NordEst

Monti: ‘Interventi equi su Ici, pensioni, lavoro’ e attenzione alle autonomie

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(Adnkronos) – Il nuovo premier annuncia annuncia meno tasse sul lavoro e più su consumi e proprietà e una ‘spending review’ per Palazzo Chigi. A favore voteranno tutte le forze politiche, con l’eccezione della Lega. Calderoli: ‘Dal premier macelleria sociale e politica’. Nessun politico nella squadra (VIDEO). Il giuramento (FOTO). I politologi: l’esecutivo Monti? E’ squadra di tecnici, ma non ‘anticasta’. Ue: piena fiducia su capacità esecutivo. Napolitano: "Trovata la soluzione più idonea". Berlusconi: ‘Durerà finché lo vorrà il Pdl’. Marcegaglia: ‘Monti per evitare un’immeritata uscita dall’euro’.

Un corale applauso ha accolto il presidente del Consiglio Mario Monti al suo primo discorso nell’aula del Senato per ottenere la fiducia di Palazzo Madama al governo che ha giurato ieri. Non appena il presidente del Senato, Renato Schifani, gli ha dato la parola è partita l’acclamazione dell’assemblea alla quale non hanno però partecipato i senatori della Lega che hanno ostentato la loro freddezza nei confronti del premier evitando di battere le mani.

"Il governo riconosce di essere nato per affrontare con spirito costruttivo e unitario una seria emergenza. E’ un governo di impegno nazionale", ha messo in chiaro Monti assicurando che "ci sarà sempre la chiara difesa del ruolo delle Camere" perché "il Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di governo, lo snodo decisivo per il rilancio e il riscatto della vita democratica". "Spero – ha proseguito il presidente del Consiglio – che il mio governo e io potremo contribuire in modo rispettoso e con umiltà a riconciliare maggiormente i cittadini e le istituzioni alla politica", in modo da "prendere insieme, senza confusione di responsabilità, provvedimenti all’altezza della situazione difficile che il Paese attraversa".

Quanto all’azione del governo, poggerà su tre leve: ‘Rigore, crescita ed equità’. La distribuzione dei "sacrifici sarà equa. E tanto maggiore sarà l’equità della loro distribuzione tanto più ampia sarà la maggioranza parlamentare che li potrà sostenere" ha sostenuto il premier aggiungendo che "nell’immediato dobbiamo dare piena attuazione alla manovra varata questa estate completandola con interventi in linea con la lettera Ue".

In questo contesto il "riordino delle province" si può fare con "legge ordinaria". Mentre con la "modifica costituzionale si potrà completare il processo fino alla completa eliminazione". Sì inoltre all’introduzione in Costituzione della norma sul vincolo di bilancio, perché "può contribuire a mantenere nel tempo il pareggio di bilancio programmato nel 2013" e ‘anche in considerazione della complessità della regola sarà opportuno studiare l’esperienza di alcuni Paesi europei che hanno affidato ad autorità indipendenti la valutazione del rispetto sostanziale della regola".

Il premier considera inoltre ‘ineludibili’ gli "interventi per contenere i costi del funzionamento di tutte le cariche elettive" e la parola d’ordine per tutti dovrà essere "sobrietà". E la prima a dare l’esempio in questo senso, ha spiegato, sarà la Presidenza del Consiglio dei ministri con la "spending review" per fondo unico.

Monti ha quindi annunciato meno tasse sul lavoro e più su consumi e proprietà. "Coerentemente con il disegno della delega fiscale e della clausola di salvaguardia che la accompagna – ha detto – una riduzione del peso delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e sull’attività produttiva finanziata da una crescita del prelievo sui consumi e sulla proprietà sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico". I nuovi contratti saranno poi resi più equi perché "nel mercato del lavoro alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono privi di tutela. Ci dovrà essere un sistema più equo con riforme applicate solo ai nuovi rapporti di lavoro per facilitare la crescita della produttività’.

"Ci sono trasformazioni strutturali" nel mondo del lavoro, ha poi rilevato, "ma dobbiamo evitare l’angoscia che le accompagna" e "con il consenso delle parti sociali dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro, per allontanarci da un mercato duale dove alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono totalmente privi di tutele e assicurazioni in caso di disoccupazione". Così come è una ‘questione indifferibile’, ‘assicurare una piena inclusione delle donne in ambito lavorativo. Occorre affrontare la conciliazione tra vita familiare, lavoro e natalità. Punteremo per questo ad una tassazione preferenziale per le donne".

Quanto ai ‘giovani saranno la priorità di questo governo perché quello che restringe le opportunità per i giovani si traduce in minor crescita per il Paese. Elimineremo i vincoli che impediranno di esprimere potenzialità. Punteremo sui talenti" e a ‘valorizzare il capitale umano’ aumentando i livelli di istruzione.

