NordEst

Veneti sedentari, solo il 32% fa vita attiva

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La mancanza di attività fisica è uno dei principali fattori di rischio per la salute. Lo sottolinea l’ultimo numero di “Statistiche Flash”, pubblicazione periodica consultabile e scaricabile dal sito della Regione del Veneto alla voce “statistica”. In questo numero monografico, dedicato all’analisi delle rilevazioni relative all’attività fisica, vengono evidenziate le stime secondo cui in Europa ogni anno sono un milione i decessi (10% del totale) e 8,3 milioni gli anni di vita persi, per mortalità prematura o vissuti in condizioni di disabilità (5% del totale), determinati da un’insufficiente attività fisica. Più di metà della popolazione europea non è abbastanza attiva e non raggiunge i livelli settimanali di attività fisica raccomandati per mantenersi in salute. Ancora più pigri gli italiani, lontani dai primati dei Paesi nordici.
 
L’inattività fisica costituisce un importante problema di salute, per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha indicato ai Paesi membri le azioni necessarie per aumentare l’attività fisica svolta giornalmente: innanzitutto garantire accessibilità e sicurezza per camminare, andare in bicicletta e praticare altre forme di attività; migliorare i servizi sportivi, ricreativi e per il tempo libero; aumentare il numero di spazi sicuri per le attività di gioco. La promozione del trasporto attivo, a piedi e in bicicletta, per aumentare l’attività fisica quotidiana è un approccio vincente, perché non solo migliora la salute, ma ha anche effetti positivi sull’ambiente. Per modificare l’ambiente costruito e creare maggiori opportunità per una vita attiva, è necessario dunque l’impegno di più settori della pubblica amministrazione.
 
Secondo il sistema di sorveglianza del Ministero della Salute, in Veneto nel 2011 il 32% delle persone, più gli uomini che le donne, ha uno stile di vita attivo: pratica infatti l’attività fisica settimanale, moderata o intensa, raccomandata dall’OMS oppure svolge un lavoro pesante. Il 44% fa attività fisica in quantità inferiore a quanto consigliato,mentre il 24% è completamente sedentario.
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