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Tragico terremoto tra Turchia e Siria: disperso un 60enne veneto

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Un imprenditore del settore orafo residente a Martellago è l’unico italiano disperso nel terremoto avvenuto tra Turchia e Siria all’alba di lunedì 6 febbraio. Si tratta di Angelo Zen, 60 anni. L’uomo si trovava al Sahra Hotel completamente distrutto dal sisma, nella città turca di Kahramanmaras. È l’unico italiano disperso, lo ha confermato la Farnesina. La moglie di Zen, Patrizia Costarella, raggiunta al telefono, ha dichiarato: «Chiediamo massimo riserbo per la vicenda»

Terremoto in Turchia: le immagini che arrivano dai social sono impressionanti [ph twitter]

 

NordEst (Adnkronos) –Continua a crescere ora dopo ora il tragico bilancio dei morti nel terremoto di magnitudo 7.7 della scala Richter che si è verificato ieri al confine tra Turchia e Siria. Sono oltre 7.146 le vittime accertate. Nelle ultime ore i soccorritori turchi hanno estratto altri corpi senza vita dalle macerie degli edifici crollati, portando il bilancio delle vittime accertate a 5.434 come riferisce il ministro turco della Sanità. Farhettin Koca. I feriti sono oltre 31mila. In Siria si parla di almeno 1.712 morti e oltre 3.700 feriti, secondo il ministero della Sanità. Ancora molti i dispersi. E secondo una stima dell’Omsle vittime potrebbero raggiungere quota 20mila.

“La nostra più grande consolazione è che oltre ottomila persone sono state soccorse“, ha affermato Erdogan che ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi per le dieci province maggiormente colpite. Tra le vittime anche un deputato del partito Akp, Yakup Tas. L’autorità turca per le emergenze Afad rende noto che vi sono state 435 scosse di assestamento dopo il sisma 7.7 di lunedì. Oltre 60mila persone sono impegnate nei soccorsi. L’esercito ha messo a disposizione 100 aerei e 10 navi.

“Questo sisma ha colpito in modo diretto 13,5 milioni di nostri concittadini”, ha dichiarato il ministro dell’Urbanizzazione del governo di Ankara, Murat Kurum, descrivendo, tra gli effetti del terremoto, l’interruzione di strade, rese inaccessibili dalle scosse, la mancanza di acqua in alcune regioni, dove si sta cercando di operare il più rapidamente possibile per ripristinare il funzionamento dei servizi essenziali. “Il dolore è indescrivibile”, ha aggiunto, con un messaggio di incoraggiamento ai connazionali nelle aree colpite, dove è in atto una corsa per salvare chi ancora non è stato raggiunto dai soccorritori: nei precedenti terremoti, ha sottolineato, le persone sono state soccorse e tratte in salvo anche dopo 100 ore.

Ma le condizioni meteorologiche rendono ancora più drammatica la situazione, ha spiegato Orhan Tatar, direttore per i terremoti e la riduzione del rischio dell’Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) che ha parlato di abbondanti nevicate, precipitazioni, forti venti e basse temperature sulle zone colpite.

La macchina dei soccorsi si è messa in moto da ogni parte del mondo Italia compresa. Sono “3.294 i soccorritori arrivati” in Turchia “da 14 Paesi” per aiutare le autorità locali nel dopo terremoto, ha annunciato il vice presidente turco. In totale, i Paesi europei hanno offerto finora 1.185 soccorritori e 79 cani da ricerca, comunica la Commissione Europea, precisando che i numeri potrebbero aumentare ulteriormente.

Atterrati a Damasco anche gli aerei carichi di aiuti in provenienza da Iran e Iraq con circa 70 tonnellate di cibo, medicinali e coperte. I generi di prima necessità sono stati consegnati questa mattina. “L’Organizzazione mondiale della sanità sta inviando tre voli charter verso” Turchia e Siria colpite dal sisma, “carichi di forniture mediche, compresi kit chirurgici per la cura dei traumi, dal nostro hub logistico di Dubai”, ha annunciato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “I funzionari nazionali sia in Turchia che in Siria – ha spiegato – stanno conducendo operazioni di ricerca e soccorso, anticipando al contempo la crescente necessità di cure traumatologiche per i feriti”.

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