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La Lega Nord lancia la sfida alla Provincia, Salvini: “Le voci delle valli arriveranno in Parlamento”

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Nel suo intervento, il leader leghista ha evidenziato: “Mi impegno a tornare a Trento da presidente del consiglio e andare in piazza Dante libera dagli spacciatori. La Regione da troppo tempo è governata da ‘falsi’ autonomisti. Drammatico chiudere un punto nascite in montagna. Lavoro al centro e meno tasse. Per il governo invece, faremo gli interessi del Paese e io lavorerò per il nostro programma”

Trento – Sala della cooperazione gremita giovedì sera a Trento, per ascoltare il numero uno della Lega Nord, Matteo Salvini, arrivato in provincia per ringraziare gli elettori, come sta facendo da giorni in tutta Italia.

“Son qui per ringraziare, perché il voto trentino è stato storico, emozionante – ha detto Matteo Salvini – , ci riempie di gioia e ci stiamo preparando per  ottobre con una squadra, per riprenderci un territorio per troppo tempo governato da ‘falsi’ autonomisti che non hanno fatto quello che dovevano fare”.

Il leader della Lega ha spiegato in questo modo la sua presenza a Trento, non risparmiando le bordate alla maggioranza provinciale, dopo la recente sconfitta elettorale del centrosinistra, citando più volte Renzi e Boschi.

All’inizio del suo intervento invece, la frecciata ai suoi contestatori: “Invito i simpatici frequentatori dei centri sociali a fare la valigia, perchè il prossimo sfratto tocca a loro”.

“C’è un centrodestra – ha detto ancora Salvini – che è stato premiato, c’è un programma e gli altri ci devono dire se vogliono darci una mano ad abolire la legge Fornero, a ridurre le tasse, a impedire gli sbarchi”.

Le contestazioni

Prima dell’arrivo di Salvini, a qualche decina di metri dalla Sala della Cooperazione, hanno manifestato pacificamente una trentina di militanti del Centro sociale Bruno.

Avevano annunciato l’iniziativa su Facebook per dare il loro “appoggio alla resistenza curda” e “per contestare la presenza del leader xenofobo Matteo Salvini”. I manifestanti hanno esposto uno striscione e gridato slogan contro la Lega e il suo leader.

Guarda l’incontro di Trento

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