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PRIMIERO AL VOTO 8 MAGGIO/Primiero laboratorio politico provinciale UPT-PATT con PT? Deposito liste entro le 12 del 5 aprile

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I giochi sono ancora aperti, ma lentamente si stanno definendo liste e i candidati in vista delle prime elezioni per il nuovo Comune di Primiero San Martino di Castrozza. Candidature entro il 5 aprile, novità per il territorio: l’incognita del ballottaggio, ma potrebbero nascere anche tentativi di dialogo politico provinciale tra UPT, PATT e PT

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elezioniiiiiiiiiiiiPrimiero San Martino di Castrozza (Trento) – Si scaldano i motori a Primiero in vista delle elezioni comunali del prossimo 8 maggio, che potrebbero riservare importanti sorprese. In una situazione economica particolarmente pesante con aziende in crisi o verso la chiusura e famiglie in difficoltà, il nuovo Comune è caricato di importanti aspettative da parte di tutta la popolazione locale, ma anche da parte dei Comuni vicini, che hanno avanzato le loro richieste proprio in questi giorni.  

IL NUOVO SINDACO

Per ora però, gli unici a scoprire realmente le carte in vista del voto – con un progetto ed un gruppo in via di definizione – sono stati Chiavarelli, Partel e Tavernaro con la loro lista 2.0 che chiama a raccolta i residenti, proponendo una candidata sindaco che sarà scelta in una rosa di tre nomi.

LISTA 2.0 CHIAMATA A RACCOLTA  

Su altri fronti a Primiero San Martino di Castrozza, mentre la Commissaria straordinaria è alle prese con la difficile situazione Ex Ingros, gli incontri politici riservati, sono iniziati già dopo l’esito del referendum. Ecco allora il quadro attuale della situazione politica, che potrebbe mutare ancora nelle prossime settimane.

UPT/PATT/PROGETTO TRENTINO

Sul fronte UPT è nota da tempo la disponibilità politica ad una discesa in campo come candidato sindaco di Marco Depaoli, ex presidente del Consiglio regionale trentino e già primo cittadino di Tonadico, ma per ora nulla è stato ancora ufficializzato: sarà lui il candidato, quante saranno le liste di area centro-centrosinistra? In casa UPT anche il sindaco di Mezzano, Ferdinando Orler,  sarebbe disponibile ad una candidatura in questa tornata elettorale, ma dovrebbe dimettersi dalla carica di sindaco (ipotesi poco probabile). Nelle scorse settimane, erano emerse anche le possibili candidature a sindaco del giovane Martino Turra sempre UPT ma anche dell’ex primo cittadino di Siror, Sergio Bancher. Quest’ultimo, ha però smentito decisamente alla nostra redazione. 

Su questo fronte politico, sarà interessante capire soprattutto quale posizione assumerà il PATT locale che sta lavorando alle sue liste, ma soprattutto Progetto Trentino, partito del neo segretario e consigliere provinciale Marino Simoni che potrebbe tentare un accordo con UPT- PATT, anticipando i giochi provinciali del 2018, escludendo il PD.

EX AMMINISTRATORI E GIOVANI

Il terzo fronte politico vedrebbe invece come candidato sindaco Daniele Depaoli, ex primo cittadino di Fiera, che per ora non ufficializza ancora la sua candidatura.

Secondo le prime indiscrezioni, la corsa a sindaco di Depaoli sarebbe sostenuta da almeno tre liste.  Una civica con ex amministratori impegnati nel referendum per la fusione; una lista di operatori economici locali e infine una lista di giovani e professionisti locali che dovrebbe chiamarsi “Futuro In Comune”.

Tra i candidati in campo non ci saranno invece l’ex sindaco di Tonadico, Aurelio Gadenz e nemmeno Roberto Pradel, già impegnato in Comunità. 

OUTSIDER E LISTA ‘SAGRON’

Rimane ancora da capire quale sarà la posizione del sindaco uscente di Siror, Walter Taufer – non allineato con il comitato referendum per la fusione – che potrebbe scendere in campo con un suo gruppo. Stessa situazione anche per l’ex minoranza di Fiera di Primiero che potrebbe riservare ulteriori sorprese.

Le incognite politiche a meno di due mesi dal voto, sono ancora molte.  Tra le curiosità da citare infine, ci sarebbe anche il tentativo di formare una lista “Amici di Sagron Mis” che dovrebbe vedere la luce prima del 5 aprile, per sollecitare la collaborazione con il piccolo Comune – che nel 2015 non ha aderito alla fusione con l’Alto Primiero – ma che oggi chiede più attenzioni dallo stesso Primiero San Martino di Castrozza.

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