NordEst

Scuola, Sindaci bellunesi contro i tagli e a Trento la Gelmini diserta

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La rivolta dei Sindaci bellunesi – «Il problema della Provincia di Belluno è  prevalentemente politico. In questo contesto vanno affrontate le questioni della scuola, altrimenti continueremo a dividerci in mille rivoli senza ottenere il riconoscimento dei nostri diritti». Il presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon, ha incontrato giovedì mattina con l’assessore provinciale all’istruzione, Claudia Bettiol, i sindaci di 43 Comuni, i sindacati della scuola e il dirigente scolastico provinciale, Domenico Martino.

All’ordine del giorno il taglio agli organici degli insegnanti che si potrebbe tradurre in un taglio delle classi e alla conseguente chiusura di plessi scolastici. «Dobbiamo opporci», ha sollecitato il presidente «alla visione di una
Provincia di Belluno annacquata nella indefinita montagna veneta: quella è un’altra cosa. Inoltre è tempo di smetterla di fare battaglie di volta in volta settoriali e alle rassicurazioni di carattere personale».

Insieme, Provincia e sindaci, stanno elaborando un documento con il quale chiedono di bloccare i tagli alla scuola. Nei prossimi giorni il documento sarà presentato al ministro dell’Istruzione, ai parlamentari bellunesi, al presidente della Regione, all’assessore regionale all’istruzione, all’assessore e ai consiglieri regionali di Belluno, al Miur regionale e all’Ufficio scolastico provinciale.

I Comuni presenti – Alla riunione di giovedì mattina hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di:Agordo, Alano di Piave, Alleghe, Arsié, Belluno, Calalzo di Cadore, Canale d’Agordo, Cesiomaggiore, Chies d’Alpago, Cibiana di Cadore, Colle Santa Lucia, Danta di Cadore, Falcade, Fonzaso, Forno di Zoldo, Gosaldo, Lamon, Lentiai, Limana, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Mel, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Puos d’Alpago, Quero, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Nicolò Comelico, San Tomaso Agordino, Santa Giustina, Sappada, Seren del Grappa, Sospirolo, Tambre, Trichiana, Vallada Agordina, Vas, Vigo di Cadore, Voltago Agordino, Zoldo Alto, Zoppé di Cadore.

Donazzan: "montagna salvaguardata" – L’assessore regionale all’istruzione del Veneto, Elena Donazzan,  ribadisce intanto che la "montagna è già salvaguardata" e aggiunge che "Ci sono buoni argomenti perchè le scuole di Belluno non vengano toccate. Il Veneto ha già provveduto ad un piano di riorganizzazioner e quindi è perfettamente in regola con quanto prevede il decreto Gelmini".

Il ministro diserta l’appuntamento trentino  – C’era grande attesa a Trento per l’arrivo del ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini che alla fine ha deciso esserci. Era attesa venerdì  pomeriggio ad un convegno organizzato da Confcommercio sulle Piccole e Medie Imprese, ma con una breve nota  nella giornata di giovedì, ha fatto sapere che non potrà venire per “sopraggiunti impegni istituzionali”.

Gli studenti di “Onda Anomala” però non rinunciano alla manifestazione annunciata giovedì e nel pomeriggio di venerdì saranno in piazza Dante per protestare contro i tagli all’Università dopo che giovedì hanno occupato per qualche minuto proprio la sala conferenze della Regione con striscioni e slogan di protesta.

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