strada è di circa 130 metri,

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Programmate le opere per il rilancio turistico di Primiero Vanoi e San Martino di Castrozza

Il documento è stato firmato sabato pomeriggio a Primiero. Ecco il testo integrale dell’intesa

 

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23 Replies to “IL DIBATTITO/Passo Rolle, il territorio si confronta dopo la protesta dei giorni scorsi

  1. Anche la derivata di una costante è zero.
    Allora, considerata la situazione attuale, c’è solo da sperare che i problemi legati al Rolle (ed anche ad altre zone) abbiano toccato un loro minimo assoluto e, quindi, non siano una perenne costante.

  2. Bella la prosa condita dall’analisi matematica, intrisa da simpatica demagogia e sottile umorismo. Prendo per buono l’ultimo capoverso.

    P.S. Dai miei ricordi dove la derivata prima si annulla esiste un massimo od un minimo; quindi, se questo è un minimo, perché lo è, sappiamo che d’ora in poi Rolle può solo risalire 🙂

  3. Partiamo da un punto fermo, siamo tutti d’accordo che é indispensabile per Rolle, per S.Martino e per tutto il nostro Primiero il collegamento sia sciistico che estivo tra S.Martino è Rolle? Io dico la mia, secondo me, in prospettiva futura é anche piú importante della strada che andrá comunque messa in qualche modo in sicurezza, ma dal punto di vista turistico sono straconvinto che la prioritá dovrebbe essere il collegamento funiviario, telecabina o funivia che sia, è l’unica opera che potrebbe concretamente è in breve tempo invertire le sorti di Rolle è dell’economia di Valle, Cassa Rurale compresa.

  4. A Passo Rolle ci vogliono due “pale” così

    Al netto dell’incapacità della politica locale / provinciale / nazionale di dare risposte efficaci e coerenti al tremendo degrado di Passo Rolle, c’è da sapere che colà si sovrappongono una impressionante quantità di soggetti, interessi, storie e progetti da superare ogni più intricata fantasia kafkiana.

    A Rolle ci sono le Nazioni Unite (Patrimonio UNESCO), c’è l’Europa (Natura 2000), c’è lo Stato (Guardia di Finanza, Aeronautica Militare), c’è la Provincia (Demanio, Ente Parco Paneveggio – Pale di San Martino, Trentino Sviluppo, Servizio gestione strade, Agenzia per la depurazione…), c’è l’ex Comune di Siror (già Unione dell’Alto Primiero, già Comprensorio di Primiero ora Comunità pluri-riformata) oggi ma non ancora del tutto operativo Primiero San Martino di Castrozza.

    Agli orwelliani 1.984 metri s.l.m. si sono susseguite storie imprenditoriali fortunate e sfortunate, tentativi di speculazione, abbandoni, rilanci, progetti di interramento della viabilità, di ponti traslucidi, di Funifor e funicolari, di onirici collegamenti con il Valles, gallerie e massicciate, strade alternative, vento, neve, tanta neve, valanghe, daisy bell, madonnine…

    Ci sono navette furbette, pesce fresco Speciale, ulteriore protezione soprannaturale (Pensante), il canyon del Cismón, marmotte e camosci, orologi a cucù, l’incontro/scontro tra porfido e dolomia… ci sono i pardacciani ma le vacche sono primierotte, così come il pregiato botìro.

    Qui nasce e cresce l’epopea dello sci e dell’alpinismo… sono passati e passano militari, ciclisti, gatti battipista, geologi col naso insù, partorienti, ambulanti. Per primi i cacciatori preistorici, quei creativi che lasciarono un petroglifo antropomorfo. Negli anni ‘40 anche mio nonno Bepi che partendo da Fiera a piedi con la lanterna andava a trovare la morosa a Panchià.

    Malga Fosse di sopra spianata prima che divenisse un’astronave, ferraglia ammassata dalle forze della natura, trincee di guerra, relitti di impianti, tetti pericolanti, alberghi mai nati, endemismi botanici, santapazienza dodici anni per revisionare il Piano del Parco e dotare il passo di visione e strumentazione urbanistica.

    Il teorema di Rolle afferma che se una funzione è continua in un intervallo chiuso [a,b], derivabile in ogni punto dell’intervallo aperto (a,b) e assume valori uguali f(a)=f(b) negli estremi dell’intervallo, allora esiste almeno un punto c interno ad (a,b) in cui la derivata si annulla, cioè f'(c)=0 (punto critico o stazionario).

    Hanno tutti ragione a lamentarsi, fanno tutti bene a dire la loro. Ma per mettere ordine a Passo Rolle ci vogliono intelligenza, capacità, determinazione e risorse “fuori dal Comune”.

