Un incendio è divampato nel tardo pomeriggio di martedì nell’ex stabilimento della Chiari e Forti a Silea
Treviso – Le fiamme erano visibili a chilometri di distanza. Il rogo ha interessato in particolare il Mulino Toso, una costruzione in legno degli inizi del ‘900. L’area è rimasta senza corrente elettrica. Il rogo allo stabilimento dell’ex Chiari & Forti di Silea, a ridosso del Sile: alle 19 di martedì le prime chiamate ai vigili del fuoco, intervenuti prima con 4, poi con 8, poi addirittura con 18 mezzi da tutta la provincia.
Le immagini del rogo da YouTube
Divorato dall’incendio il corpo più antico dello stabilimento, l’ex mulino Toso, risalente ai primi del ‘900: con la sua torretta e i suoi merli, era chiamato anche “piccolo Stucky”. E proprio come il più famoso mulino veneziano, è rimasto coinvolto dall’incendio, appiccato probabilmente da una mano dolosa.
Fiamme alte decine di metri: mentre sul posto arrivavano i mezzi di soccorso, quelli del 115, ma anche polizia e carabinieri, sulla strada che conduce al vecchio oleificio si assiepavano residenti e automobilisti di passaggio. L’edificio è dismesso da anni: non vi si effettuano lavorazioni, è scollegato dalla rete elettrica. Nessun corto circuito, nessuna scintilla accidentale. Neppure occupazioni abusive da parte di qualche senzatetto, stando a quanto riferito sul posto dal sindaco Silvano Piazza e dai carabinieri.
