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PrimieroViva sostiene la protesta dei Pescatori del Vanoi: SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE

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Dopo il no dei pescatori alla Centralina sul Lozen, arriva il documento di PrimieroViva sull’opera che interesserà il torrente Lozen. I pescatori del Vanoi avevano espresso nei giorni scorsi la loro contrarietà su un argomento che aveva già sollevato qualche polemica nel passato e che ora ritorna in primo piano.

La presa di posizione dei pescatori – “Il Consiglio Direttivo della Associazione Pescatori Dilettanti del Vanoi, nella riunione del 21 luglio 2009 ha dato il via libera all’unanimità la seguente deliberazione: In riferimento alla nuova politica aggressiva e di sfruttamento delle acque del torrente Lozen;
Considerato
– che l’acqua è una risorsa di tutta la Comunità;
– che tale risorsa svolge principalmente due funzioni: produttiva e ambientale;
– che la Comunità deve operare secondo uno sviluppo sostenibile inteso come soddisfazione dei
bisogni presenti senza compromettere la capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni futurei;
– che i pescatori hanno già dato nel passato la propria disponibilità a rivedere il Deflusso Minimo
Vitale previsto, basandolo su basi ecologiche e paesaggistiche;
Il Consiglio Direttivo della A.P.D. VANOI
esprime con voti unanimi LA PROPRIA CONTRARIETA’ a qualsiasi ulteriore utilizzo delle nostre acque ai fini idroelettrici”.

Le motivazioni contrarie –
Nella delibera dell’Associazioen pescatori dilettanti del Vanoi si precisano inolre le motivazioni per cui si respinge l’ipotesi.
“1.- La Comunità della Valle del VANOI ha già dato il proprio contributo, anche in maniera “pesante”, al problema energetico;
2.- Il settore economico portante è quello turistico e l’acqua rappresenta uno degli elementi
fondamentali del territorio sia in termini paesaggistici che ambientali;
3.- Il tratto interessato (torrente Lozen) è già ampiamente utilizzato per lo sfruttamento idroelettrico;
4.- Le produzioni elettriche previste potrebbero essere ampliamente recuperate attraverso:
– le innovazioni tecnologiche degli impianti e delle reti di distribuzione esistenti;
– il potenziamento di altre centrale già esistenti;
– la realizzazione di impianti che utilizzano energie alternative e rinnovabili quali il cippato, i
liquami, il letame ed i rifiuti umidi domestici;
5.- L’acqua va gestita nell’interesse collettivo come sono sempre state gestite le altre risorse:
boschi e pascoli;
6.- Siamo o non siamo il CUORE VERDE DEL TRENTINO, se andiamo avanti cosi, a forza di maltrattarlo, gli viene un infarto a questo “Cuore verde del Trentino”.

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