    Con la sola buona volontà, qualche toppa qua e là, l’ingrippata macchina burocratico-istituzionale attuale non basterà un mandato amministrativo, forse neanche due o tre. Ci vogliono poteri straordinari, una legge speciale, un commissario per l’emergenza con due “pale” proporzionate alla mole del mitico Cimón.

    L’umanità – la varia umanità – ha fatto tutto ‘sto casino, ora responsabilmente e con la dovuta diligenza torni a prendersi cura del suo vitale, inestimabile patrimonio!

    Vi sono forse altre priorità strategiche?

    :DTM. aka Daniele Gubert

  5. HO LAVORATO A RIFARE IL TETTO DELLE CASERME DELLA FINANZA NEL 1946.PENSO CHE IL PRIMIERO PARTE DA PONTET E VA AL PASSO FALZAREGO ,E DAL CAORIOL AL PIZ DE SAGRON;
    A PRIMIERO C’E’ QUALCOSA CHE NON CAPISCO (TROPPE SEDIE?)HO SCRITTO AI 8 COMUNI E AL PRESIDENTE DEL COMPRENSORIO!!!! GIA DA UN ANNO, MA NESSUNO HA RISPOSTO
    (chi non risponde conferma),anche a TRENTO fanno LE LEGGI E SI CREANO I VITALIZI!!!!!! VERGOGNA

  6. Purtroppo per Primiero il passo Rolle esiste solo quando vogliamo rivendicarne la “proprietà”, combattendo la diffusione delle immagini perché appartengono solo a noi, a fronte di una situazione che riflette il reale disinteresse e la trascuratezza che ha caratterizzato gli ultimi decenni e che è tempo di cambiare. Dobbiamo prendere coscienza che Rolle è parte di noi e che non è tollerabile questo abbandono, al netto delle polemiche. Perché chi di “possesso” vuole parlare non trascuri i doveri sottesi a questa presunta “paternità”: non mi stupirei se qualcuno ci tirasse le orecchie per questo, uno dei più bei passi dolomitici che anziché essere una cartolina è un vergognoso collage di fallimenti.
    Al di là di questo credo che dobbiamo chiudere una fase ed iniziarne una nuova, fondata su un concreto e costruttivo senso di appartenenza e che porti ad un piano urgente per il recupero della località. A partire da piccoli interventi di sistemazione (parcheggi, illuminazione, sentieri) fino a progetti di riassetto generale (edilizio / urbanistico) da ampliare al contesto circostante: viabilità invernale, impianti, malghe, ecc. senza dimenticare, naturalmente, di risolvere situazioni particolarmente drammatiche (ex albergo rolle ed ex caserma, poco sopra).
    Troppe volte affrontiamo le questioni per compartimenti stagni, come per il progetto di malga Fosse o per la protezione della strada dalle valanghe, portate avanti a livello provinciale perché dal territorio non riesce ad emergere un progetto compiuto. Da un po’ di tempo mi sto impegnando personalmente affinché questa nostra valle non sia solo teatro di litigi ma possa prendere coscienza della propria condizione e responsabilità, portando a termine insieme dei progetti per migliorare passo dopo passo le cose che non vanno. Ho aderito con entusiasmo al comitato “per un Primiero meno diviso” con cui abbiamo ottenuto un risultato che, seppur parziale, permetterà un approccio meno frammentario al nostro territorio. E’ vero che le promesse elettorali si sprecheranno nei prossimi mesi, ma questo è inevitabilmente il nostro sistema: possiamo alzare le spalle poiché tanto non cambierà mai niente, oppure ascoltare attentamente le proposte ed esprimere al meglio il nostro voto. Noi ci stiamo lavorando senza pensare di risolvere tutto perché siamo nuovi, né crediamo all’illusione che progetti faraonici calati dall’alto potranno risolverci i problemi. Dobbiamo partire da una presa di coscienza di quel che siamo e di quel che potremmo essere. Piangerci addosso, cercare colpe o credere in un miracolo non sarà la soluzione. Capisco lo smarrimento e non biasimo chi vive e lavora a Rolle, ma nei prossimi mesi abbiamo la possibilità di costruire il nuovo comune, non è forse questo il momento di dare il proprio contributo?

