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Referendum del 22 ottobre, ora è ufficiale: per i Bellunesi doppia scheda

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“Via libera” definitivo della giunta. Padrin: “subito la costituzione di un comitato”

Belluno – Via libera ufficiale al referendum per l’autonomia a Belluno, il 22 ottobre, stesso giorno in cui il Veneto voterà per l’autonomia da Roma. Ecco l’intervista di TeleBelluno al nuovo presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin.

Intesa tra Regione e Provincia

Vista l’indizione, da parte del Presidente facente funzioni della Provincia di Belluno, di un referendum consultivo sull’autonomia della Provincia per la medesima data – 22 ottobre 2017 – di svolgimento del referendum consultivo regionale sull’autonomia del Veneto e a seguito della richiesta inviata il 4 settembre scorso dall’Amministrazione provinciale alla Regione di acconsentire all’abbinamento delle due consultazioni referendarie, con Deliberazione di Giunta di oggi è stato formalmente dato il via libera all’abbinamento dei due referendum, con l’approvazione di uno schema di Intesa tra la Regione e la Provincia di Belluno per definire e disciplinare gli aspetti organizzativi e di gestione relativamente agli adempimenti comuni.
Lo schema di Intesa – che attende ora di essere sottoscritto dai due Presidenti – contiene i punti principali di accordo tra le due Amministrazioni per consentire lo svolgimento, in concomitanza, dei due referendum nel territorio della Provincia di Belluno, fermo restando che le due consultazioni rimangono tra loro autonome ed indipendenti e che trattandosi, nel caso, di referendum indetto dalla Provincia, l’organizzazione dell’intero procedimento, così come il relativo onere economico, sono per legge posti a carico della Provincia di Belluno, fatte salve, per l’appunto, le spese dovute per adempimenti comuni (in primis il compenso ai componenti dei seggi).
Restano rimessi alle determinazioni ministeriali e della Prefettura di Belluno gli adempimenti rientranti nella esclusiva sfera di competenza statale, quali, oltre alla revisione dinamica delle liste elettorali, la vigilanza sulla propaganda elettorale; la tutela dell’ordine pubblico e il presidio dei seggi elettorali; la messa a disposizione degli edifici scolastici e/o di ogni altro plesso, quali sedi delle singole sezioni elettorali, analogamente a quanto già disposto nell’ambito dell’Intesa tra la Regione del Veneto e le Prefetture delle province del Veneto sottoscritta il 5 settembre 2017.

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