Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino

Vaccini, 30mila bambini non in regola

Share Button

Sono 30mila i bambini non in regola. Bolzano roccaforte anti-vaccini

NordEst – Scade il termine per l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione alle scuole e all’appello mancano “ancora 30mila bambini sotto i sei anni”. E’ la stima di Carlo Signorelli, past presidente della Società italiana di igiene medicina preventiva e sanità pubblica (Siti).

UNA STIMA – “E’ una stima perché dati certi non ce ne sono. La base da cui partiamo sono i 120mila delle coorti 2011-2015 calcolati dal ministero della Salute. Sappiamo che una parte è stata recuperata a ottobre 2017 e si può quindi stimare che ne manchino ancora circa 30mila”.

NO VAX – “Questo numero corrisponde spannometricamente al dato nazionale dei no-vax, lo 0,7% della popolazione” chiarisce Signorelli, che aggiunge: “E’ scientificamente importante, più che sottolineare i recuperi, guardare alle nuove vaccinazioni che la legge sull’obbligo ha fatto aumentare.

I dati sono ottimi – conclude – per una manovra di sanità pubblica che può sembrare antipatica, ma è stata necessaria”.

BOLZANO NO VAX – Esiste una piccola roccaforte anti-vaccini, difficile da espugnare. L’Alto Adige rappresenta “un grosso problema” per la “grandissima diffidenza nei confronti delle vaccinazioni”, ha ribadito recentemente dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Nella Provincia autonoma la percentuale di bambini vaccinati è di gran lunga la più bassa d’Italia.

Gli “Impfgegner”, come si chiamano i no vax in tedesco, da sempre sono molto attivi. Il movimento è arrivato in Alto Adige negli anni ’80 dal mondo di lingua tedesca con l’onda ecologista.

La Provincia di Bolzano, dovendo fare i conti con obiettori piuttosto ideologizzati, punta perciò su una linea morbida e non prevede infatti, almeno per il momento, multe oppure esclusioni. Bolzano da tempo ha deciso di puntare invece sulla persuasione.

“Il trend è positivo, sempre più famiglie si fanno convincere e vaccinano i loro bambini”, spiega l’assessora Marta Stocker. In Alto Adige gli obiettori, che non si sono presentati all’appuntamento di vaccinazione, vengono invitati a un colloquio informativo, solo dopo la Provincia intraprenderà dei provvedimenti, che però devono ancora essere definiti.

Prima del nuovo anno scolastico in autunno non ci saranno perciò sanzioni di nessun tipo. Solo pochi giorni fa i no vax hanno depositato in consiglio provinciale 15.114 firme di un’iniziativa popolare per la libera scelta sui vaccini.

Il consiglio provinciale entro sei mesi dovrà esprimersi in merito. I vaccini saranno di certo anche uno dei temi della campagna elettorale per le provinciali in autunno, se il nuovo governo a Roma non dovesse cambiare linea, come appunto sperano gli Impfgegner a Bolzano

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *