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Covid: via libera in Trentino a feste dentro i ristoranti in caso di maltempo

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Fugatti: “In caso di maltempo, permettiamo festeggiamenti all’interno dei ristoranti con un protocollo rigido e con un rischio epidemiologico minore rispetto alle feste nelle abitazioni private”

Trento –  Il bollettino Covid di giovedì 13 maggio in Trentino, presentato in conferenza stampa dall’assessore provinciale alla sanità Stefania Segnana, registra zero decessi e sette nuovi ricoveri, a fronte di altrettante dimissioni ospedaliere. Sono risultati positive 29 persone con tampone molecolare (a fronte di 973 tamponi), a cui si aggiungono 24 casi identificati con test rapido antigienico (1.169 tamponi processati).

Il totale dei pazienti ospedalizzati è pari a 68, di cui 18 in rianimazione. L’indice Rt settimanale è pari a 0,92 (la scorsa settimana era 0,97). Risultano somministrati 229.703 vaccini, di cui 47.933 seconde dosi. Ai cittadini con più di 80 anni sono state somministrate 58.894 dosi, ai cittadini tra i 70 e i 79 anni 46.726 dosi e tra i 60-69 anni 48.753 dosi. Venerdì, ha precisato Segnana, si inizierà la campagna di vaccinazione degli insegnanti impegnati nelle sessioni di esame di terza media e di maturità.

Comunioni e cresime: banchetti anche all’interno

“La Giunta si riunirà per approvare una delibera allegata alla legge provinciale per andare incontro alle famiglie che, in queste settimane, stanno organizzando i festeggiamenti a seguito delle cerimonie di comunioni e cresime. Il provvedimento permetterà ai ristoratori di occupare gli spazi interni dei ristoranti in caso di maltempo con un protocollo molto rigido”.

Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, intervenuto oggi in conferenza stampa. A quanto riferito, la delibera consentirà l’ingresso delle famiglie con prenotazione solo in caso di pioggia, ad una distanza tra i posti a sedere di minimo due metri, in locali con posti contingentati con le finestre aperte. “In caso di maltempo, permettiamo così i festeggiamenti all’interno dei ristoranti con un protocollo rigido, e con un rischio epidemiologico minore rispetto alle feste nelle abitazioni private”, ha spiegato Fugatti.

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