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Scuola, ultime ore per le iscrizioni al nuovo anno: tutte le indicazioni utili

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Ancora poche ore per tracciare il futuro: giovedì 31 gennaio alle ore 20 chiuderanno le iscrizioni online per il prossimo anno scolastico 2019-2020

 

NordEst – Dopodiché, soprattutto per chi dovrà iniziare la prima classe delle superiori, il tempo sarà (tranne casi eccezionali) definitivamente scaduto. Perciò, anche gli ultimi indecisi sono chiamati a rompere gli indugi e a inviare la richiesta alla scuola scelta.

Una procedura, al di là dei dubbi sul percorso da intraprendere, semplice e intuitiva. Basta seguire alcuni brevi passaggi. Skuola.net ha individuato le problematiche a cui si può dare pronta soluzione. 

  • Come inviare correttamente la domanda di iscrizione? Il primo punto è dedicato a chi ha aspettato l’ultimo momento per iscriversi. Perché è fondamentale far sì che la domanda arrivi al mittente in tempo utile, limitando però gli errori e le sviste. Ecco per punti come inviare il modulo senza intoppi: Dopo aver ottenuto le credenziali, attraverso la registrazione al portale (o usando lo SPID), si accede a http://www.iscrizioni.istruzione.it/. Digitare il codice della scuola nello spazio Codice della scuola e cliccare su ‘Conferma il codice scuola’. Compilare il modulo di iscrizione con i dati richiesti e cliccare su ‘Inoltra’. Nel modulo è consigliabile indicare, laddove possibile, altre due scuole d’interesse in caso di indisponibilità dei posti nella prima scelta. Dopo l’invio della domanda una schermata conferma che l’inoltro è avvenuto con successo e sarà inviata una ricevuta via mail.
  • Come sapere se la domanda è stata accettata dalla scuola? Al momento dell’accettazione/non accettazione della domanda di iscrizione da parte della scuola, si riceverà un messaggio via mail. Inoltre, per sapere se la scuola ha accettato la domanda, si potrà verificare lo stato della stessa dalla homepage delle Iscrizioni on line nella sezione ‘Visualizza Situazione Domande’. Quattro le diciture visualizzabili: “Inoltrata”, significa che la domanda è stata inviata correttamente ma è ancora in attesa di essere valutata; “Accettata”, vuol dire che la domanda è stata accolta dalla scuola; “Smistata”, se la scuola non ha potuto accettare la domanda e l’ha quindi passata all’istituto di seconda scelta; “Restituita alla famiglia”, qualora la domanda dovesse essere integrata o modificata (una volta restituita, la domanda può essere modificata e nuovamente inviata).
  • Cosa succede se la scuola non accetta la domanda di iscrizione? Se un istituto riceve un numero di domande maggiore dei posti disponibili, per selezionare ed escludere quelle in eccedenza deve utilizzare i cosiddetti criteri di precedenza, stabiliti dal Consiglio di istituto. Nel caso una domanda non dovesse essere accolta nella prima scuola indicata nel modulo di iscrizione, la segreteria si occuperà di inviarla alla seconda o alla terza scelta. Il sistema, comunque, comunicherà ogni modifica di stato della domanda tramite e-mail.
  • Se invio la domanda all’ultimo momento, c’è maggiore probabilità che non venga accettata? No. Le domande inviate entro la scadenza sono trattate indipendentemente dall’ordine di arrivo. Questo perché i criteri di precedenza stabiliti dai Consigli di istituto devono rispondere a principi di ragionevolezza: tra questi è escluso proprio l’ordine di arrivo delle domande di iscrizione.
  • Se cambio idea o faccio un errore, come posso modificare una domanda già inoltrata? Per modificare una domanda già inoltrata è necessario che la scuola a cui è stata inviata la restituisca alla famiglia, rimettendola a disposizione sul portale delle iscrizioni on line. La restituzione della domanda deve quindi essere richiesta entro il 31 gennaio 2019. Una volta modificata, la domanda dovrà essere di nuovo inoltrata.
  • Come fare se voglio cambiare scuola dopo la scadenza delle iscrizioni online? Cambiare scelta dopo il tempo limite del 31 gennaio, specialmente per chi effettua l’iscrizione al primo anno, è possibile? Certo, ma in questo caso i genitori devono presentare – prima dell’inizio dell’anno scolastico o nei primi mesi dello stesso – una richiesta motivata al dirigente della scuola di iscrizione e a quello della nuova destinazione. Se il preside della scuola di destinazione accoglie la domanda, la scuola di prima iscrizione rilascia il nulla osta.
  • Consulta anche: www.vivoscuola.it il portale della scuola in Trentino. Dal primo febbraio aperte le iscrizioni alla scuola dell’infanzia in Trentino. Informazioni e indicazioni per i genitori che intendono iscrivere i bambini.

Alternaza scuola – lavoro facilita gli studenti. Dopo essere stata a lungo al centro di critiche, tanto che alcuni ne chiedevano l’abolizione, l’alternanza scuola lavoro vive oggi il suo “momento di gloria”: il rapporto Almalaurea e Almadiploma presentato oggi a Firenze, che ha riguardato quasi 85 mila diplomati del 2017 e del 2015, evidenzia che l’alternanza scuola-lavoro e gli stage, svolti durante gli studi o nel periodo successivo al diploma, esercitano un effetto positivo in termini occupazionali: chi ha svolto questo tipo di esperienza, rispetto a chi non lo ha fatto, ha il 40,6% in più di probabilità di lavorare; la probabilità è pari al 70,9% in più se si considerano le esperienze di stage svolte in azienda dopo il conseguimento del diploma.  Il Rapporto evidenzia che alla vigilia della conclusione degli studi il 56% dei diplomati del 2017 dichiara che, potendo tornare indietro, sceglierebbe lo stesso corso nella stessa scuola, mentre il restante 43,9% compierebbe una scelta diversa. I diplomati meno convinti della scelta compiuta a 14 anni risultano quelli degli istituti professionali; i diplomati tecnici e ancora di più i liceali, risultano invece essere tendenzialmente i più appagati dalla scelta fatta. Ad un anno dal diploma, quasi il 70% si iscrive all’università mentre il 20% si inserisce direttamente nel mercato del lavoro. I ragazzi che conseguono il titolo con una votazione più modesta tendono a presentarsi direttamente sul mercato del lavoro. Tra chi prosegue gli studi con l’iscrizione all’università, la motivazione principale è di natura lavorativa (68,2%).  Ad un anno dal conseguimento del diploma, escludendo quanti sono impegnati in attività formative retribuite, risulta occupato il 35,5% dei diplomati del 2017; a tre anni dal titolo sono occupati il 45% dei diplomati. I diplomati che lavorano a tempo pieno (senza essere contemporaneamente impegnati nello studio universitario) guadagnano in media, a un anno dal diploma, 1.114 euro mensili netti. A tre anni dal conseguimento del titolo la retribuzione mensile netta dei diplomati è pari in media a 1.216 euro ed in generale i diplomati che lavorano sono soddisfatti dell’occupazione trovata. Tra i diplomati del 2017 iscritti all’università, la scelta si è orientata soprattutto verso un corso di laurea nell’area economico-sociale (21,8%; è il 34,3% tra i tecnici), umanistica (19,5%; è il 33,1% tra i diplomati professionali), ingegneria o architettura (18,5%, valore che sale al 22,5% tra i tecnici) e scientifica (16,4%; 16,5% sia tra i liceali che tra i tecnici).

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