Primiero Vanoi

Tappeto rosso, banchetto nuziale, bouquet e sposi d’altri tempi all’Apsp del Vanoi

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“Storie di Sposi” ha visto sfilare una quarantina di coppie di sposi nel parco della Apsp (Casa di riposo) di Canal San Bovo, indossando abiti d’epoca, a rappresentare più di un secolo, dal 1900 ai giorni nostri

di Liliana Cerqueni 

Canal San Bovo (Trento) – “Storie de Sposi” è stato un momento che ha toccato tutti, protagonisti e partecipanti: chi ha speso una lacrima, chi ha dichiarato la classica pelle d’oca al passaggio delle spose, chi ha ricordato la propria epoca e le proprie esperienze, chi ha apprezzato le cose nuove sentite, chi ha riflettuto sui cambiamenti e i nostri giorni. Non solo una passerella con riferimenti alla moda che di decennio in decennio ha subìto drastici cambiamenti. Si è trattato anche di ricordare ciò che di rilevante succedeva in Italia e nel mondo, citando fatti ed avvenimenti di portata storica, e rievocare tradizioni della nostra gente, usi e costumi legati alle nozze nelle nostre valli.

L’originale sfilata

Hanno introdotto la manifestazione con un saluto agli ospiti e visitatori, il presidente della Casa di Riposo, Bruno Menguzzo e la direttrice Cinzia Zortea, quindi si è dato l’avvio all’insolito ‘Red Carpet’ (tappeto rosso ndr) con modelle di ogni età, curate nel dettaglio da un’equipe di parrucchiere e operatrici della Casa, pronte per passare tra i presenti fiere ed eleganti nel portamento, perfettamente calate nel ruolo mentre camminavano maestose al braccio del loro compagno, stringendo gli splendidi bouquet preparati per l’occasione.

Modelli per un giorno

Una panoramica a 360°, dove nulla è stato trascurato o affidato al caso. Un paziente lavoro di sinergie diverse, dove ciascuno degli organizzatori e collaboratori ha investito la propria competenza e la comune voglia di creare un evento che raggiungesse emotivamente il folto pubblico presente e lo trascinasse in questo momento di magia. Uno spazio particolare è stato riservato alle testimonianze delle ospiti dell’A.p.s.p., che hanno raccontato con toni a volte nostalgici, altre scherzosi, le loro nozze e il contesto in cui avvennero.

Il violino di Linda, le note di Rino, Franco e i Siver Musich, hanno accompagnato l’evento per tutta la durata e, come si suole concludere ogni banchetto di nozze che si rispetti, i cuochi della Casa hanno provveduto all’allestimento di un indimenticabile buffet in un pomeriggio splendido di un autunno agli albori.

Guarda le foto

di Liliana Cerqueni

 

 

 

 


 

 

 

In breve/Primiero, Desmontegàda 2018, tempo di bilanci e di vincitori

Archiviata ormai l’edizione 2018, i numeri rendono bene l’idea della portata dell’evento. Per la cronaca, sono state ben 55 le polente servite con 1800 salsicce e quasi 1900 fette di Tosèla a più di 2000 persone, al solo tendone di Tonadico. Grande affluenza in tutta la valle fino a Mezzano e Imèr con i loro stand. Annunciati dalla banda musicale Musikkappelle Kurtatsch e il gruppo degli Schützen di Primiero, i 32 gruppi di allevatori e animali hanno sfilato tra vivaci colori e i balli dei gruppi folkloristici locali, le famiglie, i coscritti del 2000 e gli amici della Desmontegàda. Premiati al termine della sfilata i 3 migliori gruppi partecipanti alla sfilata, con la definizione di una classifica che ha visto i partecipanti contendersi i primi posti con uno scarto di pochi punti: la famiglia Zagonel ha conquistato il terzo posto del podio – riservato come di consueto all’animale più bello – grazie ai loro vitellini, mentre al secondo posto come gruppo più bello abbiamo gli allevatori di Maso Vaieta di Emanuele Iagher e famiglia. Primo posto infine al gruppo di Malga Vallazza, che si aggiudica quest’anno la medaglia d’oro. 

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