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Veneto, forte calo dei morti e degli infortunati nei luoghi di lavoro

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Tra il 2012 e il 2013, fa sapere la CGIA, gli infortuni sul lavoro accertati nel Veneto sono diminuiti del 6,7 %

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NordEst – A fronte di 49.109 incidenti sul lavoro registrati l’anno scorso, rispetto al 2012 sono scesi di oltre 3.500 unità. A livello provinciale le contrazioni più marcate si sono verificate a Treviso (-11,6 per cento), a Vicenza (-7 per cento) e a Verona (-6,9 per cento).

Negli ultimi 5 anni, invece, la flessione in Regione è stata addirittura del 22,5 per cento, con una punta del -27,6 per cento verificatasi nella Marca trevigiana.

Oltre ad essere in calo, sottolinea la CGIA, oltre l’87 per cento degli incidenti sul lavoro accertati nel 2013 nel Veneto sono stati di lieve entità, ovvero senza menomazioni per i lavoratori coinvolti. Una percentuale che supera di quasi 2 punti il dato medio nazionale. A livello provinciale, invece, Venezia fa segnare una percentuale di incidenza degli infortuni non gravi sul totale degli accertati addirittura dell’89,3 per cento.

Nel 2013 le persone che nella nostra Regione hanno perso la vita nei luoghi di lavoro sono state 53: un dato in forte calo rispetto al 2012, quando queste tragedie avevano interessato 81 lavoratori. Nel 2013 le provincie di Verona e Venezia hanno “subito” entrambe 12 infortuni mortali: in nessun altra parte del Veneto si è registrato un numero così elevato.
“Nonostante gli infortuni e gli incidenti mortali nei luoghi di lavoro siano in calo – segnala il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – il numero di queste tragedie rimane ancora troppo alto. Certo, sarà difficile azzerarlo; tuttavia, ritengo che ridurlo ulteriormente sia un impegno che debba riguardare tutti. Le associazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori, in particolar modo, devono proseguire nella strada intrapresa in questi ultimi anni, incentivando la formazione e l’informazione dei lavoratori autonomi e dei dipendenti. Solo grazie alla prevenzione e ad una puntuale sensibilizzazione di queste problematiche sarà possibile raggiungere l’obbiettivo di un’ulteriore contrazione di questo drammatico fenomeno”.

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