NordEst

Veneto, il turismo parla cinese: aumento del 163%

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Gli ospiti che dalla Cina hanno scelto come mèta il Veneto a gennaio dell’anno corrente sono aumentati del 163 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con 27.211 arrivi, ponendosi al primo posto fra i turisti stranieri.

Ciò significa che sono arrivati più cinesi che tedeschi, austriaci, francesi ovvero i cittadini provenienti dai tradizionali bacini turistici esteri della prima regione italiana nell’economia dell’ospitalità.
 

Il dato è ufficiale, ed è stato comunicato a Vicenza dallo stesso assessore regionale al turismo della Regione, soddisfatto per gli esiti di questo piccolo scorcio del 2012, nel corso della presentazione del progetto per la promozione delle “Terme d’Acqua”, ovvero delle località al di fuori del grande bacino termale euganeo (le “Terme del Fango”) dove sgorgano acque termali o terapeutiche che possono costituire una offerta di benessere e cura in ogni caso significativa.
 
Il dato di gennaio va ovviamente preso con le pinze, ma è tuttavia significativo. Pur con assenza di neve, che ha penalizzato il tradizionale turismo della montagna invernale, gli arrivi sono stati 560.629, con un aumento del 4,2 per cento sul gennaio 2011.

I pernottamenti sono stati 1.650.600, con una crescita minima rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, percentualmente non valutabile. Questo risultato, peraltro, è dato da un forte aumento dei turisti stranieri (+9,9), cui corrisponde un sostanziale caso delle presenze nazionali (-6,3).

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