Interventi anche su pensioni e Ici. "L’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali è una peculiarità se non un’anomalia del nostro ordinamento", ha detto il presidente del Consiglio, mentre "il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento, tra fasce d’età e categorie, con alcune aree di ingiustificati privilegi".

Altro punto importante "la lotta all’evasione fiscale e all’illegalità’ che ‘non serviranno solo per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote. Una lotta vera servirà per ridurre in maniera incisiva il peso per i contribuenti".

Il presidente del Consiglio è poi giunto alla Camera per depositare il discorso programmatico in vista della fiducia in programma domani, a partire dalle ore 10. Monti è stato accolto in Transatlantico, all’ingresso dell’Aula, dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed è stato salutato anche dal capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto. Alla Camera il premier ha spiegato che il suo compito è ‘aiutare le forze politiche a superare un momento di grande difficoltà del paese’ e ‘consentire una rinnovata fiducia dei cittadini nelle istituzioni’.
 

?LE FOTO DEL GIURAMENTO (QUIRINALE)

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?I VIDEO DELLA CRISI
(QUIRINALE)

 
16-11-2011 Palazzo del Quirinale Saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Presidente e ai membri del nuovo Governo.      
16-11-2011 Palazzo del Quirinale Giuramento dei componenti del Governo Monti.      
16-11-2011 Palazzo del Quirinale Dichiarazione del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica sullo scioglimento della riserva da parte del Presidente incaricato prof. Mario Monti.      


?LE SCHEDE DEI NEO MINISTRI


Antonio Catricalà 
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Antonio Catricalà è nato a Catanzaro, il 7 febbraio 1952. È un giurista italiano ed è Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, incarico che ricopre dal 9 marzo 2005. Laureatosi in giurisprudenza in Roma, ha in seguito vinto il concorso in magistratura ordinaria, nonché superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense. Successivamente è stato consigliere e presidente di sezione del Consiglio di Stato. Attualmente insegna a contratto Diritto dei consumatori all’Università Luiss Guido Carli. Il 18 novembre 2010 è stato designato quale nuovo Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo.

Corrado Passera
Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti
È stato il più politico dei banchieri. La sua, del resto, è una carriera che approda in banca dopo un lungo e articolato percorso. Laurea alla Bocconi e master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia (USA), Corrado Passera nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque anni. Successivamente intraprende una lunga collaborazione con il gruppo di Carlo De Benedetti. Nel 1998 il Governo lo nomina amministratore delegato delle Poste Italiane. Nel 2002 Passera lascia l’incarico e viene chiamato a ricoprire la carica di amministratore delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall’integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Nel 2006 Corrado Passera è tra gli artefici del processo che porterà all’integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando vita a Intesa Sanpaolo.

Anna Maria Cancellieri
Interno

Per la seconda volta dal 1861 ad oggi una donna si siede sulla poltrona di ministro dell’Interno. La prima era stata Rosa Russo Iervolino. Nata a Roma nel 1943, sposata e con due figli, nonna, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, Cancellieri inizia nel 1972 la sua carriera direttiva al ministero dell’Interno. Negli anni ha assunto numerosi incarichi fino alle pensione raggiunta nel 2009 come Prefetto.

Enzo Moavero Milanesi
Affari europei

Il neoministro agli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, è giudice presso la Corte europea di Giustizia di Lussemburgo. Avvocato, 57 anni, specializzato in antitrust, è stato fino al 2006 direttore generale del “Bureau of European Policy Advisors” della Commissione europea. Vice segretario generale dell’esecutivo Ue dal 2002 al 2005, era stato in precedenza direttore del Servizio Antitrust (2000-2001), e capo di gabinetto dell’allora commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti (1999-2000) e con lo stesso incarico aveva affiancato il neo premier anche quando era alla guida del Mercato Interno (1995-1999). Dopo la laurea in legge alla Sapienza nel 1977, e un tirocinio in uno studio legale di diritto internazionale, Moavero nel 1982 si è specializzato al noto College of Europe di Bruges. Un anno dopo, ecco un altro titolo di specializzazione in diritto internazionale presso la University of Texas, a Dallas. Fra 1992 e 1994 rientra spesso a Roma come consigliere dei governi Amato e Ciampi.

