Nelle ultime ore si registra un decesso in Trentino. Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, venerdì pomeriggio ha precisato: “Mi sento il primo ad essere beffato dopo questa classificazione. Mi vengono i brividi per le chiusure delle attività. L’autonomia deve dimostrarsi però responsabile, nessun colpo di testa. Per rispetto con chi lavora, le chiusure valgono per noi da lunedì. Per la didattica non cambia invece nulla”. Sull’incertezza di questi giorni, guarda l’intervista a Valeria Ghezzi (Anef), che in queste ore si dice amareggiata per il grande lavoro fatto e non risparmia critiche nemmeno alla politica
Trento/Bolzano – Il report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato per il Trentino un indice Rt di 1.2. Un peggioramento repentino perché solo una settimana fa, il 5 febbraio, il Trentino registrava un Rt a 0.61, l’indice più basso d’Italia.
Insieme al Trentino, passano in zona arancione anche Abruzzo, Liguria, Toscana. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da domenica. Ma il Trentino ha precisato che la nuova ordinanza entrerà in vigore da lunedì.
In arancione restano anche l’Umbria e la provincia di Bolzano (Rt di 1,25) anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. La Sicilia torna in giallo allo scadere dell’ordinanza.
La conferenza stampa della Provincia
Cinque vittime in Alto Adige e lock down severo
L’Alto Adige, che da lunedì è in lockdown, inasprisce ulteriormente le misure anti-contagio. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato venerdì l’ordinanza contingibile e urgente numero 7 del 2021. Cinque decessi, 640 nuovi casi e 17.738 gli altoatesini in quarantena: sono questi alcuni dati del bollettino covid odierno in Alto Adige. L’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore ha effettuato 3103 tamponi pcr registrando 376 nuovi casi.