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Conferenza delle Regioni e trasporto pubblico locale

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Per l’assegnazione delle risorse adottato criterio di spesa storica. Ciambetti: “Vergognoso”

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“Una volta bastava la parola d’onore tra gentiluomini; oggi non bastano nemmeno i verbali e le dichiarazioni sottoscritte da chi detiene cariche istituzionali”. E’ pura indignazione quella che esprime l’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, commentando la decisione assunte dalla Conferenza delle Regioni, con i soli voti contrari di Veneto e Lombardia, sul riparto delle risorse del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, per i mesi di settembre, ottobre e novembre 2013.

“Nel febbraio scorso, sia in sede di Conferenza delle Regioni sia in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni – spiega l’assessore –, si stabilì che nella distribuzione delle risorse per il Tpl si sarebbe accantonato l’ingiusto e inaccettabile criterio della spesa storica per applicare finalmente principi di efficienza e virtuosità, al fine di premiare e valorizzare l’impegno di quelle amministrazioni che lavorano concretamente al miglioramento dei servizi, organizzandoli al meglio ed evitando sprechi. A distanza di qualche mese questa scelta è stata totalmente disattesa, non solo calpestando l’equità e il buonsenso, ma anche irridendo chi, come il Veneto, accettò per senso di responsabilità il percorso allora proposto. Quella di oggi è uno degli esempi più evidenti del malcostume italiano che continua a premiare il furbo anziché l’onesto”.

Ecco quanto riporta il verbale della Conferenza Unificata Stato Regioni del 7 febbraio 2013: “Il Presidente Errani consegna un documento contenente il riparto per il 2013 ed esprime il parere favorevole delle Regioni, precisando che alcune di queste, in particolare la Regione Veneto, hanno espresso forti perplessità in merito al criterio di riparto adottato… non aggiornato alla situazione attuale. Sottolinea altresì, che l’accordo sul riparto è stato raggiunto per senso di responsabilità del Veneto e che tutte le Regioni hanno concordato sulla necessità di poter aggiornare e verificare con maggior precisione l’equità del riparto, anche a partire dalla ripartizione della rimanente quota…”. Il Vice Ministro Ciaccia, condividendo la richiesta delle Regioni di verificare i parametri di ripartizione in breve tempo, ribadisce che, allo stato attuale, non si può discutere di efficientamento costruendo un sistema che proietta la spesa storica nel futuro”.

“Diceva Cechov – conclude amaramente Ciambetti – che l’onore non si può togliere, si può solo perdere e oggi ne abbiamo avuto la riprova. Ma a perdere, purtroppo, sono ancora e soprattutto i cittadini, costretti ad assistere impotenti a dietrofront eseguiti con vergognosa nonchalance da rappresentanti istituzionali, per favorire ancora una volta inefficienze che minano i conti pubblici italiani”.

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