NordEst

Terrorismo, 26 indagati in Italia

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Terrorismo internazionale – Sono scattate giovedì le perquisizioni in Veneto, Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Campania e Trentino Alto Adige, nei confronti di cittadini magrebini sospettati di terrorismo internazionale di matrice islamica. La maggior parte delle perquisizioni sono state fatte a  Vicenza, ma hanno toccato anche le province di Venezia, Trento, Padova, Brescia, Firenze, Caserta, Como e Cuneo. La natura dell’indagine ha avuto un carattere strettamente di prevenzione, ora si dovrà analizzare tutto il materiale sequestrato.
Le accuse – Gli indagati sono stati accusati di sostegno al terrorismo islamico, ricettazione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli indagati erano profondamente intolleranti nei confronti degli ebrei e della cultura occidentale in generale. Auspicavano la caduta dell’attuale governo algerino ed esaltavano gli attentati dell’11 settembre.
 
L’inchiesta nel Veneto – L’indagine, partita nel 2007 dalla Digos di Venezia e condotta dalla Procura della Repubblica di Venezia, ha portato alla denuncia di ventisei stranieri. I nove indagati, otto algerini e un nigeriano, risiedono in Veneto: sette a Vicenza e due a Padova.

Indagato un Imam –
Le perquisizioni domiciliari sono state concentrate a Vicenza, in quanto punto d’arrivo di circa dieci algerini provenienti da Padova, monitorati all’interno di una specifica attività di intelligence internazionale di prevenzione. Tra gli indagati anche un Imam che predicava a Vicenza. Il predicatore visitava le varie comunità islamiche presenti sul territorio dando una visione integralista della fede islamica.
 
Trento, indagato un algerino – Tra le persone finite nel mirino della magistratura c’è anche uno straniero residente fuori città. Gli agenti della digos hanno perquisito l’abitazione del nordafricano, un quarantenne con regolare permesso di soggiorno e hanno sequestrato materiale cartaceo che ora sara’ trasmesso a Venezia per essere vagliato dagli inquirenti. L’uomo e’ indagato perche’ sarebbe stato in contatto con altri connazionali dediti
alla falsificazione di documenti per l’immigrazione clandestina.

L’imam di Trento, Aboulkheir Breigheche ha condannato duramente gli indagati ribadendo la natura pacifica della religione islamica. Lo stesso Imam, ha voluto ribadire che all’interno della comunità islamica trentina non esistono integralismi.

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