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Omessa revisione delle bilance, multe da 500 a 1.500 euro della Finanza in Val di Fassa e Fiemme

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I reparti della Guardia di Finanza del Trentino continuano i controlli agli esercenti al minuto e ambulanti per garantire, oltre al regolare rilascio degli scontrini, anche la correttezza degli strumenti di vendita e ciò per evitare potenziali frodi in commercio

Trento – La normativa che regolamenta la vendita a peso delle merci è molto rigida e tutela i consumatori affinché venga sempre assicurato il pagamento del giusto prezzo per i beni acquistati: i commercianti al minuto devono vendere a peso tutte le merci sfuse il cui prezzo sia fissato per unità di peso, al netto della tara e devono munirsi di strumenti metrici (bilance) che abbiano la possibilità dell’azzeramento della tara e che consentano al cliente la visualizzazione diretta ed immediata del peso netto della merce, collocando la bilancia stessa in modo tale da consentire all’acquirente “la visione libera e immediata” non solo dell’indicatore del peso, ma anche dell’intera parte frontale e laterale dello strumento di pesatura.

Piccoli accorgimenti che hanno un grande valore, cui si aggiungono una serie di sanzioni amministrative e penali per chi venda prodotti in luogo di altri, dunque non genuini (frode in commercio, punita fino a due anni di reclusione o con una multa che supera i duemila euro) o, ancora, utilizzi strumenti di pesatura non conformi, alterati o non revisionati periodicamente. Gli strumenti per pesare o per misurare, utilizzati per la determinazione della quantità e/o del prezzo nelle transazioni commerciali, sono soggetti alla verificazione periodica, che consiste nell’accertare il mantenimento nel tempo delle loro caratteristiche di precisione ed affidabilità: a tale scopo, alle competenze generali dell’ufficio metrico della Camera di Commercio provinciale si affianca l’azione della Guardia di Finanza.

Proprio a tale scopo, quale presidio di polizia economica, le Fiamme Gialle trentine stanno conducendo da tempo un’opera capillare di sensibilizzazione e controllo, specialmente nelle piccole comunità di valle, nei confronti dei negozi di paese e degli ambulanti commercianti, dopo alcuni casi che si erano verificati in Valle di Non.

Di recente durante dei controlli nelle Valli di Fassa e di Fiemme sul corretto rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Cavalese (TN) hanno “pizzicato” a Moena e a Tesero due esercizi, una gelateria e una pasticceria, le cui bilance non erano in regola.

Sono stati redatti due distinti verbali di contestazione e sequestro per violazione dell’art.13 Decreto Legislativo 517/1992 perché le bilance non erano state revisionate e, quindi, potevano funzionare male: la violazione constatata prevede una sanzione pecuniaria da € 500 a 1.500 euro e il sequestro amministrativo delle bilance.

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