  7. Paolo come hai ragione!!
    In vista delle elezioni tutti si fanno belli..
    Tutto tace,che desolazione,per ultimo il degrado di Passo Rolle,ma la messa in sicurezza della strada?? mi auguro che non sorga la cattedrale alla ex malga Fosse sarebbe un pugno nello stomaco.
    Mi auguro solo che chi vorrà “gareggiare” per la poltrona non siano i soliti noti,abbiamo bisogno di persone nuove, umili, serie e affidabili.
    ricordate la fiducia è una cosa seria! Sicuramente non voterò più la vecchia guardia,come sempre molto fumo troppo fumo…

  8. Cristian forse,come tanti altri sei a casa in cerca di lavoro proprio perchè non c’è mai stata la volontà politica e imprenditoriale di sviluppare le risorse turistiche che abbiamo ci siamo sempre illusi sia come imprenditori che come cittadini che la gente venisse solo per vedere le pale di san martino.
    Bisognava rendersi conto che il mercato turistico cambiava ormai ho paura che abbiamo perso il treno e che siamo rimasti troppo in dietro per recuperare.la colpa è senz’altro dei politici che però sono stati votati da noi per poi lamentarci che non facevano niente di concreto.

  9. Mi rivolgo al Sig Giacomo che a ha espresso un sentimento non nuovo ed anzi direi molto diffuso di ” odio -invidia” del fondovalle verso gli abitanti di San Martino , forse caro signore è ora di mettere da parte gli antichi rancori infondati ed ammettere anche se fa male che è e sarà sempre San Martino il polo trainante della valle non perchè noi siamo migliori o più bravi ma perchè i nostri genitori , i nostri nonni” allacciandosi da soli le scarpe” hanno dato vita ad una località che fino ad ora ha fatto vivere tutta la valle e non solo noi abitanti di San Martino ,San Martino è stato una delle perle delle Dolomiti ,una perla che ora sta perdendo la propria preziosità non certo solo per colpa di coloro che ci vivono . Come dice lei a San Martino dovremmo ” allacciarci le scarpe da soli ” ma come crede che 400 abitanti da soli possano mandare avanti una realtà che permette di vivere alla grande maggioranza della valle? e che malgrado questo viene considerata come l’ ultima ruota del carro ?Quanti di coloro che lavorano a San Martino si preoccupano o si occupano della nostra realtà?le scarpe ce le allacciamo da soli ma è ora grande di camminare tutti assieme , se la valle e noi di San martino vogliamo sopravvivere caro Sig Giacomo è ora di collaborare e non di invidiare !!

  10. Spiace non poco per Cristian e per gli altri nella sua situazione. Lo invito solo a riflettere che preoccuparsi di Rolle, come in genere di tutto il comparto turistico della valle, significa preoccuparsi di creare posti di lavoro e non preoccuparsi di problemi secondari.

  11. Visto che vi preoccupa tanto il passo Rolle iniziate prima a preoccuparvi di noi padri di famiglia che è un anno che siamo a casa in cerca di lavoro forse dopo ci rimane il tempo a pensare di questi secondari problemi

  12. Ti metti in uno schieramento e poi, se eletto, realizza tu delle buone e concrete proposte; tante critiche ma pochi i cittadini che si impegnano veramente se non solo sui social o per dirla con Eco, al bar dopo due bicchieri.

  13. Tranquilli!!! si avvicinano le elezioni comunali, vedrete quante promesse.
    -Noi dello schieramento1 faremo di S.Martino e Rolle un paradiso…-
    -Noi dello schieramento2 faremo sicuramente meglio….-
    -Noi dello schieramento3 faremo meglio dello schieramento1 e 2 messi insieme…-
    poi fatte le elezioni e conquistate le “careghe” il nuovo comune Primiero S. Martino di Castrozza ricadrà in un malinconico oblio, dove a farne le spese saranno i cittadini con la cronica mancanza di buona volontà degli amministratori per portare sviluppo e posti di lavoro (se non a loro stessi).
    Basta riflettere su quanto è successo nei comuni durante l’ultima legislatura.

    Paolo

  14. @Giovanni Svaldi …purtroppo sono costretto a darti ragione. Ma direi che i politici non sono mai soli in queste ore, nelle uscite più infelici… Chi per anni ha governato la valle a Primiero e a Trento in diversi modi e misure, come fa a lamentarsi per un passo Rolle che è abbandonato a se stesso ormai da decenni? Dove eravate quando si poteva e si doveva decidere? Ci voleva proprio le Lega Nord per risvegliare la situazione? Succederà qualcosa ora? Riflettiamo in vista delle prossime elezioni a Primiero…

