Primiero Vanoi

Suzuki Institute e l’Orchestra da camera della Music Academy International a Mezzano Romantica

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Il metodo didattico del Suzuki Institute è una delle novità di quest’anno

suzuki

Mezzano  (TN) – La Music Academy International di New York, che per il terzo anno ha trovato nel Primiero la location ideale per la manifestazione Trentino Music Festival per Mezzano Romantica, ha aggiunto per questa stagione due nuovi programmi musicali alla sua programmazione. Oltre al Musical, che si è appena concluso, novità di quest’anno è il Suzuki Institute, programma dedicato ai musicisti giovanissimi e coordinato dal Maestro Malgosia Lis. I giovanissimi talenti studiano e vivono a Fiera di Primiero e Trasacqua con le loro famiglie.

L’appuntamento con il Concerto dei professori del Suzuki Institute è martedì 19 luglio a Mezzano Centro Civico ore 21

Malgosia Lis, pianoforte –  Direttore programma Suzuki – The Hartt School

Jaroslaw Lis, Violino – Direttore programma orchestra

Nancy Hair, violoncello – New England Conservatory

David Madsen, guitar – The Hartt School

Marina Obukovsky, piano – Mannes College of Music, School for Strings NY

Gabriel Remillard, viola – The Hartt School, University of Connecticut School of the Arts

Bret Serrin, piano – Suzuki Music Institute of Dallas, University of North Texas

Giulia Berveglieri – pianoforte

I concerti degli studenti del Suzuki Institute si terranno a Primiero Fiera Palazzo delle miniere mercoledì 20 luglio alle 17.30, giovedì 21 alle 21 e venerdì 22 alle 17.30.

L’orchestra da camera della Music Academy, diretta dal M° Jaroslaw Lis, proporrà due attesissimi concerti nella chiesa di Mezzano il 20 e il 22 luglio alle 21.

La formazione musicale e la definizione del metodo didattico

Il Metodo Suzuki sviluppa il talento presente in ciascun bambino. Si può iniziare dai tre anni o anche dai 2 e mezzo, e dal secondo anno si affianca lo studio dello strumento.  Anche un genitore che non conosce la musica imparerà insieme al bambino tutto quello che serve per poter seguire suo figlio.  Non serve uno strumento da subito, sarà l’insegnante ad aiutare il bambino a trovare lo strumento della sua misura quando viene a lezione. In seguito lo strumento può venire preso a noleggio oppure acquistato.

Il pensiero di S. Suzuki è racchiuso nei suoi aforismi:

“L’uomo è figlio del suo ambiente” – “si può fare molto se c’è amore” – “se hai un bel suono, hai cuore” – “le corde non hanno anima, esse vivono attraverso quella di chi le fa vibrare” – “non c’è bambino senza talento, tutto dipende dall’educazione” – “l’arte esprime l’uomo”.

Infine, la sua speranza espressa quasi come un atto di fede: “che la musica possa rendere migliore l’uomo, gli dia la pace, la gioia di vivere”.

Questi sono i valori che stimolano gli insegnanti Suzuki, ma anche tutti quelli che credono nell’educazione attraverso la musica come mezzo di rinascita morale e spirituale.

Shinichi Suzuki è morto nel 1998, all’età di novantanove anni, ma come è per tutti i grandi uomini, egli vive ancora per quello che ha donato ad una moltitudine di persone.

Migliaia di bambini, in tutto il mondo, se ne stimano circa 250.000 oggi, crescono con la musica, ed attraverso essa vivono esperienze uniche ed irripetibili. Migliaia di famiglie hanno scoperto la gioia di stare insieme, comunicando con un linguaggio universale e personale al tempo stesso. Migliaia di insegnanti, circa 8200 in tutto il mondo, hanno imparato a donare se stessi attraverso le proprie competenze, a regalare il proprio talento per crescere quello di un bambino.

Nell’ottobre del 1968, al termine di un suo intervento presso le Nazioni Unite, a New York, Shinichi Suzuki si appellò a tutti i presenti affinché prendessero in considerazione la necessità di una politica mondiale rivolta al corretto sviluppo, all’educazione ed alla cura dell’infanzia.

Oggi più che mai rievochiamo il suo sogno: “Che la musica renda migliore l’uomo, porti la pace, la gioia di vivere”.

Shinichi Suzuki andò a studiare violino in Germania negli anni ’30 e questa esperienza fu fondamentale sia nell’ideazione sia nello sviluppo del metodo di apprendimento musicale. Studiò con Karl Klingher, un allievo di Joachim ed un affermato violinista e insegnante tedesco dell’epoca. Il suo obiettivo venendo in Europa era ben più ampio rispetto al solo studio del violino; egli era venuto per una ricerca: comprendere il reale significato dell’Arte. Il risultato di questa ricerca fu più tardi riassunto in un breve poema, del tipo che egli amava comporre: “l’Arte non è qualcosa che sta sopra o sotto di me, l’Arte è legata con la mia essenza più profonda”.

Intanto in Germania Suzuki divenne intimo amico di Albert Einstein. E’ anche importante tenere presente che egli appartiene alla stessa generazione di Maria Montessori e Jean Piaget. Ovviamente, le nuove idee sull’educazione dei bambini erano nell’aria quando egli era in Europa.
Il metodo Suzuki probabilmente non sarebbe mai esistito se Shinichi Suzuki, un “gentlemen” giapponese con un alto istinto musicale e morale, non fosse venuto in contatto con l’ambiente culturale europeo. E’ un fatto che il repertorio appreso dagli studenti del metodo Suzuki, dai pezzi più semplici fino ai brani da concerto, si rifà interamente al patrimonio compositivo classico dell’Europa, principalmente Germania, Italia e Francia.

Per informazioni: Comune di Mezzano
tel. 0439.67019, info@mezzanoromantica.it e www.mezzanoromantica.it

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