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Sopralluogo Ulss negli appartamenti di Quinto di Treviso assegnati ai profughi: niente elettricità, non abitabili

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La documentazione raccolta è stata trasmessa ai Sindaci competenti

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Venezia – La Commissione medica del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 di Treviso ha compiuto l’annunciato sopralluogo agli appartamenti di Quinto di Treviso utilizzati per ospitare gli immigrati giunti ieri. La relazione, valutata anche dai tecnici della Prevenzione della Regione Veneto, indica la presenza di condizioni di inabitabilità. Secondo i tecnici della Regione, “A seguito di quanto emerge dalla relazione pervenuta dal Dipartimento dell’ulss 9 di Treviso, poiché in tutti gli appartamenti non risulta esserci l’allacciamento alla rete elettrica tali locali non sono da considerarsi abitabili sulla base DPR 380 del 2001 Testo Unico in Materia Edilizia, articoli: 24, 25 e 26 che hanno sostituito gli articoli 220 e 221 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie”.

Nella relazione dei tecnici dell’Ulss 9 si legge anche che “Nei 2 condomini sono presenti in totale 51 alloggi, dei quali 15 già occupati da abitanti del comune di Quinto. Sono stati visitati i 22 appartamenti di pertinenza della Associazione “Nova Marghera Facility”. Tutti erano in buone condizioni di salubrità e rispettanti i parametri di aero-illuminazione. Tutti disponevano di acqua potabile e di wc a norma.
Tutti gli appartamenti erano privi di allacciamento elettrico e di rifornimento di gas metano. Anche la tromba delle scale per l’accesso agli appartamenti era priva di illuminazione elettrica.
Ancora, in tutti gli appartamenti non erano presenti nelle aree cottura né lavelli, né rubinetteria, né strumenti di cottura. Dalle informazioni raccolte i pasti vengono distribuiti ai migranti da personale della “Nova Marghera Facility” in porzioni preconfezionate. A disposizione degli abitanti, in ogni appartamento era presente un ampio tavolo con un numero di sedie congruo con quello degli occupanti e nessun altro mobile.

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