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Coronavirus: Trentino tra i primi in Italia per tamponi, anccora un decesso. Fugatti: “Regioni chiedono aperture negozi da lunedì” ma Roma frena

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Governatore Fugatti assicura: “Tra venerdì e sabato maggiori spazi sulla libertà individuale in Trentino”. Secondo fonti di Palazzo Chigi il premier “ha condiviso la necessità di lavorare tutti insieme per superare questa drammatica emergenza”. Anche Iv soddisfatta, ma resta da sciogliere il nodo BonafedeBellanova posta sui social la foto dell’incontro: “Lavoriamo per il Paese”

Trento – Governatori sollecitano riapertura per commercio ma Palazzo Chigi dice no. Pronto invece il via libera dal 18 maggio a bar e parrucchieri. Dall’11 l’esame dei dati per decidere. Si potrà tornare anche a messa dal 18 maggio.

In Trentino si registrano tre contagi, secondo la nuova classificazione nazionale, quella che registra i contagi dopo l’inizio della Fase 2 (persone con sintomi negli ultimi 5 giorni). A questi se ne aggiungono altri 52, per un totale di 55. In ospedale sono ricoverati attualmente 99 pazienti, e 11 in terapia intensiva. Vi è stato inoltre un decesso in un ospedale.

Sono 3670 i tamponi effettuati in due giorni, con la collaborazione di Cibio e Fem, che portano il Trentino fra le prime realtà nazionali per numero di test con il tampone eseguiti, come sottolineato dal presidente Maurizio Fugatti.

“Oggi – ha detto Fugatti – è stata avanzata da molte Regioni al ministro Boccia la richiesta di anticipare alcune aperture relative alla vendita al dettaglio all’11 maggio. Per altre attività, come i ristoranti, si chiede invece di anticipare le aperture al 18 maggio.

Nel frattempo, fra venerdì e sabato, firmerò una nuova ordinanza che aprirà ulteriormente ad alcuni comportamenti individuali, riguardanti ad esempio l’uso della macchina per spostamenti in Regione o la spesa all’interno del Comune, venendo incontro alle numerose richieste che ci sono pervenute e al netto delle problematiche di natura economica. Non abbiamo mai voluto fare i primi della classe ma siamo convinti che visto l’andamento dei contagi – solo 3 oggi secondo la nuova classificazione nazionale – qualcosa possiamo permetterci”.

La conferenza della task force di giovedì 7 maggio

Provincia: “Trentino al vertice per tamponi”

(Fondazione Gimbe Bologna/(Corriere della Sera)

Fugatti ha anche ripreso una tabella pubblicata qualche giorno fa su un quotidiano nazionale riguardante l’indice di trasmissione del Coronavirus: il Trentino con un indice R0 pari a 0,42 (una persona, cioè, ne può contagiare altre 0,42) si colloca al terzultimo posto in Italia. “E’ giusto sottolineare questi dati – ha aggiunto il presidente della Provincia – perché sono il frutto degli sforzi fatti da tutti i trentini”.

In tema di nuove aperture l’intenzione del Trentino era come noto quella di aprire alcune attività a partire dal 18 maggio. Le aperture rimangono condizionate da un lato alla stabilizzazione del contagio (che ormai sembra essere acquisita) e dall’altro alla capacità del sistema sanitario di far fronte alle esigenze poste dalla pandemia. “Oggi però – ha detto ancora Fugatti – è stata avanzata da molte regioni la richiesta di anticipare alcune aperture relative alla vendita al dettaglio all’11 maggio. Rimaniamo per ora in attesa della risposta del Governo. Ci arrivano inoltre molte segnalazioni riguardo alla cassa integrazione. Anche questa partita in questo momento è in mano a Roma. Siamo consapevoli delle difficoltà che i lavoratori stanno attraversando e ci auguriamo che la situazione si sblocchi al più presto”.

“Sono partiti i pagamenti della seconda tranche del bonus alimentare – ha sottolineato a sua volta l’assessore alla salute Stefania Segnana – mentre per i buoni di servizio per l’assistenza ai bambini a domicilio, sul sito di Agenzia della famiglia è a disposizione un vademecum che illustra come accedere a questo strumento. Circa 900 le famiglie interessate, una stima basata sul numero di educatori disponibili attualmente per effettuare servizi a domicilio; si tratta di famiglie in cui entrambe i genitori lavorano (non in smart working) in alcuni settori dei servizi pubblici e privati. Questa è una prima misura – ha aggiunto l’assessore – a cui ne seguiranno altre a seconda delle necessità, e si somma al voucher nazionale di 600 euro, accessibile da parte di tutti gli aventi diritto”.

Prosegue nel frattempo la procedura per l’avvio della terapia basata sul plasma anche il Trentino. In collaborazione con Avis si sta costituendo grazie ai donatori una banca del plasma per poter essere operativi non appena la strumentazione necessaria sarà arrivata in Trentino. Il protocollo è in fase di definizione e deve essere approvato dal Comitato etico. Sabato mattina verrà anche inaugurata presso la Casa della Salute di Ala, una Rsa di transito, che ospiterà le persone anziane che necessitano di una fase di quarantena prima di entrare stabilmente in una Rsa.

Per quanto riguarda i test effettuabili privatamente, il dirigente generale Giancarlo Ruscitti ha ribadito che attualmente l’unico strumento autorizzato dalla Provincia è il tampone, mentre si stanno sperimentando come noto anche i test sierologici.

Sul fronte della comunicazione, infine, è stato presentato un motore di ricerca realizzato da Delta Informatica in collaborazione con la Provincia che consente di navigare facilmente all’interno ordinanze provinciali con parole chiave come “spesa”, “legna”, “seconde case” e via discorrendo. Un aiuto informatico insomma per verificare con pochi clic cosa è consentito fare e cosa no.

Primi prelievi a Canazei

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