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Come cambierà il Trentino grazie al PNRR: 45 milioni di investimenti (VIDEO)

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Il Trentino è pronto a dare concretezza agli interventi finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nei prossimi anni

Trento – Sono complessivamente oltre 45 milioni di euro le risorse riservate dal governo alla provincia di Trento. Saranno utilizzate da due diversi filoni di attività: il Progetto Bandiera (20 milioni di euro) in capo alla Provincia autonoma di Trento, che ha l’obiettivo di potenziare entro il 2026 la capacità digitale della pubblica amministrazione trentina, e la transizione digitale dei Comuni trentini, con i nuovi servizi digitali a favore di cittadini ed imprese (25 milioni di euro) entro il 2024.

Le diverse attività vedono Trentino Digitale, la società di sistema della Provincia autonoma di Trento, nel ruolo di facilitatore e di coordinatore degli aspetti tecnologici. “Nei prossimi due anni – ha affermato Achille Spinelli, assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, che ha presieduto la conferenza di presentazione degli interventi a cui hanno partecipato, in streaming, anche i sindaci e segretari comunali trentini – giocheremo una partita cruciale per il nostro futuro.

Siamo determinati ad innovare nel suo profondo la pubblica amministrazione con nuove infrastrutture e soluzioni che consentiranno di introdurre un nuovo standard, basato su efficacia ed efficienza, nei rapporti tra pubblico e privato. Il Pnrr è un’opportunità straordinaria ma al contempo una responsabilità perché impegneremo risorse importanti per allestire il Trentino di domani. Non si tratta di un’opzione – ha concluso Spinelli – bensì della necessità di un territorio, quello trentino, che vuole crescere in competitività ed innovazione”. All’incontro erano presenti anche Luca Rigoni, responsabile del Transformation office del dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri; il presidente Carlo Delladio (Trentino Digitale), con Kussai Shahin (direttore generale di Trentino digitale) e Cristiana Pretto (dirigente generale dell’unità di missione strategica semplificazione e digitalizzazione della Provincia autonoma di Trento).

Il Pnrr, con il suo articolato programma di interventi, impatterà su un territorio trentino che già da tempo ha avviato il processo di digitalizzazione. “Questo consentirà – ha ribadito l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli – di amplificare l’impatto e i benefici degli interventi. Provincia autonoma di Trento lavorerà in sinergia con i Comuni, dentro un’unica regia, e Trentino Digitale avrà un ruolo decisivo perché da società di sistema evolverà in società chiamata a mettere a sistema l’innovazione e la digitalizzazione”.

La visione tecnica dell’impatto del Pnrr arriva da Luca Rigoni, responsabile del Transformation office del dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri: “Il Pnrr è un’opportunità, soprattutto per gli enti locali, che diventano i soggetti attuatori delle iniziative di trasformazione digitale della pubblica amministrazione. Dopo una prima fase di coinvolgimento, a cui hanno aderito a livello nazionale circa il 99% dei Comuni, ora si entra nella fase di attuazione dei progetti. E’ importante garantire il supporto affinché i sistemi territoriali portino a compimento i progetti dichiarati”.

“Trentino Digitale – spiega il presidente, Carlo Delladio – ha avviato negli ultimi due anni un profondo riassetto delle proprie competenze e delle proprie attività. La nuova dirigenza ha potenziato l’azienda su ambiti strategici, quali ad esempio il Cloud e la Cybersecurity. Il piano di attività in Trentino del Pnrr, approvato dal Governo, certifica la corretta strategia del nuovo corso aziendale e ci pone nelle condizioni di garantire al nostro territorio attività fondamentali quali l’affiancamento nelle scelte strategiche e l’erogazione di soluzioni e servizi, in grado di cambiare la pubblica amministrazione del Trentino”.

I due filoni di interventi attivati

Il Progetto Bandiera. Il progetto “Digitalizzazione della pubblica amministrazione” è quello principale perché abilita gli investimenti del Piano nazionale in Trentino. Affidato alla Provincia autonoma di Trento, il progetto bandiera ha una dotazione ad oggi di complessivi 20 milioni di euro, distribuiti su quattro ambiti di intervento: migrazione cloud delle piattaforme strategiche della Provincia (9,6 mil), implementazione di nuove piattaforme dati e strumenti di intelligenza artificiale (5 mil), servizi digitali per cittadini e imprese (3,4 mil), competenze digitali e metodologiche (2 mil).

