Lo stanziamento si riferisce in particolare al punto vendita in località Lausen, dove viene esercitata attività di commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità. Il finanziamento rientra nelle norme legislative riguardanti i Comuni a maggiore svantaggio economico. La Famiglia Cooperativa del Vanoi aveva fatto richiesta di un contributo per il punto vendita di Lausen, località nella quale opera quale unico esercizio della tipologia commerciale sia di generi alimentari che di altri prodotti, allo scopo di integrare la commercializzazione con attività complementari intese come "multiservizi".
La richiesta era quantificata in 61.000 euro, di cui 11.000 per lavori e 50.000 per l’acquisto di attrezzatura. Il contributo della Provincia è stato concesso, appunto, a titolo di premio di insediamento per quelle attività complementari da affiancare a quelle già esistenti (generi alimentari e di prima necessità).
Il punto vendita di Lausen è destinato a fornire tutta una serie di nuove attività quali quelle relative allo svolgimento dei servizi della vendita di prodotti trentini e del commercio equo e solidale e di consegna a domicilio della spesa. Inoltre essendo la struttura localizzata proprio all’uscita del tunnel che collega Primiero alla valle del Vanoi e quindi all’inizio di tutto il territorio, è stato ritenuto idoneo per lo svolgimento dei servizi di punto di informazioni turistiche e distribuzione di materiale illustrativo. Infine la sede ristrutturata della Famiglia cooperativa potrà fornire servizi di telefax e fotocopie aperti al pubblico.
Filtri per l’acquedotto di Gobbera – La Provincia di Trento ha approvato inoltre la perizia suppletiva e di variante per l’allestimento di un sistema di filtrazione per l’abbattimento della concentrazione di arsenico presso la vasca di carico dell’acquedotto comunale in località passo Gobbera nel Comune di Canal San Bovo.
In una prima perizia d’urgenza nello scorso gennaio era stato allestito un sistema di filtrazione attraverso una batteria filtrante che era stata collocata all’interno del garage di un edificio di abitazione civile, con l’intento, appena le condizioni di innevamento lo avessero permesso, di raggiungere l’opera di presa, di collocare la batteria di filtri all’interno del manufatto che contiene la vasca di carico.
Considerando che l’opera di presa è difficilmente raggiungibile con mezzi di trasporto, si è ora ritenuto di individuare un luogo in prossimità delle abitazioni dove poter collocare i filtri e consentire il funzionamento corretto dell’opera in attesa del rifacimento dell’acquedotto. La nuova collocazione dei filtri richiede l’acquisto e il posizionamento di un manufatto in legno e la realizzazione di uno scavo per intercettare la tubazione dell’attuale acquedotto e collegarla ai filtri dearsenificatori, il tutto per un importo di 57.762 euro.
