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Trento, 60° dall’inaugurazione di Sala Depero a palazzo della Provincia

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Sabato 17 dicembre l’iniziativa culturale dedicata a Depero: “Un mondo cromatico e favoloso”

depero

Trento – Facendo proprio l’invito pronunciato dallo stesso Fortunato Depero, la Presidenza del Consiglio provinciale promuove il prossimo 17 dicembre, a sessant’anni dalla sua inaugurazione, un’apertura straordinaria della Sala consiliare, diretta a valorizzarne il carattere artistico e culturale, quel mondo cromatico e favoloso che l’artista descrive vivacemente nelle sue relazioni e lettere ma ancora scarsamente conosciuto dalla cittadinanza. Benché frequentata durante l’anno da numerose classi e gruppi organizzati, come anche in particolari ricorrenze e celebrazioni, infatti, la sala consiliare è nota principalmente in quanto prestigiosa e storica sede istituzionale, piuttosto che per il suo significato di opera d’arte ‘totale’, realizzata da uno dei maggiori protagonisti dell’arte del Novecento.

Per l’intero pomeriggio, dalle 14.00 alle 17.30, cittadini e turisti sono invitati a entrare in Sala Depero, al piano terra del Palazzo provinciale. Un’opportunità per godere di questo ambiente in piena autonomia oppure, a scelta, fruendo di un supporto specialistico, a disposizione sul posto sia per due percorsi guidati, condotti alle 15.00 e alle 16.00, sia per soddisfare domande e curiosità sull’impresa dell’artista. La proposta di visita è a cura di Roberto Pancheri, storico dell’arte e funzionario della Soprintendenza per i beni culturali, partner istituzionale in questa iniziativa di valorizzazione. Per accompagnare la lettura della sala è stato realizzato dall’Ufficio Stampa del Consiglio provinciale anche un sintetico pieghevole, a carattere divulgativo, che verrà reso disponibile all’ingresso.

L’apertura pomeridiana vuole rappresentare per il pubblico un’occasione in più per avvicinarsi a quest’opera, commissionata nei primi anni ’50 proprio per il rinnovo dell’aula destinata all’assemblea di massima rappresentanza politica. Si potrà osservare come nel salone le specificità del Trentino siano interpretate da Depero nel quadro della sua tradizione di autonomia, che aveva trovato specifico riconoscimento giuridico con lo Statuto speciale, approvato e divenuto legge costituzionale solo pochi anni prima, nel 1948.

Fortunato Depero (Fondo 1892- Rovereto 1960) lavora infatti alla completa riprogettazione di questo vasto ambiente, prima della grande guerra salone da pranzo e delle feste del prestigioso Imperial Hotel Trento, quindi dal 1948 aula consiliare, tra il 1953 e il 1956, occupandosi di ogni particolare: dipinti, decorazioni e arredo. Un lavoro complesso che possiamo seguire nel suo evolversi grazie a una cospicua documentazione, in gran parte conservata presso l’Archivio del ‘900 del Mart di Rovereto: corrispondenza con la committenza pubblica, progetti, bozzetti, fotografie e testi esplicativi, delibere di approvazione dei lotti di avanzamento, sedute consiliari dedicate alla discussione su soggetti e stile delle raffigurazioni.

Il salone offre al visitatore una rassegna delle principali caratteristiche economiche, turistiche e culturali del territorio nei primi anni della sua specialità: peculiarità paesaggistiche, specificità architettoniche, motivi popolari del lavoro e della tradizione religiosa, costumi folcloristici, sono proposti dall’artista in una reinterpretazione stilistica dall’effetto promozionale, che ne accresce il significato simbolico e identitario.

Il partenariato con la scuola e con il Museo.

In continuità con l’orientamento della Presidenza del Consiglio, attenta ad alimentare un rapporto costante con il mondo della scuola, da anni attivato con successo su temi istituzionali, al mattino la sala sarà riservata allo svolgimento di due speciali lezioni sulla storia e i materiali di questa singolare realizzazione di Depero. Nicoletta Boschiero, conservatrice del Mart e responsabile della Casa D’arte Futurista Depero, e Roberto Perini, funzionario restauratore della Soprintendenza per i beni culturali, dialogheranno con gli studenti di quattro classi del Liceo artistico Depero di Rovereto, impegnate con l’Archivio del ‘900 in un progetto di valorizzazione dell’autore e del suo lascito documentale.

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