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A Silea dolore dopo la tragedia in famiglia: 91enne uccide genero con colpo di fucile

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Anziano poi si barrica in casa, si arrende a forze ordine Treviso. Violenza sessuale a Marghera 

NordEst – Suocero di 91 anni uccide il genero con un colpo di fucile alla nuca e poi si barrica in casa fino all’ arrivo delle forze dell’ordine alle quali si arrende. E’ accaduto a Silea. Il presunto omicida è Giovanni Padovan (91) mentre la vittima si chiamava Paolo Tamai (63). Per gli uffici comunali i rapporti fra la vittima e il suocero erano deteriorati da anni. Padovan avrebbe sparato al genero da una finestra di casa mentre Tamai era in cortile, di fronte all’altra parte di casa accanto a quella del suocero in cui la vittima viveva con la moglie.

La donna, colta da choc, è stata portata in ospedale. Padovan, ha riferito il sindaco di Silea, Rossella Cendron, viveva da solo e usufruiva del servizio quotidiano di fornitura di pasti. Sugli attriti fra Padovan e il genero, hanno detto le figlie di Tamai, sarebbero state fatte segnalazioni ai servizi sociali del Comune ma, spiega Cendron, “in attesa di verifiche, nel comune ci sono altre questioni familiari difficili nell’elenco delle priorità dei casi da seguire”.

  • In breve

Una 20enne è stata violentata nella notte di sabato scorso da un giovane che la stessa vittima ha descritto come dell’Est Europa negli spazi a disposizione di una discoteca di Marghera (Venezia). Secondo quanto riferisce la polizia, la giovane è stata aggredita sessualmente in un giardino che fa da appendice alle sale da ballo e alla zona bar. Dopo la violenza la ragazza è andata a casa riferendo ai genitori l’accaduto. Questi ultimi l’hanno portata in ospedale dove i medici hanno riscontrato la violenza e informato gli investigatori. Gli agenti hanno raccolto le dichiarazioni della 20enne nel nosocomio; quindi sono andati in discoteca per ispezionare i luoghi, ricostruire la dinamica dei fatti e prelevare le immagine delle telecamere di sorveglianza. La giovane, che era in stato di choc, sarà risentita nuovamente dagli uomini della Squadra mobile mentre le indagini sono tutt’ora in corso per individuare il responsabile.

Giochi 2026, posti letto garantiti. Fugata ogni preoccupazione sulla scarsità di camere d’albergo nel bellunese da destinare alla “famiglia olimpica”, requisito indispensabile per sostenere la candidatura di Milano-Cortina ai Giochi Olimpici invernali 2026, che saranno assegnati dal Cio nella sua sessione del 24 giugno a Losanna. A darne notizia è il Presidente del Veneto, Luca Zaia. “Grazie all’impegno congiunto di Regione, Confturismo e associazioni di categoria locali delle imprese turistiche – dice Zaia – in poco tempo è stato raggiunto l’obiettivo di garantire la disponibilità dell’80% delle camere da letto nel bellunese interessato all’evento, vale a dire 5.786 ‘accomodation’, facendo un vero e proprio balzo in avanti rispetto a un mese fa quando la disponibilità era pari al 39% per 2.739 camere”. È stato così superato il limite di stanze fissato dal CIO per ospitare nel periodo olimpico atleti, tecnici e l’intero staff delle squadre nazionali, con relativi familiari.

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