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Il Comune di Gaiarine (TV) mette all’angolo l’associazione Amica Terra

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L’associazione  è stata esclusa dall’assegnazione degli spazi e delle sale comunali dell’“ex casa del Fascio”

Gaiarine
Gaiarine (TV) – La Giunta di Gaiarine (TV), guidata dal sindaco Loris Sonego, con delibera 135 del 2013 ha escluso l’associazione “Amica Terra” dall’assegnazione degli spazi e delle sale comunali dell’“ex casa del Fascio”. Il Gruppo Socialisti e Democratici Europei ha affermato: «Siamo di fronte ad un atto discriminatorio e di dubbia legittimità costituzionale. L’Amministrazione ha messo all’angolo un’associazione che si è battuta con ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto per la difesa del territorio e della salute dei cittadini che, a gran voce, si opponevano al progetto di far sorgere una distilleria nell’ex polveriera, a ridosso del Bosco Zacchi, area protetta come Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale».

La Giunta comunale di Gaiarine (TV), guidata dal sindaco Loris Sonego della Lega, con delibera 135 del 24 dicembre 2013 ha escluso l’associazione “Amica Terra” dall’assegnazione degli spazi e delle sale comunali dell’ex Casa del fascio. La Giunta si è appellata al Regolamento per la disciplina della concessione in uso delle sale e dei locali comunali che all’articolo 7, terzo comma, recita che “è fatto divieto di concedere i locali di detto immobile a coloro che hanno subito sentenze di condanna o abbiano liti pendenti e/o contenziosi con il Comune di Gaiarine”.

Il Regolamento è stato approvato, nonostante la ferma opposizione dei consiglieri di minoranza, dal Consiglio comunale il 3 agosto 2013 con deliberazione numero 21.

La Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha affermato: «Con un’esclusione di dubbia legittimità costituzionale è stata penalizzata un’associazione come “Amica Terra” che ha avuto il coraggio di portare avanti battaglie ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Veneto contro il Comune, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini. Il divieto previsto nel Regolamento concretizza una discriminazione che azzera il diritto alla libertà di espressione costituzionalmente garantito».

L’associazione ambientalista si era opposta alla decisione del Comune di far sorgere una distilleria nell’area dell’ex polveriera. Il terreno era stato acquistato nel 2004 dalla ditta di distillazione Bonaventura Maschio che aveva anche ottenuto la variante regionale di modificazione della destinazione da zona agricola ad industriale.

L’area è situata a ridosso del Bosco Zacchi, tutelato come Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS), dove vivono specie animali come Cervo volanti (Lucanus cervus), l’Ululone dal ventre giallo (Bombina variegata) Rana di Lataste (Rana latastei), Colombacci (Columba palumbus), Picchio verde (Picus viridis), Allocco (Strix aluco) , Sparviere (Accipiter nisus). Si tratta di ciò che rimane di un bosco planiziale con esemplari di Dafne mezereo (Daphne mezereum) e di Gramigna di Parnasso (Maianthemum bifolium).

«È vergognoso che si voglia discriminare chi cerca di difendere il proprio territorio, ascoltando oltretutto le richieste dei cittadini. Questo sarebbe il ruolo delle Amministrazioni e dei sindaci che, invece, penalizzano le associazioni con norme assurde. Il Consiglio ritiri questo assurdo regolamento!», ha concluso il portavoce della commissione.

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