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Il maltempo sferza ancora il NordEst: pioggia, neve e frane. A Venezia acqua alta a 150 cm

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Dalle prime ore della domenica la provincia di Belluno è stata flagellata dalla pioggia in fondovalle e fino a oltre duemila metri. Lo scirocco ha innalzato il limite della neve oltre i duemila metri. Segnalata la mancanza di corrente elettrica all’Alpe in Fiore (Nevegal). E la mancanza d’acqua nelle frazioni di Chiesurazza e Sois

Emergenza neve nel Bellunese e in Alto Adige. Frane e piante sradicate in Trentino
Acqua alta a 150 cm a Venezia

 

NordEst (Adnkronos) – Il maltempo sferza ancora il NordEst: pioggia, neve e frane in Trentino AltoAdige, paesi isolati nel Bellunese, a Venezia acqua alta, si ferma a 150 cm.

Albero cade sui cavi dell’impianto di risalita. Ragazzino precipita per 5 metri. Salvo grazie alla neve fresca. E’ successo domenica mattina a Madonna di Campiglio.

Valanga su case in Val Martello, isolata l’intera valle, 20 abitanti evacuati dopo la caduta di una slavina. La #protezione #civile altoatesina continua a sconsigliare i viaggi non urgenti. I #boschi prendono fuoco per la caduta dei cavi elettrici.

La situazione nel Bellunese

Il Comune di Longarone ha chiuso la strada tra Dogna e Provagna per la situazione di pericolo del Rui de la Crose, come comunica il sindaco di Longarone, Padrin.

Veneto Strade comunica la situazione della viabilità alle 8.40 di domenica 17 novembre. Per slavine e alberi sulla strada è chiusa la strada provinciale 244 della Val Badia Passo Campolongo da Arabba al passo esclusi i mezzi di soccorso; chiusa anche la 347 da Fornesighe a Passo Cibiana. Restano chiusi il passo Valles, dall’inizio fino al confine con Trento; il passo San Pellegrino; il Falzarego da Pocol al passo; il passo di Valparola dal Falzarego al confine con Bolzano; il passo Pordoi; il passo Giau da Pocol a Posalf; il passo Fedaia da Capanna Bill al confine.

Chiuse anche le strade sp 5 di Lamosano verso Schiucaz, la Val Fiorentina, la sp 619 di Vigo di Cadore da Antoia al confine con Udine. Il forte vento e in quota il peso della neve stanno facendo cadere alberi un po’ dappertutto. La frazione di Contrin a Livinallongo, dove vivono dieci persone, è isolata di nuovo a causa di frane e di piante cadute. La frazione era già stata isolata venerdì poi liberata sabato con il grande lavoro di volontari e vigili del fuoco.

Senza luce Formegan di Santa Giustina e Cugnan di Ponte nelle Alpi. Alberi caduti anche nella zona di Selva di Cadore, dove manca in alcuni luoghi l’elettricità e sono difficili le comunicazioni. A Selva stanno per raggiungere le antenne sul Fertazza, fuori uso per fulmini, per poter attaccare i gruppi elettrogeni e ripristinare i collegamenti. Problemi nella zona dell’Alpago sulla strada per Valdenogher, sempre per alberi caduti.

I primi bilanci a Venezia

E’ di “circa 40 milioni di euro” la prima stima dei danni subiti “dai solo beni ecclesiastici di Venezia” in conseguenza delle maree di questi giorni. Lo dice all’Adnkronos Emanuela Carpani, soprintendente al patrimonio Archeologico Belle Arti e Paesaggio di Venezia.

“Si tratta -spiega- di una prima valutazione approssimativa che peraltro non tiene conto dei danni subiti dalle strutture museali della città”, spiega.”La situazione è molto grave e le previsioni per domani parlano di un altro picco di piena, siamo in una vera e propria emergenza”.

Per quanto riguarda la basilica di San Marco, “l’apposizione di barriere ha fatto in modo che diminuisse il flusso di acqua nella cripta e qualche modo nell’ultima piena sono stati limitati i danni. Che comunque sono ingenti e sui quali bisogna intervenire al più presto”, conclude Carpani.

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