NordEst

Il Primiero e l’immigrazione tra luci ed ombre

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Le scuole locali – La giornata di Primiero dell’Assessore provinciale alla Solidarietà Internazionale e alla Convivenza Lia Beltrami, è iniziata giovedì mattinata con un incontro dedicato agli studenti delle Scuole Superiori di Primiero. Un  momento giunto alla conclusione di un progetto della scuola “insieme nella diversità” che ha approfondito il tema, oggi di grande attualità, del dialogo interculturale. L’operazione Ascolto segue molte altre tappe già avvenute nei giorni scorsi sul territorio trentino.

L’incontro con la Giunta della Comunità –
Nel tardo pomeriggio l’incontro con la nuova Giunta della “Comunità di Primiero”, gli Amministratori comunali, i responsabili del Settore Sociale della “Comunità” e i rappresentanti scolastici. Occasione questa, per fare il punto sugli aspetti organizzativi e sulle problematiche che il tema dell’immigrazione oggi pone.

L’incontro con la cittadinanza –
In serata, presso la “Sala Negrelli” della “Comunità di Primiero”, il  confronto  con la cittadinanza e le realtà del volontariato e delle istituzioni sociali che operano sul territorio. Ad introdurre l’incontro le musiche di un Quintetto della “Scuola Musicale di Primiero” che ha eseguito delle musiche barocche del Settecento. Nel saluto il Presidente della “Comunità di Primiero”, Cristiano Trotter, ha ricordato l’attenzione forte delle istituzioni di Primiero, in tema di immigrazione, concretizzatasi in progetti importanti, come quello denominato “le Reti”, rivolto alla coesione sociale e ad avviare dei servizi per i cittadini sul territorio.

L’idea dell’operazione ascolto si inserisce nel “Piano Convivenza” attraverso il quale la Provincia intende offrire degli strumenti alle istituzioni per facilitarne l’azione nella definizione di servizi ai cittadini immigrati. “Un progetto che si fonda – come ha sottolineato l’Assessore provinciale Lia Beltrami – sulla valorizzazione delle differenze e delle “proprie radici”, queste ultime colte come dimensione fondamentale della persona e sulla centralità dell’uomo”. E’ nella centralità della persona umana – ha aggiunto – dove i muri del pregiudizio si disgregano e si dissipano le paure”.

Il progetto Le Reti  –
I responsabili del progetto “le Reti” hanno ricordato l’impegno che si è articolato in una serie di azioni, fra le quali il “Focus Group Immigrazione”, che vuole favorire la partecipazione dei cittadini, per fare rete e confrontarsi per l’individuazione dei bisogni e la costruzione di risposte. E ancora i “laboratori interculturali”, il “Punto di ascolto” sui servizi, la rubrica radiofonica “Mondo in onda”, la collaborazione con il Piano Giovani. Rispetto a questi aspetti è stata sottolineata l’importanza di tenere in rete le diverse esperienze.

Serve una nuova organizzazione dei servizi –
Dal mondo della scuola è stato ricordato che all’interno del Collegio Docenti è stata costituita la “Commissione Intercultura” che ha il compito di promuovere una cultura dell’accoglienza e dare una risposta ai bisogni più urgenti. È stato ricordato l’impegno sul versante del supporto linguistico ed è stata auspicata la costituzione di uno “Sportello genitori”. I rappresentanti di AVULSS e ACLI hanno sottolineato che oggi, per le realtà che debbono rispondere ai bisogni sociali degli immigrati, vi è la necessità di organizzarsi in modo diverso, per far fronte all’aumento delle richieste di servizi.

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