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Feltre, sabato 4 febbraio alle 10.30 in Ospedale messa in onore di San Biagio: santo patrono della gola

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Il direttore dell’otorinolaringoiatria dell’ospedale di Feltre, Giuseppe Pagano, fa il  bilancio dell’anno trascorso

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Feltre –  «L’unità operativa di Otorinolaringoiatria di Feltre, il cui obiettivo è di essere competitivo non solo nell’attività ordinaria, per esempio con il rispetto dei tempi di attesa regionali (rigorosamente rispettati) per le visite ambulatoriali anche per i pazienti fuori Ulss, ma soprattutto per quanto riguarda i casi complessi e le attività innovative.

Gran parte del nostro sforzo è dedicato ai pazienti con malattie neoplastiche, le cui problematiche vengono valutate con riunioni settimanali del team multidisciplinare composto da otorinolaringoiatri, oncologi, radioterapisti e radiologi: i nuovi casi di neoplasie maggiori delle V.A.D.S. (Vie Aereo Digestive Superiori) affrontati quest’anno sono stati 46, che si aggiungono a quelli già seguiti con follow up personalizzato ispirato dalle linee guida internazionali, e in molti casi purtroppo sono risultati affetti da carcinomi delle vie aerodigestive in stadi avanzati, quindi da patologie che presentano una prognosi peggiore e necessitano di un impegno maggiore,  soprattutto nella fase chirurgico-ricostruttiva anche al fine di garantire la miglior qualità di vita possibile.

Un ambito relativamente nuovo, che rappresenta  per noi una fonte di miglioramento e di gratificazione, è rappresentato dalla diagnosi e cura dei pazienti affetti da russamento e sindrome delle apnee notturne, la quale è ritenuta responsabile degli incidenti stradali da colpo di sonno e può portare, se non trattata, ad un aumentato rischio di ictus e di infarto: anche in questo caso la patologia è affrontata in modalità multisciplinare, con un team che si avvale della competenza di Pneumologi e Anestesisti e che vede il suo punto di riferimento nella dottoressa Manuela Biavati che ha portato a termine un Master dedicato alla fase della diagnosi e a quella della terapia, che è rappresentata anche da tecniche chirurgiche sempre meno invasive.

La mini-invasività caratterizza anche l’attività otochirurgica, per la quale utilizziamo con soddisfazione la tecnica endoscopica, introdotta dal dottor Nicola Calgaro in seguito alla frequenza delle Cliniche Universitarie di Modena e Verona, punti di riferimento a livello internazionale per questa nuova metodica: nel 2016 abbiamo effettuato 20 interventi di questo tipo e la nostra esperienza ci permetterà di essere presenti quest’anno come relatori al 2° congresso mondiale di chirurgia endoscopia dell’orecchio, così come è avvenuto 2 anni fa nel primo congresso tenutosi a Dubai.

Tecniche mini invasive sono ormai note ed attuate da anni per la cura delle patologie rinosinusali, qui stiamo cercando di limitare al minimo l’azione chirurgica con interventi molto mirati e limitati anche in questi casi il follow up evidenzia come la guarigione di questi pazienti avviene in tempi molto più brevi rispetto al passato.

Sempre per quanto riguarda l’innovazione, con  circa 100 casi trattati e 60 in lista di attesa procede l’esperienza del dottor Della Libera e della psicologa dott.ssa Susanna Tison con l’ambulatorio per la cura degli acufeni, un disturbo troppo spesso sottovalutato dai medici ma che rappresenta un importante motivo di richiesta di aiuto da parte dei pazienti: inizialmente attivato grazie all’aiuto di un finanziamento privato, vista l’efficacia dimostrata dovrebbe presto entrare a pieno titolo fra le prestazioni erogate dell’Ospedale. Queste attività non nascono dal nulla, ma da un tenace lavoro di programmazione che prosegue tuttora, dal momento che abbiamo almeno 2 progetti in cantiere:

-il potenziamento del Unità di Audiovestibologia con il ritorno dell’audiometrista dott.ssa Roccato, che porterà in dote la sua esperienza nella diagnosi della sordità infantile e nella riabilitazione dei pazienti vertiginosi.

-l’adozione di un metodo di lavoro multidisciplinare, il cosiddetto “One Day Care”, che permette di effettuare gli accertamenti diagnostici dei casi più complessi, soprattutto per quanto riguarda le malattie oncologiche, in un brevissimo tempo, puntiamo in un  solo giorno, in modo da eliminare al paziente e alla sua famiglia il disagio dell’attesa di una  diagnosi e ridurre al minimo il loro  disagio logistico», spiega Giuseppe Pagano.

«Esprimo l’apprezzamento dell’azienda per il lavoro del dott. Pagano e di tutta la sua équipe  che, con dedizione e professionalità, si fanno realmente carico dei nostri assistiti, unendo competenze a una garnde umanità e rispetto per la persona», commenta il direttore generale Adriano Rasi Caldogno. Sabato 4 febbraio alle 10.30, nel nuovo accesso all’Ospedale di Feltre, ci sarà la tradizionale messa in onore di san Biagio organizzata dall’Associazione Mutilati della voce, celebrata da don Ivano Brambilla e allietata dal coro di Pedavena. In questa occasione sarà consegnato, come da tradizione, il premio san Biagio.

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