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Tragedia a Udine, La depressione all’origine del dramma

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La tragedia – "Erano andati in vacanza perché Giorgio soffriva di depressione e sperava così di risollevarsi". Lo conferma Flavia D’Odorico, sorella dell’omicida-suicida. La donna – così come l’intera famiglia -, non crede a quanto è successo. I due coniugi – Giorgio D’Odorico, di 48 anni, e Maragrazia Fagotto, di 50, entrambi di Portogruaro (Venezia) – sono stati trovati morti in una baita di montagna nei pressi di Ovaro (Udine).

Le prime ipotesi –
C’é l’ombra di una profonda depressione psichica sull’omicidio-suicidio di due coniugi di Portogruaro (Venezia), scoperto la scorsa notte in un’abitazione di montagna della frazione di Liariis di Ovaro, piccolo comune della Carnia, in provincia di Udine. A soffrirne era Giorgio D’Odorico, di 48 anni, di Portogruaro (Venezia), che martedì mattina – secondo la ricostruzione della Polizia di Udine – ha prima accoltellato la moglie, Mariagrazia Fagotto, di 50 anni, impiegata all’ufficio postale di Portogruaro, e poi si è impiccato alle scale della casa dove stavano trascorrendo una settimana di vacanza.

Sul pavimento della stanza da letto, la Polizia ha trovato il corpo di Mariagrazia Fagotto; a pochi metri, sulle scale che portano dalle camere da letto alla sottostante zona giorno, quello del marito. Nella casa – ha riferito il Procuratore della Repubblica di Tolmezzo (Udine), Giancarlo Buonocore – che coordina le indagini – sono state trovate alcune confezioni di farmaci antidepressivi.

Questa circostanza, insieme al fatto che la porta di casa era chiusa dall’interno, ha indotto gli investigatori a ritenere l’ipotesi dell’omicidio-suicidio come la più probabile. Per fare chiarezza su quanto accaduto, il pm Buonocore giovedì pomeriggio disporrà l’autopsia su entrambi i cadaveri. Quello della donna presenta 7-8 coltellate al torace, ma non i segni tipici di chi ha tentato di difendersi per cui gli investigatori escludono che vi sia stata una colluttazione.

La coppia –
Viveva a Portogruaro dove D’Odorico lavorava come operaio nello stabilimento della Zignago Vetro, era giunta a Liariis domenica scorsa. Proprio per le condizioni di salute dell’uomo, di comune accordo marito e moglie avevano deciso di trascorrere una settimana di riposo in una casa che il fratello di D’Odorico aveva acquistato due anni fa e che gli aveva messo a disposizione. Ieri mattina i vicini non hanno sentito né litigi, né urla. La coppia, che aveva una figlia di 20 anni e un figlio di 16, è stata descritta da conoscenti e parenti come serena e tranquilla; fra i due – hanno riferito i familiari – non vi erano litigi e non sembrava che ci fossero problemi particolari.

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