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Maltempo: Coldiretti, oltre un miliardo di perdite con ultima follia d’estate

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Nel Nord Italia si sono avute quasi il triplo di precipitazioni estive rispetto alla media

pioggia-maltempo

​Il maltempo con temporali, bombe d’acqua e grandine ha rovinato il rientro dalle ferie di molti italiani provocando in molti casi anche pesanti danni nei centri abitati e alle coltivazioni nelle campagne in una estate pazza che ha fatto perdere complessivamente ben oltre il miliardo di euro ad agricoltura e turismo. E’ quanto afferma la Coldiretti sugli effetti della perturbazione che si è estesa dalla Lombardia al Veneto dal Trentino al Friuli fino alle regioni centro Italia. Le bombe d’acqua ed i terreni interamente coperti da un manto di grandine caduta a macchia di leopardo al nord sono – sottolinea la Coldiretti – solo l’ultimo capitolo di una estate pazza durante la quale nel settentrione d’Italia si sono avute quasi il triplo di precipitazioni a luglio rispetto alla media, con i cicli vegetativi delle piante ma anche la vita degli animali sconvolti. Se l’arrivo della grandine in questa fase stagionale provoca danni irrimediabili alle coltivazioni, con la pioggia e il freddo le condizioni – sottolinea la Coldiretti – sono proibitive anche per gli animali in alpeggio dove nelle vallate i temporali impediscono di fare fieno e le temperature rigide hanno ridotto la crescita dell’erba, riducendone la quantità a disposizione delle mandrie. Vita dura anche per le api costrette a restare a terra e a rimetterci è la produzione di miele che potrebbe subire un calo fino al 70 per cento nel nord e nel sud Italia mentre nel centro si parla di un taglio del 40 per cento. Se mucche e pecore non possono andare al pascolo grave è anche la situazione sui terreni coltivati a pomodoro dove è prevedibile un forte taglio dei raccolti ma – continua la Coldiretti – a preoccupare sono soprattutto i danni diretti causati alle colture e alle stesse strutture aziendali. Attesa anche per la vendemmia appena iniziata che dipenderà molto dalle condizioni che si verificheranno nei prossimi giorni, ma già adesso – precisa la Coldiretti – si conta un aumento dei costi di produzione per difendere viti e alberi da frutto. Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano – continua la Coldiretti – quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli. Unica nota positiva riguarda il dimezzamento della superfice di bosco andata a fuoco dall’inizio dell’anno (8729 ettari in calo del 57 per cento rispetto al 2013), anche per la pioggia abbondante che ha aiutato gli appassionati di funghi per i quali si prevede una stagione da record iniziata in anticipo e con ottimi riscontri negli oltre 10 milioni d boschi che ricoprono circa un terzo della superfice nazionale, dove – conclude la Coldiretti – si stima si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate.

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