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Trento, lago di Caldonazzo: chiesto lo stato di calamità

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Incontro tra operatori economici, Provincia e protezione civile per valutare la situazione

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Trento – Operatori e Provincia, con l’assessore Mellarini accompagnato dai dirigenti della protezione civile e del servizio bacini montani, si sono riuniti attorno ad un tavolo, oggi pomeriggio nella sede di Confcommercio Trentino, per valutare la situazione del lago di Caldonazzo, ben oltre il livello di guardia, e che ha provocato ingenti danni alle strutture, compromettendo in maniera grave l’avvio della stagione turistica. Gli imprenditori delle attività insistenti sulle rive del lago sono, infatti, fortemente preoccupati per la frequenza con cui si stanno verificando, negli anni, questi fenomeni.

All’indomani delle forti piogge che hanno investito il Trentino nelle ultime 48 ore, Confcommercio Trentino si è attivata subito per fornire supporto agli associati del Lago di Caldonazzo, organizzando un incontro urgente con la Provincia Autonoma di Trento e la Protezione civile. Al tavolo, oggi pomeriggio, c’erano l’assessore Tiziano Mellarini, il dirigente del servizio bacini montani Roberto Coali e il dirigente della Protezione civile Roberto Bertoldi; per Confcommercio Trentino, erano presenti il presidente Giovanni Bort, il presidente di FAITA Fabio Poletti e il direttore Giovanni Profumo, nonché l’avvocato Fabrizio Marchionni e l’avvocato Selene Sontacchi.

Le forti piogge hanno evidenziato un duplice problema: da una parte, l’emergenza da risolvere immediatamente per far calare il livello dell’acqua e consentire agli operatori gli interventi di ripristino delle aree allagate e quindi avviare la stagione turistica nei tempi più rapidi possibili. Dall’altra parte, invece, è emersa la necessità di agire prevenendo proprio tali emergenze con un programma di lavori e monitoraggio del lago che sia efficace e trasparente e ponga rimedio a danni di mancati interventi.

L’emergenza

La Provincia ha assicurato di aver già installato le pompe idrovore che garantiranno un maggiore deflusso delle acque rispetto a quello registrato nelle ultime settimane. Questo dovrebbe consentire un ritorno alla normalità in circa venti giorni, in assenza di ulteriori fenomeni piovosi consistenti e ponendo comunque attenzione al problema della portata del torrente Brenta.

L’assessore Mellarini, su sollecitazione di Confcommercio Trentino e dei suoi Associati, ha assicurato che verrà valutata attentamente la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità. Confcommercio Trentino seguirà da vicino l’evoluzione della richiesta, assistendo e supportando i propri Associati.

Prevenire l’emergenza

La situazione critica denunciata già da tempo dagli operatori rivieraschi, secondo quanto evidenziato dagli uffici della Provincia, sarebbe riconducibile alla mancanza di un sistema di regolazione artificiale del livello delle acque del lago.

Rispetto a tale problematica, la Provincia ha previsto una serie di lavori (suddivisi in tre lotti, il primo dei quali già avviato) per ottimizzare il deflusso naturale delle acque, operando anche sul torrente Brenta. Lavori non semplici – hanno spiegato i dirigenti provinciali – che dovrebbero però garantire una certa sicurezza per gli anni futuri. Rispetto alle perplessità sollevate da alcuni operatori economici circa le cause della situazione critica che si trovano oggi ad affrontare, gli uffici della Provincia hanno dichiarato che metteranno immediatamente a disposizione dei legali di Confcommercio Trentino tutta la documentazione relativa all’andamento delle piene del lago negli ultimi dieci anni, onde consentire le opportune valutazioni.

Entro una decina di giorni è prevista una nuova convocazione degli imprenditori per fare il punto sulla situazione e sul positivo andamento dei lavori di ripristino.

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