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Nordest, domenica tragica in quota: cinque morti in poche ore

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Nel bellunese, travolto gruppo del Soccorso Alpino: un morto e due persone in fin di vita. Due tedeschi hanno perso la vita in val Senales e uno nel lecchese. Un’altra vittima in provincia di Belluno durante una passeggiata

Aiut Alpin Dolomites

Nordest (Adnkronos) – Domenica nera sulle montagne del Nordest. Quattro persone sono morte e tre, di cui due in maniera grave, sono rimaste ferite. Una vittima in montagna si segnala anche in provincia di Lecco.

Due tedeschi deceduti in Alto Adige e uno a Lecco

Due escursionisti hanno perso la vita in val Senales, in Alto Adige. L’incidente si è verificato su un sentiero nei pressi del lago di Vernago. I due turisti probabilmente sono precipitati. Quando sono intervenuti il soccorso alpino e il 118 erano già morti.

Un escursionista lecchese di 71 anni è morto dopo essere caduto in montagna, in località Campo de’ Boi, sopra Lecco. Sarebbe scivolato dal sentiero e avrebbe compiuto un volo di una quindicina di metri.

Uomini del Soccorso alpino travolti nel Bellunese

Un morto e due feriti gravi è il bilancio di una valanga in Val Fonda. I due feriti trovati in gravissime condizioni e trasportati all’ospedale di Treviso dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e a quello di Bolzano dall’eliambulanza dell’Aiut Alpin Dolomites. Fanno entrambi parte del Soccorso alpino del Centro Cadoredue. Illeso invece un quarto sciatore che faceva parte del gruppo. “L’intera delegazione del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi si stringe alle famiglie e ai compagni, unendosi nella forte speranza della loro ripresa”, si legge in una nota del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto.

Tutte le persone coinvolte sono residenti in Cadore. Purtroppo per Tiziano Favero, 44 anni, di Valle di Cadore (Belluno), non c’è stato nulla da fare e il medico ha potuto solamente constatare il suo decesso. Per Daniele Costan Zevi, 29 anni, di Calalzo di Cadore (Belluno), e Mirco De Col, 36 anni, di Perarolo di Cadore (Belluno), sono subito state messe in atto le manovre di rianimazione. Imbarellato e recuperato con un verricello, Mirco De Col, è stato trasportato dall’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore all’ospedale di Treviso. Daniele Coston Zovi, è stato invece accompagnato dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano all’ospedale di Trento. La slavina aveva un fronte di 60-70 metri ed è scesa lungo il pendio per quasi 150, travolgendo i quattro sciatori. L’unico sciatore rimasto illeso – Maurizio Bergamo, vice capo stazione – ha lanciato l’allarme al 118, aiutando i soccorsi.

Cade e muore sul sentiero a Ponte nelle Alpi

Un’altra vittima in provincia di Belluno. Durante una passeggiata lungo il sentiero che costeggia la forra della Val Maggiore, in località Cornolade, nel comune di Ponte nelle Alpi, un uomo di 46 anni è caduto affacciandosi sul bordo ed è precipitato per una quindicina di metri, perdendo la vita. La donna che era con lui, di 42 anni, è scivolata ed è rimasta ferita a una gamba mentre cercava di scendere a portargli aiuto.

Molti incidenti in montagna

Nell’ultimo mese sono state numerose le vittime della montagna. L’ultimo incidente sul San Bernardo, dove ci sono stati quattro morti. Tra le vittime il presidente del Mip e una ricercatrice. Pochi giorni prima una guida alpina è stata travolta e salvata in Valgrisenche in Valle D’Aosta. Solo un grande spavento anche per i due sciatori polacchi che una quindicina di giorni fa hanno provocato una valanga e sono stati trascinati fino a rimanere in bilico sull’orlo di un precipizio sulle piste del Vallone del Vallecetta, a quota 2.800 metri, nel comprensorio sciistico di Bormio.

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