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Punto nascita Cavalese, Trentino chiede a ministero meno formalità. Minoranze critiche, sabato sono in Val di Fiemme

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Trentino scrive al ministero per chiedere meno formalità. Minoranze annunciano conferenza stampa a Cavalese sabato 24 marzo alle 11

Trento –  “Sorpresa e perplessità nell’aver preso atto che è condizionata alla realizzazione della seconda sala parto nonché della sala operatoria nel blocco travaglio-parto”. A esprimerle, a proposito delle condizioni poste dal Comitati ministeriale percorso nascita per la riapertura del punto nascita di Cavalese, in Trentino, sono l’assessore provinciale alla salute, Luca Zeni, e il governatore, Ugo Rossi, in una lettera indirizzata al ministero della salute e al comitato stesso.

L’adempimento di tali condizioni fa infatti nuovamente slittare la riapertura del punto nascita stesso, favorito invece, come sottolineato da Zeni, dal poter usufruire di personale a gettone. Una condizione nota già da quadi un mese, ammette Zeni, “ma che abbiamo dovuto verificare tecnicamente e discuterne a Roma”.

La richiesta e di rivedere l’interpretazione degli adeguamenti strutturali necessari, tenendo conto che non si tratta di un’apertura ex novo.

  • Mancata riapertura ospedale Cavalese – Le minoranze provinciali, anunciano per sabato 24 marzo ore 11 di fronte all’ingresso dell’Ospedale di Cavalese conferenza stampa con il consigliere Filippo Degasperi (M5s) e il consigliere Claudio Civettini (Civica Trentina) in merito alla vicenda della mancata riapertura del Punto Nascite di Cavalese.
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