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I Suoni delle Dolomiti 2018, quando musica e montagna s’incontrano accadono meraviglie

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Presentati al MUSE i venticinque appuntamenti ambientati negli scenari più affascinanti delle Dolomiti trentine. Tra i protagonisti dell’estate 2018 molti i nomi importanti del panorama rock, jazz, della musica classica e folk senza dimenticare la canzone d’autore: da Mario Brunello a Gidon Kremer, da Paolo Fresu a Ginevra di Marco e – tra gli altri – una leggenda come Graham Nash o un autore ormai di culto come Grant-Lee Phillips e molti altri

C’è attesa per l’evento con Graham Nash

Trento – Ogni anno migliaia di persone scoprono la montagna come luogo di meraviglia e incontro, come esperienza da ricordare e, soprattutto, da vivere come non si fa con nessun altro luogo.

È quanto riesce creare il festival “I Suoni delle Dolomiti” che anno dopo anno propone l’abbinamento vincente tra luoghi incantevoli ed esperienze altrettanto indimenticabili grazie a una formula consolidata – ma mai uguale a se stessa – che vede grandi musicisti esibirsi tra le più belle cime delle Dolomiti trentine. “

Al MUSE, nuovo partner del Festival, si è svolta la presentazione della XXIV edizione il cui programma è stato presentato dai direttori artistici Mario Bunello e Chiara Bassetti.

Mario Brunello ha aperto la serata eseguendo la “Ciaccona” di Johann Sebastian Bach. “Chi ama la musica e la montagna – ha spiegato il maestro Brunello – fa presto ad unire le due cose ed in quel momento nasce questa figura nuova che capisce, apprezza, gode dell’arte musicale e dello spazio che le Dolomiti riescono ad inventare e dei silenzi che riescono a ricreare.”

Per il presidente della SAT Claudio Bassetti “In montagna si fa musica da sempre e attraverso la coralità è stata data dignità a queste espressioni. Un patrimonio che oggi si arricchisce di armonie e suggestioni sempre nuove grazie a questo festival che è si un apporto turistico, ma soprattutto culturale”.

Michele Dallapiccola, assessore provinciale al turismo, ha concluso gli interventi ricordando come “Il nostro turismo sta andando bene perché è gestito dall’ingegno degli uomini della montagna. Quando questo ingegno si incontra con le espressioni più alte della cultura e della bellezza noi siamo sempre pronti a crederci e a investirci”.

Presenti al MUSE anche numerosi rappresentanti delle APT di ambito coinvolte nel progetto e delle maggiori istituzioni della montagna trentina, SAT, Accademia della montagna, Guide alpine, Soccorso alpino e Associazione gestori rifugi del Trentino.

Venticinque gli appuntamenti musicali tra luglio e agosto che spazieranno dalla musica classica al jazz, dalla world music alla canzone d’autore coinvolgendo musicisti e artisti da tutto il mondo.

A chi partecipa come interprete o pubblico viene chiesto di essere protagonista e di raggiungere i luoghi dei concerti a piedi, condividendo sentieri tra pascoli alpini e boschi o rocce. Sulle spalle i musicisti portano, i propri strumenti sino a radure, conche, formazioni rocciose dove a mezzogiorno – all’alba alle ore 6 – si assiste a quell’unico e irripetibile incontro (condiviso) tra la creatività, la natura con i suoi silenzi, suoni, colori e le persone.

Il servizio TGR

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