Giulio Terzi di Sant’Agata
Esteri
Nato a Bergamo il 9 giugno 1946, si è laureato in giurisprudenza a Milano, dove si è specializzato in diriitto internazionale. Ambasciatore a Washington dall’ottobre 2009, Giulio Maria Terzi di Sant’Agata è un diplomatico di vasta esperienza che ha ricoperto diversi incarichi di primo piano. Dal 20 agosto 2008 al 30 settembre 2009 è stato rappresentante italiano all’Onu. Fra i precedenti incarichi, spicca quello di ambasciatore in Israele fra il 2002 e il 2004. Terzi ha anche prestato servizio presso il ministero degli Esteri a Roma come Vice Segretario Generale, Direttore Generale per la Cooperazione Politica Multilaterale e Diritti Umani e Direttore Politico.

Mario Catania
Agricoltura
Mario Catania dal novembre 2009 è capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Sale quindi alla guida del ministero un tecnico, al Mipaaf dal 1978. È nato a Roma nel 1952. Catania ha avuto competenze, in qualità di capo dipartimento, in materia di politiche di mercato nel settore agricolo e agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura e ha curato i rapporti con l’Unione europea nella fase di formazione e di attuazione della normativa comunitaria del Consiglio, del Parlamento e della Commissione.

Paola Severino
Giustizia
Paola Severino, nuovo ministro della Giustizia, è uno dei più noti avvocati italiani ed attuale Vice rettore dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma. Laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Paola Severino dal 30 luglio 1997 al 30 luglio 2001 ha svolto l’incarico di Vicepresidente del Consiglio della Magistratura Militare. Dal 1 maggio 2003 al 29 maggio 2006 è stata Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Luiss, dal 29 maggio 2006 è Vice Rettore presso lo stesso ateneo. Penalista, è iscritta all’albo degli Avvocati di Roma dal 1975 ed è consulente di società, banche ed associazioni di categoria. Paola Severino è componente di varie Commissioni ministeriali per la riforma della legislazione penale e processuale penale.

Giampaolo Di Paola
Difesa
Un ammiraglio alla guida della Difesa. Giampaolo Di Paola, 67 anni, campano di Torre annunziata ed attuale presidente del Comitato militare della Nato, è il nuovo ministro della Difesa. Di Paola indossa l’uniforme da circa 48 anni. Entrato all’Accademia navale nel 1963, è stato nominato guardiamarina nel 1966. Quindi una serie di promozioni, fino a quella di ammiraglio di Squadra, il primo gennaio 1999. È un sommergibilista. Nel 2004 è stato nominato capo di Stato Maggiore della Difesa. In questa veste ha coordinato la pianificazione di tutte le più recenti missioni internazionali dell’Italia, dall’Iraq all’Afghanistan. Di Paola oggi si trova a Kabul in missione.

Lorenzo Ornaghi
Beni culturali
Lorenzo Ornaghi arriva nella squadra di Governo dopo una lunga carriera accademica. Nato a Villasanta (Monza) il 25 ottobre del 1948, è dal 1 novembre 2002 Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nello stesso Ateneo ha conseguito la laurea in Scienze politiche nel 1972 e dal 1990 è titolare della cattedra di Scienza politica. Sempre alla Cattolica, è stato allievo di uno dei padri della Lega, lo storico Gianfranco Miglio. Dal 1998 è membro del Consiglio di Amministrazione del quotidiano Avvenire, di cui dal 2002 è vicepresidente. Ornaghi, che non è sposato e non ha figli, nel 2005 ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza, conferita dall’Università Cattolica Pazmany Peter di Budapest. Dal 2001 al 2006 è stato il primo Presidente dell’Agenzia per le Onlus.

Francesco Profumo
Istruzione e ricerca
Dal Cnr all’Istruzione, Università e Ricerca. Francesco Profumo, 58 anni lascerà la presidenza del Consiglio nazionale delle Ricerche assunta il 13 agosto scorso. Profumo, già rettore del Politecnico di Torino dal 2005 al 2011 rettore al Politecnico di Torino, nella scorsa primavera è stato candidato alle primarie del Pd come candidato a sindaco di Torino. Nato a Savona nel 1953. Nel 1977 si è laureato in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino. Ha pubblicato oltre 250 lavori su riviste scientifiche internazionali e sugli atti di conferenze internazionali. È revisore di diverse riviste scientifiche. È stato membro del Consiglio di Amministrazione della Unicredit Private Bank (2008/2010), del Sole 24 Ore (2007/2009) e di Fidia Spa (2007/2010). Dal 2011 ad oggi, è membro del Consiglio di Amministrazione di Fidia Spa, del Consiglio di Amministrazione di Telecom e di Pirelli. Dal 2011 ad oggi, è membro del Comitato Consultivo Divisionale di Unicredit Private Banking.

Renato Balduzzi
Salute
Il nuovo ministro della Salute è Renato Balduzzi, nato a Voghera il 12 febbraio 1955, sposato con tre figli e attuale direttore dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Balduzzi succede a Ferruccio Fazio. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa, della Sanità e delle Politiche per la famiglia.