    Marco Delaiti

  15. @Giacomo
    Sono d’accordo con te che la soluzione potrebbe essere unire S.Martino e Rolle in un comune, ma andrei anche oltre portandoli entrambi in val di Fiemme così non dovranno chiedere più niente alla valle di Primiero, non saranno più un peso per la valle. Ma a quel punto però basta ICI,IMU, TASI, oneri vari pagati da alberghi, prime, seconde case ecc ai comuni di Siror e Tonadico, basta lavoro alle persone della valle sugli impianti di risalita, nei negozi e negli alberghi, anzi visto che la pensi così, tutto il denaro che da S.Martino è confluito nelle casse dei comuni di valle e non reinvestito su S.Martino dovrà essere risarcito e restituito a S.Martino. Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?? Per decenni la valle ha prosperato per merito del turismo richiamato da S.Martino e Rolle, ora che S.Martino e Rolle sono in crisi è in crisi tutta la valle, commercio,artigianato,istituti di credito ecc..Semmai ci si dovrebbe muovere proprio nel senso contrario a come dici tu per tornare a crescere, e cioè investendo sulla resurrezione di S.Martino e Rolle che potrebbe trainare la crescita di tutta la valle,e basterebbe copiare da altre valli simili alla nostra che proprio questo hanno fatto, hanno puntato sull’eccellenza per trainare il resto, ma mi rendo conto che nella valle dell’invidia ciò è praticamente impossibile da realizzare, e allora avanti con la progressiva povertà

  16. purtroppo sono diversi anni che il CIMON DE LA PALA viene ” sfruttato ” fotograficamente e in filmati da Fiemme e Fassa !

  17. Voler recuperare ciò che era il passato è impossibile e chi lo desidera è miope. Il turismo è cambiato radicalmente e le strutture abbandonate di Passo Rolle ne sono la bandiera. Non resta che adeguarsi ai nuovi dettami del turismo mordi e fuggi con cui dobbiamo imparare a lavorare ora, per far questo la strada è fatta di risposte rapide da parte delle istituzioni e dei privati, in una località turistica come questa, in un Parco Naturale (?) protetto dall’Unesco non si può aspettare venti anni per abbattere una struttura decadente! Gli interventi più urgenti richiesti dagli operatori di Passo Rolle sono interventi economici e rapidi, ma se dall’altra parte nessuno ascolterà presto se ne andranno tutti, tra la delusione e il rammarico. Così proseguendo resterà soltanto il Cimon della Pala, se vorrete ammirarlo ricordatevi il sacchetto con i panini.

  18. Ma la Lega Nord invece che alimentare tensioni tra valli confinanti non potrebbe fare qualcosa di più per contrastare l’arrivo dei “presunti” rifugiati, oppure visto gli ultimi fatti di cronaca chiamiamoli spacciatori, che la provincia sta accogliendo nella nostra terra?

  19. Invece di aggregare Passo Rolle ad un altro Comune potrà essere fattibile che San Martino e Passo Rolle creino un unico comune a se? Pura utopia… ma serebbe giusto che i residenti di queste due località inizino a risolversi da soli i loro problemi senza aspettare che sia la Provincia o il Sindaco e/o funzionario di turno o i Primierotti a sistemare le cose.
    “Ghe ol imparar a zolarse le scarpe da soli e senza andar in giro con el col del pie tant alt”.

  20. E’ come se un gruppo di emigrati da qualche paese del sud del mondo, una volta concentratosi in una qualche zona dell’Italia e considerato che le proprie aspettative risultano deluse, chiedesse a quel punto che quel territorio diventasse parte integrante del loro paese d’origine. Occorre ricordarsi che il Passo Rolle ha un profilo storico-geografico e culturale che si ricollega al Primiero, anche se qualche imprenditore fiemmese l’ha adocchiato e utilizzato non certo per altruismo. Semmai, come giustamente dice Boghetto, è nell’origine dei problemi che va ricercata la soluzione e non in un cambio di casacca. Ben venga una riflessione critica che però non snaturi, ma recuperi, la storia e gli usi di quell’ambiente bellissimo.

  21. Questo povero nuovo Comune… non ha ancora amministratori, ha un mese e mezzo di vita, ma è già pieno di colpe!
    Passo Rolle, il più imponente dei passi dolomitici, usato come cassa di risonanza per chi si sente dimenticato.
    Fugatti lascia il tempo che trova, in fondo lo fa solo per cercare voti e di Rolle non gli interessa una mazza, ma leggere oggi sulla stampa che chi è stato per più di 20 anni il più alto funzionario (segretario) del comune di Siror si lamenti dello stato (reale) di abbandono di Rolle fa molta tristezza.

  22. Spiace constatare come questo gruppo di residenti di Rolle non si sia ancora reso conto esattamente di dove hanno origine i problemi del Passo e sopratutto a chi competa risolverli (non certo ai Comuni, dell’uno o dell’altro versante), prestandosi invece a operazioni di mera propaganda politica.

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