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San Martino Rolle, l’ex Consigliere Marco Depaoli: all’Expo “Manca qualcosa all’immagine delle Pale”

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Intervento critico dell’ex Consigliere Marco Depaoli (UpT) che riapre il dibattito sulla funicolare, dopo la firma a Primiero del protocollo fortemente voluto dai colleghi del Patt. Depaoli: “Dovremo accontentarci ancora una volta del ricordo nostalgico della grandezza del nostro passato”

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di Marco Depaoli*

marcodepaoliPrimiero (Trento) – “Quando gli amministratori pubblici immaginano il futuro di un territorio, possono impegnarsi in prospettive di breve periodo o di lungo periodo. In questa direzione credo che le nostre Dolomiti meritino un impegno non limitato a risultati effimeri e proprio per questo ho sempre ritenuto necessario un salto di qualità per valorizzarle davvero.

Nel 2009 iniziò così un percorso, impervio come sanno essere solo i nostri sentieri, che potesse essere la chiave di volta per rilanciare in modo innovativo e sistematico lo speciale comprensorio abitativo, economico, culturale ed ambientale che è rappresentato dai territori di Primiero-San Martino-Passo Rolle. Da questo percorso, dopo innumerevoli studi e l’approvazione unanime del Consiglio provinciale, è nata l’idea della funicolare, progettata in larga parte in galleria, volta a collegare San Martino di Castrozza a Passo Rolle.

Il consistente intervento finanziario necessario per la sua realizzazione, ben 38 milioni di Euro, fu stanziato secondo i criteri europei legati al principio della mobilità sostenibile.

Pare di capire che, sia in Primiero sia nell’attuale Giunta provinciale, molte forze abbiano deciso di rinviare sine die questo progetto a favore di altre opere, senz’altro utili, ma che si portano dietro un vizio di fondo: quello di essere interventi immaginati per il breve, se non per il brevissimo periodo, prive di una visione unitaria e di sistema.

La forza di quel progetto

Proprio per questo motivo, vorrei ancora una volta ribadire la forza con cui quel progetto avrebbe potuto ridisegnare la valle di Primiero, la visione del suo futuro per prossimi decenni.

Parto da una constatazione: a rappresentare il Trentino all’Expo 2015 saranno tre immagini: il Duomo di Trento, il Mart di Rovereto e le Pale di San Martino. Ovvero, l’evocazione della storia, della cultura e della bellezza. Tre valori fondanti della nostra identità, della nostra comunità e della nostra economia. Ci sarebbe di che esserne fieri, eppure manca qualcosa in questa ultima immagine, che pure porterà il nostro territorio ad essere ancora più amato a livello nazionale e internazionale di quanto già non lo sia. Mi riferisco al progetto della funicolare a cremagliera che avrebbe potuto rappresentare altre due prospettive forti, su cui le nostre comunità devono costruire il futuro: l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.

Il sogno

Il sogno rappresentato dal collegamento San Martino-Rolle era infatti questo: l’idea di vivere la bellezza e la ricchezza delle montagne in modo nuovo e pulito.

Fornire un motore di sviluppo socio-economico e ambientale, una vera e propria dorsale, attorno cui immaginare non solo il Primiero, ma le Dolomiti del futuro, capace di diventare da sole polo di attrazione, oltre che di mobilità verso le località di destinazione.

Ci si è forse già dimenticati che il nostro scrigno di pinnacoli dolomitici è divenuto per l’Unesco Patrimonio dell’umanità e che le Pale di San Martino si configurano come uno dei poli fondamentali di questa grande opera della natura?

Nuovo modo di vivere le Dolomiti

Tale opera avrebbe rappresentato il punto di partenza per mostrare un nuovo modo di vivere le Dolomiti, un asse portante che si sarebbe potuto espandere verso Fiemme e verso il fondovalle di Primiero e che ci avrebbe resi speciali nel panorama internazionale, in una prospettiva e secondo un modello svizzero.

All’Expo 2015 avremmo potuto arrivare mostrando tutta l’intelligenza, la caparbietà, la bravura di cui siamo capaci, il nostro modo di fare sistema e di immaginare il futuro anche nei momenti di difficoltà.

Se è vero che il Trentino all’Expo 2015 intende presentarsi nel segno della biodiversità, dell’identità, dell’appartenenza alpina e dell’innovazione green – presentandosi appunto come una terra verde che sa guardare al proprio futuro – quale miglior progetto se non quello di una mobilità alternativa in un territorio di così grande pregio ambientale.

Dovremo accontentarci del ricordo nostalgico della grandezza del passato

Dovremo invece accontentarci ancora una volta del ricordo nostalgico della grandezza del nostro passato. L’auspicio comunque è che si possa attuare in fretta il Protocollo con la Provincia e soprattutto realizzare in tempi brevi quanto in esso previsto per lo sviluppo di Primiero e San Martino di Castrozza.

Visto il momento economico particolarmente critico anche a Primiero, le imprese, i lavoratori e, purtroppo, gli ormai numerosi disoccupati non possono attendere ancora”.

Marco Depaoli

già Presidente del Consiglio Regionale TAA

e Consigliere provinciale UpT

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2 Replies to “San Martino Rolle, l’ex Consigliere Marco Depaoli: all’Expo “Manca qualcosa all’immagine delle Pale”

  1. Bello il sogno svizzero dei trenini di montagna come belli erano i viali alberati e la ferrovia interrata delle archistar internazionali a Trento cittá, ma é ora di finirla di rifilare ai trentini i libri dei sogni al tempo delle campagne elettorali e provare a fare meno chiacchere e più cose concrete.

  2. Prima delle belle ed importanti opere, utili ai più, che se ne direbbe di sistemare la questione amianto a Mezzano? Già è svolazzato la settimana scorsa… Col vento di questi giorni non mi stupirei di ritrovarlo nei parchi giochi di Imer e Mezzano… Per chi non lo ricordasse… l’amianto provoca l’asbestosi… e per chi non lo sapesse… ne basta POCO…

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