Un diritto, quello al lavoro e al posto di lavoro, "che già ci appartiene – si legge nel documento che accompagna le firme raccolte – presso l’acciaieria Valsugana spa, non solo importante volano economico locale ma puntuale e indispensabile sostegno a tantissime famiglie che gravitano nel suo indotto". Dellai ha ringraziato la delegazione per la dignità e la serietà espresse con il loro agire, per conto di tutti i lavoratori e delle loro famiglie. "Il diritto alla salute e il diritto al lavoro non possono essere in contrasto, almeno non in Trentino – ha aggiunto Dellai – ed è per questo che l’unica strada è secondo noi quella di attenerci ai fatti".
Oltre 1500 le firme consegnate oggi al presidente Dellai, "raccolte – hanno precisato i membri della delegazione degli operai delle Acciaierie – con modestia e tranquillità, senza banchetti nelle piazze, senza alcun appoggio mediatico". L’intento, hanno ribadito i lavoratori e le rappresentanze sindacali, non è quello di sostenere tesi preconfezionate in merito alla presunta nocività delle attività della acciaieria di Borgo: "Queste firme sono una risposta a tutti quelli che tentano di emarginarci con ogni mezzo e classificarci con menzogna (anche se falsamente lo negano) per perseguire prestigio politico o vana gloria."
A Dellai la delegazione ha anche avanzato la richiesta di essere presente all’interno del tavolo in cui si dibatterà del futuro della valle, richiesta che il presidente della Provincia ha accolto, posto che in questo tavolo dovrebbero trovare posto, oltre ai rappresentanti degli enti locali, anche quelli delle categorie economiche e sociali.
"Gli elementi tecnici oggi a nostra disposizione – ha detto ancora Dellai – ci dicono che adesso, in particolare dopo gli investimenti realizzati dalla fabbrica per i sistemi di abbattimento delle emissioni di sostanze inquinanti, vi è un assoluto rispetto delle normative e che i valori che si registrano sono abbondantemente al di sotto dei limiti fissati anche a livello europeo. Noi comunque continueremo a tenere attentamente monitorata la situazione. Per quanto riguarda il futuro abbiamo istituito due tavoli: uno con i sindaci e le associazioni locali – le quali però dopo un po’ ne sono uscite – per condividere i dati di cui via via andremo disponendo anche in futuro, a mano a mano che proseguono le nuove campagne di indagine.
L’altro è un tavolo di prospettiva, all’interno del quale ragionare sullo sviluppo futuro della valle e sull’importanza che potrà avere o non avere l’industria al suo interno. Attorno a questo tavolo, posto che sono giunte analoghe richieste dalle associazioni economiche, ritengo possano sedere anche i sindacati."
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