Piero Giarda
Rapporti col Parlamento
Laureato in economia e commercio nell’Università Cattolica di Milano nel 1962, il neoministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, ha studiato nelle Università di Princeton e Harvard nel periodo 1965-69. È responsabile del Laboratorio di Analisi Monetaria dell’Università Cattolica. Ha svolto attività di consulenza alla Presidenza del Consiglio e al Ministero delle Finanze. È stato Sottosegretario di Stato al Ministero del Tesoro dal 1995 al 2001. Vice-Presidente della Fondazione Milano per la Scala Presidente della Fondazione Internazionale Monte Rosa Componente del Consiglio di amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma.

Fabrizio Barca
Coesione territoriale
Fabrizio Barca, neo sottosegretario alla Coesione Territoriale, è direttore generale presso il ministero dell’Economia e delle Finanze. È figlio di Luciano Barca, partigiano, deputato nelle fila del Pci, direttore dell’Unità ed economista. Fabrizio Barca è stato dirigente nel Servizio Studi della Banca d’Italia, Capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione e Presidente del Comitato politiche territoriali dell’Ocse. Dopo la laurea in Economia presso la Facoltà di Scienze Statistiche e Demografiche dell’Università di Roma e un Master in «Economics» presso l’Università di Cambridge, è stato Visiting Professor presso il Mit e la Stanford University. Nel 2009, Fabrizio Barca ha presentato in sede Ue un rapporto contenente una proposta strutturata di riforma della politica di coesione, basata su una analisi scientifica e su una valutazione approfondita della sua efficacia.

Corrado Clini
Agricoltura
Corrado Clini, è direttore generale del ministero dell’Ambiente dal 1990, attualmente della Direzione per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia del ministero dell’Ambiente. È nato a Latina il 17 luglio 1947. Si è laureato nel 1972 in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma, ha conseguito nel 1975 il diploma di specializzazione in Medicina del Lavoro presso l’Università di Padova e, nel 1987, il diploma di specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica presso l’Università di Ancona. Al ministero dell’Ambiente è arrivato 25 anni fa ed è un vero esperto del settore.

Elsa Fornero
Welfare e Pari opportunità
È considerata una grande esperta di lavoro. Elsa Fornero (San Carlo Canavese, Torino, 1948), è professore Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia, Università di Torino e vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa SanPaolo. È Coordinatore Scientifico del CeRP (Center for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto), Vice Presidente della Compagnia di San Paolo, membro del Collegio Docenti del Dottorato in Scienze Economiche dell’Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance (Università di Maastricht), in cui è anche docente. È, anche, componente del Nucleo di valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare.

Piero Gnudi
Turismo e Sport
Piero Gnudi, 72 anni, nuovo ministro senza portafoglio dello Sport e del Turismo nel nuovo governo Monti, è stato dal 2002 e fino ad aprile scorso per tre mandati consecutivi presidente del consiglio di amministrazione dell’Enel, dove è stato sostituito da Paolo Andrea Colombo. Laureato in economia e commercio nel 1962 presso l’Università di Bologna e titolare di uno studio commercialista con sede a Bologna, ha rivestito numerose cariche all’interno di consigli di amministrazione e di collegi sindacali di importanti società italiane, tra cui STET, ENI, Enichem, Credito Italiano. Ricopre anche l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione di Emittenti Titoli e di consigliere di amministrazione di Unicredit, di Astaldi e de “Il Sole 24 Ore”.

Andrea Riccardi
Cooperazione internazionale
Al ministero della Cooperazione Internazionale e Integrazione Andrea Riccardi approda forte del suo impegno per la pace e per la cooperazione con la Comunità di Sant’Egidio, che fondò nel 1968, Riccardi, nato a Roma il 16 gennaio del 1950, è ordinario di Storia contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre, noto come studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea. Al di là del suo impegno accademico, Riccardi è conosciuto come fondatore della Comunità di Sant’Egidio: il 7 febbraio del 1968, ancora studente, Riccardi si riunì per la prima volta con un gruppo di liceali, nell’Oratorio della Chiesa Nuova, il santuario di san Filippo Neri. Da quel primo incontro nascerà appunto la Comunità di Sant’Egidio che nel settembre 1973 stabilì il proprio centro in Piazza Sant’Egidio, a Roma, in un ex convento di monache carmelitane. La rivista Time nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa, coloro che si sono distinti per il proprio coraggio professionale e impegno umanitario. Ha ricevuto decine di premi per il suo impegno sociale e per l’impegno per la pace.

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