La prima area – migrazione cloud delle piattaforme applicative strategiche della Provincia – riguarda i settori ricerca, incentivi imprese, e-procurement, politiche attive del lavoro, ICEF. Qui sono ricomprese le piattaforme e i domini ad altissima priorità per la Provincia autonoma di Trento, necessari sia ad introdurre le nuove tecnologie per abilitare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sia ad aggiornare gli attuali sistemi informativi e le applicazioni non più rispondenti ai bisogni attuali. “L’obiettivo – sottolinea Cristiana Pretto, Dirigente generale dell’unità di missione strategica (Umst) semplificazione e digitalizzazione della Provincia autonoma di Trento –  è quello di ammodernare la pubblica amministrazione anche sfruttando i fronti più innovativi di intervento, come il cloud e l’intelligenza artificiale, di garantire servizi digitali ad alto impatto ed efficacia su cittadini e imprese, ma soprattutto servizi in grado di ridurre la complessità amministrativa sia per i destinatari che per l’amministrazione”.

Il secondo ambito opera in maniera trasversale sull’intero sistema informativo della Provincia, e permette l’evoluzione delle piattaforme strategiche in modelli di dati in grado di abilitare motori e agenti di intelligenza artificiale. In altre parole, l’intelligenza artificiale sarà il nuovo asse strategico a supporto alle decisioni della pubblica amministrazione, grazie a modelli previsionali, e di simulazione in un contesto di evoluzione applicativa e di strategia sui dati.

Il terzo ambito mette a sistema le progettualità sviluppate dalla Provincia sul tema dei servizi digitali a cittadini e imprese. In concreto, porta ad identificare il nuovo portale istituzionale della Provincia nel principale punto di accesso alle informazioni e ai servizi pubblici. Questo è possibile grazie all’adozione di piattaforme di nuova generazione, integrate con le basi dati nazionali (in particolare la Piattaforma digitale nazionale dati) e provinciali. Il risultato sarà il nuovo e più vasto catalogo dei servizi pubblici offerti dalla Provincia (che già oggi conta 486 servizi, di cui 109 online) e, come anticipato, una pubblica amministrazione in grado di far evolvere e personalizzare gli stessi servizi, grazie all’analisi dei dati degli utenti.

Il Trentino è punto di riferimento in Italia anche per quanto riguarda le competenze digitali e metodologiche. I finanziamenti del quarto ambito del Pnrr alimenteranno, in particolare, il “Nodo territoriale di competenza” (Ntc), struttura dedicata all’interno della Provincia e dell’Umst semplificazione e digitalizzazione, che avrà la missione di sviluppare – attraverso azioni di formazione, consulenza e supporto con e per il territorio sui temi delle competenze digitali e metodologiche, riuso e master data management – la miglior trasformazione digitale dell’azione pubblica sul territorio. Il nodo trentino, primo in Italia, è stato già riconosciuto da AgID lo scorso agosto.

Agli interventi citati si affianca – anch’essa finanziata dal PNRR per circa 1 milione di euro e gestita in modo coordinato dalla Provincia in sinergia con i Comuni – l’azione dedicata ai cittadini (in particolare alle fasce più a rischio di divario digitale e quindi di esclusione) e finalizzata all’accrescimento delle competenze digitali per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e incentivare l’uso dei servizi digitali. L’intervento prevede per il Trentino l’attivazione di 22 punti di facilitazione e il raggiungimento entro il 2026 di almeno 17.000 cittadini.

Comuni e nuovi servizi digitali. Il secondo filone di interventi del Pnrr in Trentino riguarda i 163 Comuni, su un totale di 166 per oltre il 97% della popolazione, che sono accompagnati nella transizione digitale grazie alla sinergia tra Consorzio dei Comuni trentini e Trentino Digitale (Area enti locali) i quali, a loro volta, saranno anche gli erogatori dei nuovi servizi.

Per quanto riguarda i prossimi passi, le due società di sistema, come fatto finora, si muoveranno d’intesa: Trentino Digitale, attraverso l’Area Enti locali, proseguirà nella conduzione del progetto di accompagnamento al Comune per quanto attiene la gestione di tutti gli avvisi, garantendo inoltre al Consorzio il supporto necessario per la realizzazione degli interventi; il Consorzio, attraverso l’Area Innovazione, si occuperà invece della predisposizione e dell’invio al Comune dell’offerta tecnico-economica, della realizzazione degli interventi di miglioramento dei siti web comunali e di pubblicazione dei servizi digitali per il cittadino.

