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Covid, 49 nuovi casi in Trentino, nessuna vittima. Un decesso in Alto Adige e 73 nuovi casi

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La situazione aggiornata in Regione. Ecco la situazione aggiornata nei Comuni trentini

Trento/Bolzano – In Trentino nessun decesso per Covid-19 e 49 nuovi contagi, mentre diminuiscono lievemente i ricoverati (ieri nessun nuovo ingresso e 2 dimissioni hanno portato il totale a 15, di cui uno in rianimazione). I nuovi guariti sono 22.

I tamponi analizzati sono stati 4.478, cifra che comprende 562 tamponi molecolari che hanno individuato 9 nuovi casi positivi, confermando 37 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Questi ultimi sono stati 3.916, 40 dei quali sono risultati positivi. I contagi fra bambini e ragazzi oggi sono 13: ci sono 3 bambini sotto i 2 anni 5 tra 6-10 anni, 3 tra 11-13 anni e 2 tra 14-19 anni. Si fermano a 3 oggi i casi positivi rilevati fra gli anziani (nella fascia 70-79 anni).
I vaccini somministrati sono arrivati a quota 720.200: in questa cifra sono comprese 333.597 seconde dosi e quelle somministrate nelle fasce over 80, 70-79 e 60-69 anni che sono rispettivamente 67.839, 91.587 e 109.413. Anche domani si terrà una giornata ad accesso libero al drive through vaccinale San Vincenzo a Trento Sud. L’open day, senza necessità di prenotazione e dedicato a coloro che non hanno iniziato il ciclo vaccinale. Inoltre la prima tappa del camper vaccinale itinerante è prevista per lunedì 20 settembre a Cavedine, al mercato in via Santi Martiri.

Il punto a Bolzano

Sono 73 i nuovi casi positivi da Covid-19 in Alto Adige, di cui 45 accertati nelle ultime 24 ore su 787 tamponi molecolari e 28 su 8.122 test antigenici. Si registra un nuovo decesso che porta il totale a 1.190.

I pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri sono 22, 5 quelli in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes. Sette sono i pazienti ricoverati nei reparti di rianimazione. Le persone in quarantena/isolamento domiciliare sono 2.146; 63 sono i nuovi guariti.
L’Asl altoatesina ha operato secondo quanto disposto dalla normativa statale e per garantire la tutela della salute pubblica. Può essere riassunta così a grandi linee, la posizione dei giudici che, fino ad ora (ma la battaglia si preannuncia lunga e non si escludono colpi di scena) hanno respinto dieci ricorsi presentati contro la sospensione dal lavoro di operatori sanitari non vaccinati, decisa dall’ASL altoatesina.
Si tratta di 5 ricorsi d’urgenza al giudice del lavoro, 4 reclami al collegio e una richiesta di sospensiva al TAR, tutti respinti.  Secondo l’interpretazione dell’ufficio legale dell’ASL, con motivazioni di sostanza: insindacabilità della scelta del legislatore, diritto alla salute che prevale sulla libertà del singolo, tutela dei pazienti, idoneità del vaccino a ridurre il contagio, nessuna violazione della costituzione o delle direttive europee, nessuna discriminazione, prevalenza del diritto alla salute come interesse della collettività. 

Intanto, l’avvocata dei ricorsisti Renate Holzeisen ha presentato, nei procedimenti cautelari riguardanti i sanitari sospesi dal lavoro, istanza di ricusazione, per incompatibilità a decidere, sia della giudice Eliana Marchesini che del giudice Giulio Scaramuzzino.

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