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‘Coliving’ nel Vanoi: 5 appartamenti in comodato gratuito, ma il progetto non convince tutti a Canal San Bovo

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La nuova amministrazione comunale di Canal San Bovo scommette sul progetto “Coliving”, rincorrendo con poca originalità l’idea di Luserna. Il contratto durerà cinque anni e prevede che a carico degli affittuari ci siano solo le spese per le utenze e per l’arredo, ma la comunità locale solleva alcuni dubbi

Il bando di Luserna, per il quale hanno espresso interesse sia Canal San Bovo che Vallarsa

Canal San Bovo (Trento) – In queste settimane in valle ci si chiede se il progetto sia stato preceduto da una indagine attuale tra le famiglie locali in piena emergenza covid, valutando nuovi bisogni, difficoltà economiche e sociali create dalla pandemia.

Nella Provincia guidata dal governatore Maurizio Fugatti (Lega) che ha fatto suo da sempre lo slogan: “Prima i trentini”, oggi il rischio – ci viene segnalato da più parti – è proprio di escludere potenziali nuclei residenti, interessati a queste abitazioni in comodato gratuito. È stato verificato correttamente l’interesse locale in tempi di emergenza covid?

Dopo Luserna nel giugno 2020, anche Canal San Bovo muove i primi passi nell’ambito del progetto “Coliving” in piena emergenza covid.

Nei giorni scorsi l’approvazione in Consiglio comunale a Canal San Bovo dell’Accordo volontario, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio abitativo pubblico ubicato in territori montani periferici nel territorio della Comunità di Primiero, contrastando lo spopolamento.

Alcune giovani famiglie locali, ci segnalano però in questi giorni alcune perplessità sull’iniziativa, che andrebbe bene in tempi ordinari per limitare lo spopolamento (non certo per risolverlo), ma in emergenza covid, ci fanno notare la necessità di sondare più attentamente i nuovi bisogni in zona, anche con una manifestazione di interesse. Un’operazione che dovrebbe essere al centro dell’attenzione della Commissione famiglia, prima ancora dei bonus bebè, con sostegni concreti alle ultime aziende locali che con coraggio assumono ancora lavoratori e affrontano la crisi.

Una parte di queste abitazioni – ci viene suggerito – non potrebbe essere riservata a famiglie locali in difficoltà, almeno in una prima fase, con gli stessi vincoli di impegno civico richiesti per i nuclei provenienti da fuori zona? Nel Vanoi infatti, oltre ad abitazioni Itea, saranno messi a disposizione anche edifici del Comune, quindi pubblici.

Il documento approvato dal Comune

Le tempistiche del progetto non sono comunque brevi, ma ci sono già le prime richieste che giungono da fuori valle. Gli appartamenti che verranno concessi in comodato gratuito sono cinque, situati a Canal San Bovo e nelle frazioni di Caoria e Prade.

Il contratto dura cinque anni e prevede che a carico degli affittuari ci siano solo le spese per le utenze e per l’arredo, esattamente come accade a Luserna, senza particolari declinazioni locali.

Accordo definitivo Coliving Vanoi

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