Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino

Trento, protesta per gli ospedali periferici: Tione, Borgo, Arco, Fiemme, mentre Primiero difende l’ospedale di riferimento a Feltre

Share Button

Nei giorni scorsi era successo anche per Primiero, scendendo in piazza con gli amministratori del vicino Feltrino per tutelare l’ospedale di riferimento a Feltre. Venerdì è toccato a Fiemme, prima ancora, aveva fatto sentire forte la sua voce la comunità di Borgo Valsuigana

ospedale_big

Trento – Protesta molto decisa nelle Valli trentine per il depotenziamento degli ospedali di Cavalese, Tione ed Arco ma anche di Borgo Valsugana.

A Cavalese un migliaio di persone hanno ribadito in piazza il no ad un ospedale ad ore. Sit in anche a Tione dove già l’anno scorso sono state raccolte 23mila firme per la salvaguardia dell’ospedale ed il potenziamento dei servizi erogati.

Nella manifestazione è stata ribadita la forte preoccupazione per le dinamiche in corso, ma anche l’immutata disponibilità a concertare nuove soluzioni. Tutte le unità operative devono essere poste nelle condizioni di operare 24 ore al giorno in piena sicurezza – è stato detto.

Sanità, 9 milioni dalla Provincia ma per i Sindacati non bastano ancora per garantire i turni

La Giunta provinciale trentina, su indicazione dell’assessore alla salute Luca Zeni, ha autorizzato l’Azienda sanitaria ad effettuare le assunzioni in ruolo del personale sanitario necessario per l’adeguamento delle unità operative del sistema ospedaliero provinciale, fissando una spesa massima aggiuntiva di 9 milioni di euro. Le assunzioni, sul cui numero deciderà l’Azienda – ha precisato Zeni – riguarderanno medici e personale oss. I relativi concorsi saranno avviati a giorni.

La riorganizzazione della sanità trentina non è una misura temporanea secondo la Funzione pubblica della Cisl. La normativa europea è dell’ottobre 2014 e dice che a partire dal 25 novembre 2015 il tema di orario di lavoro del personale sanitario e non doveva essere rivisto, in virtù del fatto che non si possono più fare deroghe. Già da allora i sindacati si attivarono, paventando lo scenario attuale. La dotazione organica del personale andava rivista oppure si rischiava di arrivare al punto in cui si è oggi ovvero personale insufficiente al punto tale da determinare il depotenziamento.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *