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Il “Dolomiti Pride” a Trento divide la maggioranza provinciale: PD reagisce al no del governatore Rossi alla parata

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Dopo che governatore nega il patrocinio è polemica nel centrosinistra provinciale

Trento – Mentre il governatore del Trentino, Ugo Rossi, resta fermo nel non concedere il patrocinio al Dolomiti Pride del 9 giugno a Trento – aggiungendo sui quotidiani locali che “la Regione assumerà la stessa posizione”, riferendo di averne parlato col presidente Arno Kompatscher – tra i partiti di maggioranza, oltre al suo Patt, resta a sostenerlo solo il capogruppo Upt, Gianpiero Passamani. Il Pd invece reagisce.

Se Rossi parla della parata come di “folclore e esibizionismo”, e l’Arcigay la definisce “omofobia istituzionale”, il vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, sottolinea come “l’uguaglianza dei diritti individuali e dei diritti di relazione sia un fondamento costitutivo di una comunità civile, aperta e plurale”.

L’assessore provinciale alle Pari opportunità, Sara Ferrari, spiega di ritenere “sbagliata la scelta del presidente, perché significa dire che il Trentino è un territorio bigotto”. A chiedere di ripensarci è anche il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale, Alessio Manica.

Provincia di Trento: “Dolomiti Pride: patrocinio possibile per tutti gli eventi tranne la sfilata”

“Non vi è da parte dell’amministrazione provinciale alcuna tentazione omofoba, ci mancherebbe. Vi è solo la necessità di distinguere fra le numerose iniziative che compongono la manifestazione denominata Dolomiti Pride. Come credevo di avere chiarito nella lettera inviata al comitato organizzatore, siamo pronti a patrocinare eventi informativi o culturali su temi di rilievo per l’intera comunità trentina, compresi quelli riguardanti le difficoltà o le vere e proprie discriminazioni che alcune persone o gruppi di persone sono costrette a vivere e a subire a causa del loro orientamento sessuale. Diverso è il giudizio sulla parata prevista in centro città, per la quale confermo la volontà della Provincia a non concedere il patrocinio”. Questa la precisazione del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi in merito alla richiesta di patrocinio per la manifestazione Dolomiti Pride giunta il 14 marzo scorso. “Come ho sottolineato nella lettera di risposta il fitto programma, che comprende conferenze, proiezioni, convegni, mostre e anche la parata, preclude la possibilità di un patrocinio generalizzato – spiega il governatore – ma questo non significa che la Provincia sia insensibile a questo tipo di tematiche, tutt’altro. La lotta contro ogni tipo di discriminazione e di persecuzione è parte dell’impegno che il Trentino profonde direi quotidianamente per la difesa e la promozione dei diritti umani, e questo sia che si parli dell’operato delle istituzioni sia che ci si riferisca al mondo delle associazioni che animano la società civile. Rimaniamo aperti pertanto a specifiche richieste di patrocinio su singole proposte, che esamineremo con la stessa attenzione e lo stesso scrupolo che dedichiamo ad ogni richiesta di questo tipo”. 

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