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Teleriscaldamento Primiero, Turra interroga ancora e chiede dati precisi

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Dopo l’interrogazione dei giorni scorsi relativa al nuovo impianto di teleriscaldamento a Primiero, il consigliere della Comunità Enrico Turra chiede ulteriori chiarimenti, dichiarandosi non soddisfatto per i dati forniti. Proprio per questo Turra ha avanzato ulteriori richieste – frutto di dubbi avanzati dalla popolazione locale insoddisfatta soprattutto per le prime fatturazioni del servizio – e chiede nel dettaglio il resoconto dell’attività svolta con una ulteriore interrogazione posta all’attenzione del presidente della Comunità, Cristiano Trotter.
 
"Il giorno 24 gennaio – precisa il giovane consigliere della lista Via Nova – ho chiesto informazioni, tramite un’interrogazione, ad Ecotermica Primiero rispetto alle centrali di Primiero e San Martino. La risposta mi è stata data dal Presidente di Ecotermica Primiero e San Martino, Angelo Cazzetta, il giorno 23 febbraio scorso. Nonostante la richiesta di dati esaustivi, non ho ricevuto una replica puntuale da Ecotermica".

Ecco quindi le motivazioni di una seconda interrogazione presentata in questi giorni in Comunità che si propone – secondo Turra – di: "colmare ad una inadempienza di Ecotermica sui dubbi palesati dalla popolazione, da amministratori e tecnici. La mia volontà – conclude il consigliere – di capire e di informarmi, nasce dalla mancanza di una capillare e aggiornata informazione che A.C.S.M. ed Ecotermica non hanno attuato nei confronti del cittadino".

  • INTERROGAZIONE TELERISCALDAMENTO PRIMIERO E PRIMA RISPOSTA
  • 24-01-2011 Interrogazione Teleriscaldamento di Primiero e San Martino. clicca qui
  • 23-02-2011 Risposta all’interrogazione da parte di A.C.S.M. clicca qui
  • 28-02-2011 Risposta all’interrogazione da parte di Biomasse Primiero. clicca qui
  • 07-03-2011 Commento rispetto risposte. clicca qui

    Il testo integrale della seconda interrogazione con ulteriori
    chiarimenti sull’impianto di Telerscaldamento a Primiero

    Teleriscaldamento di Primiero e San Martino
    Ulteriori informazioni

    Il giorno 24 gennaio ho chiesto informazioni, tramite un’interrogazione, ad Ecotermica rispetto alle centrali di Primiero e San Martino. La risposta mi è stata data dal Presidente di Ecotermica Primiero e San Martino, Cazzetta Angelo, il giorno 23 febbraio scorso. Nell’ interrogazione chiedevo varie informazioni che richiedevano una risposta tecnica, con dati esaustivi, cosa invece che non ho riscontrato nella risposta datami da Ecotermica. Ed è per questa inadempienza che chiedo nuovamente ad Ecotermica di adempiere alle domande fatte con una nuova interrogazione che tiene in considerazione nuovi dubbi palesati dalla popolazione, da amministratori e tecnici. La mia volontà di capire e di informarmi nasce dalla mancanza di una capillare e aggiornata informazione che A.C.S.M. ed Ecotermica non hanno attuato nei confronti del cittadino.

    si interroga
    il Presidente della Comunità di Primiero
    per sapere:

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    Per quale motivo si è deciso di accendere la caldaia a gasolio senza attendere che entrassero in funzione le due unità a biomassa e tutte le apparecchiature destinate al controllo delle emissioni , per esempio il condensatore?
    *
    Aveva senso accendere e scaldare tutta la rete con relativa dispersione termica per poche utenze, visto che minore è il numero di utenze (sulla base della rete posata), maggiore è la dispersione?
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    Prima dell’avvio si è inviata la comunicazione all’APPA per l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera?
    *
    A quanti litri di gasolio ammonta il 6% di consumo dichiarato per San Martino di Castrozza? Corrisponde al vero che i litri consumati nel 2009-2010 sono tra i 350.000 ed i 450.000 ogni anno? Rispetto al fatto che lo stesso sign. Francesco Colaone afferma che i kwh prodotti da gasolio nella centrale di San Martino, corrispondono annualmente a 383.000 kwh, e quindi, rispetto all’indice di rendimento di 0,9, mediamente il consumo di gasolio annuale si attesta sui 425.555 litri?
    *
    La recente installazione di un impianto di accumulo inerziale, ‘’vari bollitori per accumulo di energia sotto forma di acqua calda’’,per quale motivo non si è pensato di installarlo prima? Con quale modalità di appalto si è effettuata la gara per l’assegnazione di tale opera visto che Ecotermica San Martino è ora completamente in mano ad ACSM spa?
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    La delibera della giunta provinciale 05/06/2009 n.1366 vincolava il contributo e la realizzazione dell’impianto a dei dettagli ben precisi, ai quali, fino a diversa disposizione, la società è tenuta a rispettare. Nella stessa delibera (punto 2 comma 1) vi è il limite dell’approvvigionamento del cippato per tale impianto, verificandone la tracciabilità. Lo stesso Zortea, presidente Biomasse Primiero, afferma che Ecotermica Primiero deve reperire biomassa entro un raggio limitato. Questo dato è stato rispettato?
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    La provincia (Agenzia per l’Energia) solo sull’impianto di Primiero di fatto dice che è possibile svincolare il 50% il quantitativo del cippato proveniente da 70 km solo se per gli altri si provvede ad applicare la filiera corta di provenienza silvo-culturale (bosco) e da scarto di segherie per l’altra metà. E’ rispettato tutto ciò?
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    Sono di fatto interdetti i contributi provinciali per la sostituzione della caldaia per chi decide di non allacciarsi alla rete di teleriscaldamento?
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    Ad oggi quanti metri cubi di cippato ‘’autoctono’’ vengono bruciati nelle due centrali di San Martino e Primiero?
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    Il risparmio di almeno il 20% rispetto ad un analogo impianto a gasolio è sempre stato rispettato dall’avvio dell’impianto di San Martino di Castrozza? E’ possibile avere un’analisi di confronto prezzo medio mensile tra Ecotermica San Martino/Prezzo di gasolio reale su piazza Primiero/San Martino dall’avvio dell’impianto?
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    Se è vero che sono uscite bollette, ‘’pazze, abbastanza onerose? In che misura rispetto ai reali consumi? Come si è ovviato?
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    Se non siano vessatorie le clausole previste nel contratto di somministrazione del calore da parte di Ecotermica Primiero nel punto:’’Interruzione della erogazione di calore – La somministrante non può essere ritenuta responsabile per danni a persone o cose derivanti da interruzioni, sospensioni o diminuzioni nell’erogazione del calore dovute a caso fortuito, forza maggiore, fatto di terzi, atti dell’autorità, nonché ad esigenze connesse con la gestione dell’impianto (manutenzioni, riparazioni, ampliamenti degli impianti). In nessuno di tali casi il somministrato avrà titolo per pretendere risarcimenti, indennizzi, rimborsi, diminuzioni, sconti, fatto salvo quanto stabilito dal d.p.r. 24.5.1988 n.224.’’?

    cons. Enrico Turra

    A norma di regolamento chiedo risposta scritta

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