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‘Primiero Comune Unico’, ecco la replica del sindaco: 60 persone hanno già votato a Fiera

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A breve potrebbe essere organizzata una consultazione popolare su tutto il territorio

depaoliFiera di Primiero (Trento) –  Dopo le critiche dalla minoranza di Fiera e la richiesta di “congelamento del voto” dal Comitato “Per un Primiero meno diviso” (Meneguz, Gubert, Gaio e altri), non tardano ad arrivare le precisazioni del primo cittadino, Daniele Depaoli.

In attesa di incontri e iniziative concordate tra i Sindaci degli otto comuni di Primiero, il Presidente della Comunità di Valle e i rappresentanti del Comitato “Per un Primiero meno diviso”, a Fiera sono già almeno 60 i votanti in pochi giorni. L’esito della consultazione sarà rivelato solo venerdì 11 luglio, al termine della votazione.

Le precisazioni del sindaco di Fiera

“Il regolamento comunale per la partecipazione e la consultazione dei cittadini, che si può trovare sul nostro sito – spiega il sindaco Daniele Depaoli – , dà il passaggio in consiglio comunale come opzione “PUO’ EFFETTUARE”, non vietando dunque iniziative da parte di altri organi comunali.

Ma, ancora più importante, all’art. 1 tale regolamento esplicita che “stabilisce le modalità per l’attuazione delle forme di consultazione e partecipazione previste dalla normativa regionale e dallo statuto”. Lo statuto del nostro Comune non prevede il sondaggio d’opinione come strumento di consultazione popolare che quindi non può essere normato dal citato regolamento, che peraltro è vecchio di 16 anni (mentre lo statuto è stato approvato nel 2011). Quindi, coscientemente, il tutto è stato portato avanti seguendo i criteri previsti da regolamenti e statuto.

Al di là di questi noiosi cavilli, che ho dovuto riportare in modo che non si possano manifestare dubbi di legittimità su ciò che stiamo portando avanti, credo che le affermazioni del sig. Simion confermino in tutto e per tutto la bontà dell’iniziativa del sondaggio d’opinione: se si aspettasse di mettere tutti d’accordo, maggioranze, minoranze, comitati, circoli, bar, gazebi del pane e salame, succederebbe quello che, purtroppo per Primiero, da noi è tipico: non si andrebbe da nessuna parte, ed alla fine si cercherebbe un capro espiatorio per farsi una ragione del non aver fatto niente.

Cosa c’è di meglio che dire ai propri cittadini, legittimamente e democraticamente rappresentati, “come la pensate su questo argomento? Approfondiamo e ci presentiamo con un progetto DA DISCUTERE o lasciamo cadere la cosa perchè non interessa a nessuno? O perchè proprio non ci va di fonderci con gli altri?”.

Capisco che la minoranza debba fare il suo lavoro e contestare, a prescindere, l’operato della maggioranza, ma se ha sempre sbandierato ai 4 venti la volontà di fondere i comuni, perchè non accetta di buon grado una iniziativa che va in tal senso?

Proprio per questo, come maggioranza, abbiamo deciso di uscire in sordina, senza coinvolgere la minoranza: per non dare in alcun modo un connotato politico alla cosa. Poi fa un po’ specie leggere, nel documento del sig. Simion, che contesterà “la legittimità dell’iniziativa, e, fin d’ora, i risultati del sondaggio, tanto più se questi dovessero risultare difformi dalla posizione della minoranza, da sempre a favore del comune unico”.

Ottima coerenza –  conclude il sindaco di Fiera di Primiero – adesso basterebbe solo non votare o cercare di boicottare il voto, sempre per ragioni di tipo politico. I Fieracoli sono sicuramente superiori a queste “beghette”, e non perderanno l’occasione per farci capire come la pensano, visto che in fondo è interesse di tutti capirlo”.

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