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Maltempo, Dolore a Dimaro per l’ultimo saluto a Michela Ramponi. Vescovo Tisi: “La morte aggredisce, ma non può spegnere l’amore”

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La vittima è Michela Ramponi, 45 anni, la sua casa nel fango. La figlia salva per miracolo: scatta la solidarietà. Mercoledì alle 15 i funerali col vescovo Lauro Tisi

Trento/Bolzano – “L’amore ha l’ultima parola. La morte aggredisce ma non può spegnere l’amore. Con l’angoscia nel cuore ma con la certezza della fede dico che questa nostra sorella è nel Signore.

Michela, siediti accanto a Stefano, Arianna e Francesca alla tua mamma e al tuo papà, a tuo fratello e di’ loro che vivi in Dio e ti farai sentire con la tua premura di madre”. Con queste parole l’arcivescovo Lauro Tisi ha concluso l’omelia della liturgia funebre con cui la comunità di Dimaro e della val di Sole hanno dato l’estremo saluto a Michela Ramponi, la mamma 45 enne travolta e uccisa da una colata di fango lunedì sera nella sua casa di Dimaro.

2018 10 31 – Omelia in morte di Michela Ramponi

Da parte di monsignor Tisi – prima del commosso ricordo dei familiari della vittima, dei compagni di classe di Arianna e Francesca, e degli amici di Michela – un pensiero agli sfollati e un “grazie” accorato all’intera comunità di Dimaro così duramente colpita e a tutti coloro, professionisti e volontari, che, oltre alle ore dell’emergenza, si stanno operando per un graduale ritorno alla normalità, dando una “dimostrazione di enorme dignità e umanità”.

Al termine della s. Messa nella parrocchiale l’arcivescovo Lauro ha fatto visita agli sfollati, ospitati in uno degli alberghi di Dimaro.

La vittima è rimasta intrappolata nella sua abitazione

Sommersa da una imponente colata di fango e sassi a Dimaro. Le avverse condizioni e l’impraticabilità della zona hanno reso particolarmente difficili le operazioni di intervento alle quali hanno concorso squadre di vigili del fuoco volontari con l’apporto del corpo permanente di Trento.

Per liberare l’accesso alla casa sono stati utilizzati escavatori che hanno permesso di ricavare un varco attraverso il quale i soccorritori hanno raggiunto l’interno della casa dove è stato trovato ormai senza vita il corpo della donna. A cedere sono stati gli argini del rio Roatian, che scende dalla Costa e che per le forti piogge si è gonfiato a dismisura come il Meledrio e più in alto il Vermigliana.

Il rio ha invaso con una gigantesca colata di fango la zona del Campeggio, portando via baracche e strutture ed investendo in pieno la casa dove si trovava la donna. Michela Ramponi, 45 anni, mamma di due figli, sposata con un carabiniere di stanza a Campiglio, di professione geometra, è rimasta intrappolata, mentre il resto della famiglia si è salvato.

Vigile del fuoco muore in Val Badia

Un vigile del fuoco ha perso la vita a San Martino in Badia, travolto da un tronco d’albero, mentre liberava una strada dai rami caduti.

Intervento di recupero di una famiglia bloccata al Lago Fedaia

I Tecnici dell’Area Operativa Settentrionale del Soccorso Alpino Trentino sono stati allertati alle 16:45 per prestare soccorso a una famiglia veneta composta da padre e due bambini bloccati in località Lago Fedaia a una quota di circa 2.000m che, dopo aver passato la notte al Rifugio Fedaia, non sono riusciti a rientrare a valle viste le condizioni impraticabili dei sentieri e delle strade spesso franate e interrotte. Vista l’assenza di corrente elettrica nella zona e la difficoltà di comunicazione, oltre alla difficoltà per i soccorsi di raggiungere la località e visto il sopraggiungere della notte è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Le persone sono state recuperate incolumi e trasferite a Trento.

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