Gli investimenti riservati ammontano a 25,32 milioni di euro e sono destinati a cambiare per sempre ed entro aprile 2024 l’assetto degli enti locali, sia in termini di sistemi interni (più sicuri e inseriti in un unico ecosistema) sia per quanto riguarda i servizi offerti. L’impatto più importante riguarda proprio i servizi digitali verso i cittadini. Dagli attuali 14 servizi digitali (sviluppati negli scorsi anni grazie al Fondo Innovazione) se ne aggiungono altri 30. Kussai Shahin, direttore generale di Trentino digitale:  “Con il Consorzio dei Comuni trentini abbiamo condiviso un unico obiettivo: costruire il futuro dei servizi digitali in Trentino. E questo sarà possibile anche grazie al nostro impegno a fianco della Provincia autonoma di Trento che consentirà il cambiamento del tessuto della pubblica amministrazione. Oggi siamo riusciti, grazie ad un efficace lavoro di squadra, a farci riconoscere risorse importanti; da domani dobbiamo lavorare per realizzare gli interventi e completare le esigenze dei Comuni, condizione indispensabile per confermare i fondi a nostra disposizione”.

Nello specifico, l’attività – denominata Missione M1C1 digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione – ha visto Trentino Digitale e Consorzio dei Comuni trentini attivarsi fin da marzo 2022 per raccogliere, attorno ai 5 avvisi (bandi), le adesioni dei Comuni per accedere in maniera unitaria ai finanziamenti del Pnrr.

L’avviso più importante riguarda proprio “l’esperienza del cittadino nei servizi”. Grazie ai 15 milioni di euro di investimenti, i Comuni trentini hanno la possibilità di rifare i propri siti  istituzionali, secondo le linee guida della pubblica amministrazione, e, come detto, rilasciare i nuovi servizi, a cui cittadini ed imprese accederanno direttamente online. L’elenco dei servizi copre per intero lo spettro dei rapporti tra privati e pubblica amministrazione, ad iniziare dall’anagrafe (dichiarazione di nascita e morte, pubblicazione di matrimonio, e richiesta permessi di accesso ad area Ztl o strade forestali, piuttosto che la raccolta funghi), segreteria (iscrizioni asilo nido) per passare all’accesso agli atti, appuntamenti con sindaco e uffici tecnici, erogazione contributi, servizi alla persona (anziani e bambini in particolare).

Il portfolio di servizi digitali si innesta nella “Stanza del cittadino”, servizio già attivo grazie al Fondo Innovazione (promosso dall’ex ministro Pisano), che conta ora 14 servizi primari. Tra questi rientrano la possibilità di richiedere la carta d’identità elettronica, il certificato di stato civile e l’ambito dei servizi elettorali.

Altri due avvisi riguardano la diffusione dell’utilizzo di Spid e Cie, le identità digitali per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione nazionale e locale, (2,282 milioni) e lo sviluppo dell’App IO per un valore di 1 milione di euro. In particolare, l’App IO, già attiva per le notifiche tra la pubblica amministrazione e il cittadino, sarà la porta di accesso per tutte le comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadini e imprese.

Il quarto avviso (110 mila euro il valore) va ad ottimizzare i servizi legati a PagoPa, sistema di pagamento verso la pubblica amministrazione.

Infine, il quinto avviso (7 milioni di euro) consente l’accompagnamento del Consorzio Comuni e di Trentino Digitale verso la migrazione in cloud dei sistemi interni dei Comuni, che sarà svolta materialmente dai fornitori, scelti dagli enti locali.

Fin qui lo stato dell’arte con gli interventi già definitivi ad oggi dal Pnrr. L’ambito di interventi del Piano nazionale prevede ulteriori due avvisi di recente pubblicazione: la Piattaforma delle notifiche digitali, destinata a sostituire il messo comunale (incaricati di provvedere alla notificazione, pubblicazione, mediante affissione all’albo pretorio, o consegna degli atti dell’amministrazione) e l’avviso che mette a disposizione dei Comuni il finanziamento per l’adesione alla Piattaforma digitale nazionale dei dati, che permetterà di integrare le banche dati a livello locale, con concreti benefici per il cittadino.

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