TRENTO/Campane e denunce – Non e’ reato far suonare le campane della chiesa a tutte le ore del giorno, ma un legittimo esercizio di culto previsto dal concordato. Lo ha stabilito il Tribunale di Rovereto che ha assolto il parroco di Sabbionara di Avio, don Ernesto Villa, chiamato in causa per disturbo della quiete pubblica. Un abitante del paese sosteneva che la frequenza dello scampanio, dalle 7 del mattino ogni quarto d’ora, gli precludesse il diritto al riposo. Tesi contestata dalla difesa del parroco che ha sostenuto la tollerabilita’ del
suono delle campane e il dovere del rispetto delle tradizioni.
PORDENONE/Insulti e condanne – Dire ‘sporco negro’ costituisce reato e l’autore dell’ingiuria dovra’ essere giudicato dal Tribunale. Lo ha deciso la Corte di Cassazione cui si erano rivolti gli avvocati pordenonesi di un senegalese offeso da un cittadino italiano. La vicenda risale a circa tre anni fa. Un cittadino italiano, P.S., di 35 anni, senza alcun motivo ingiurio’ un senegalese, apostrofandolo con la frase ‘sporco negro…tornatene al tuo paese’. Del fatto si occupo’ il Giudice di Pace, che condanno’ l’imputato per ingiuria. I difensori del ragazzo africano – avvocati Lorenzo Amore, Anna Orecchioni e Giacinto Canzona – si rivolsero pero’ alla Cassazione, che ora ha testualmente definito le affermazioni dell’italiano come ‘espressione idonea a coinvolgere un giudizio di disvalore sulla razza della persona offesa’.
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