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A Natale anche Primiero e Vanoi sostengono la “Città della Speranza” con i ‘panettoni solidali’

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“Sogniamo un mondo libero dalle malattie pediatriche e ci impegniamo ogni giorno per trasformare questo sogno in realtà. Condividi il tuo impegno nei confronti della ricerca e contribuisci a donare speranza ai più piccoli”. Ecco come sostenere la fondazione con i regali solidali

L’avventura iniziata nel 2021

 

NordEst – E’ una bella storia di Natale quella che ci raccontano Marco Rattin e la moglie Carmen dalla valle del Vanoi. Un piccolo seme cresciuto negli anni per dare “Speranza” a molte persone, che a volte faticano a guardare con ottimismo al futuro. Proprio per questo, il Natale può regalare piccoli gesti che germogliando doneranno nuovi progetti di ricerca a favore della straordinaria fondazione veneta “Città della Speranza” di Padova.

Una storia di amicizia e solidarietà

“La nostra avventura – ci racconta Carmen – è iniziata per caso nel 2021, quando per curiosità abbiamo chiesto informazioni su cosa fossero quei panettoni. Un’iniziativa che ci ha subito colpiti molto e fatti attivare, anche se purtroppo il tempo era poco per poter raggiungere grandi numeri, ma ci abbiamo provato comunque. Quel Natale siamo riusciti ad ordinare solo 25 panettoni/pandori proprio per la mancanza di tempo per poter fare di più”.

Da allora sono trascorsi due anni

“Ad inizio novembre 2023 – continua Carmen – la nostra cara amica Marika Fontanive di Castion (Bl) ci ha nuovamente contattati dicendo che l’amica Annalisa Dal Borgo di Pous D’Alpago, riproponeva come ogni anno quest’iniziativa. Non ci abbiamo pensato due volte e subito abbiamo accettato. Ci siamo attivati per poter aiutare nel nostro piccolo questa fondazione, per poter far sentire la vicinanza a tutte quelle persone, famiglie, ragazzi, bambini che combattono tutti i giorni con delle malattie che mettono a rischio la loro vita”.

2023 la “Speranza” continua

Un panettone che dona “Speranza”

Per chi non lo sapesse, la Fondazione, Città della Speranza di Padova, opera da quasi 30 anni con un unico obiettivo: cercare di sconfiggere gravi malattie, affiancati da medici, infermieri, ricercatori, volontari e donatori. E’ sostenuta da una fitta rete di volontari il cui supporto ha contribuito a salvare negli anni tante vite. Oggi questa Fondazione è un punto di riferimento nazionale ed europeo per il finanziamento alla ricerca pediatrica, la formazione di diagnosi precoci, l’identificazione di terapie e cure innovative per bambini.

“Il vero spirito natalizio – aggiungono Carmen e Marco – passa anche da queste iniziative, che anche se in piccola parte, possono contribuire a grandi risultati e ancora una volta, le comunità del Vanoi e del Primiero hanno dimostrato di esserci e di sentire vivo questo spirito forte di Solidarietà, ed è proprio come dicevano una volta e si dice anche oggi: “In tuti, se fa tut (Con l’aiuto di tutti, si può fare tutto ndr””, ed è proprio vero che uniti si può davvero fare tutto e arrivare lontano”.

Un ‘Grazie’ speciale

“Con queste poche parole – concludono Marco Rattin e Carmen – ci tenevamo molto a ringraziare in primis Marika che ci ha fatto conoscere la ‘Fondazione Città della Speranza’ e ci ha coinvolto in questa bellissima avventura ma anche Annalisa che come tutti gli anni, raccoglie un sacco di ordini e funge da riferimento importante in Alpago, ma non solo (quest’anno un ordine di oltre 5.000 panettoni). E poi un grazie davvero con tutto il cuore a tutte quelle persone del Vanoi e del Primiero che hanno creduto in noi e che ci hanno dato la possibilità di far parte di questa grande macchina di solidarietà e generosità che si è creata in questi anni.

Un enorme grazie perché nel nostro piccolo abbiamo potuto ordinare ben 121 panettoni nel 2023. Ed è cosi, che goccia dopo goccia nasce un fiume che poi diventerà un mare, un passo dopo l’altro, ci porterà lontano ed è questo che ci piacerebbe fare. creare quel mare ed arrivare lontano, con l’aiuto di tutti voi. Ora che i panettoni sono arrivati nel Primiero Vanoi, non ci resta soltanto che consegnarli e augurare a chi ha contribuito a tutto questo, un Sereno Natale, con la speranza che dal prossimo anno si possa fare ancora di più”.



 

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