NordEst

Trento, Sesso e ricatti nei bagni del centro commerciale

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ROVERETO/Sesso ed estersioni – Con questa accusa una giovane italiana di 19 anni originaria del centro italia e un ventenne albanese sono stati arrestati dai carabinieri al centro commerciale Millenium di rovereto. Devono rispondere di estorsione.  Secondo una prima ricostruzione, mercoledì sera la ragazza ha avvicinato un trentenne e gli ha proposto un rapporto sessuale da consumare nei bagni. Rapporto che è stato filmato con il telefonino dal complice albanese. Alla fine questi si è avvicinato al trentenne e gli ha fatto subito vedere il video. ‘La ragazza è minorenne – gli ha detto – perciò ti conviene pagare, altrimenti vado a denunciare il fatto’. Ottenuti 50 euro dalla vittima, l’albanese e la ragazza si sono allontanati ma sono stati in breve fermati da un carabiniere in borghese, avvertito dalla vittima dell’estorsione, suo conoscente. I due avrebbero confermato altri casi simili anche se non confermati da relative denunce.

TRENTO/Campane e denunce –
Non e’ reato far suonare le campane della chiesa a tutte le ore del giorno, ma un legittimo esercizio di culto previsto dal concordato. Lo ha stabilito il Tribunale di Rovereto che ha assolto il parroco di Sabbionara di Avio, don Ernesto Villa, chiamato in causa per disturbo della quiete pubblica. Un abitante del paese sosteneva che la frequenza dello scampanio, dalle 7 del mattino ogni quarto d’ora, gli precludesse il diritto al riposo. Tesi contestata dalla difesa del parroco che ha sostenuto la tollerabilita’ del
suono delle campane e il dovere del rispetto delle tradizioni.

PORDENONE/Insulti e condanne –
Dire ‘sporco negro’ costituisce reato e l’autore dell’ingiuria dovra’ essere giudicato dal Tribunale. Lo ha deciso la Corte di Cassazione cui si erano rivolti gli avvocati pordenonesi di un senegalese offeso da un cittadino italiano. La vicenda risale a circa tre anni fa. Un cittadino italiano, P.S., di 35 anni, senza alcun motivo ingiurio’ un senegalese, apostrofandolo con la frase ‘sporco negro…tornatene al tuo paese’. Del fatto si occupo’ il Giudice di Pace, che condanno’ l’imputato per ingiuria. I difensori del ragazzo africano – avvocati Lorenzo Amore, Anna Orecchioni e Giacinto Canzona – si rivolsero pero’ alla Cassazione, che ora ha testualmente definito le affermazioni dell’italiano come ‘espressione idonea a coinvolgere un giudizio di disvalore sulla razza della persona offesa’.

 

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