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San Vigilio, la Cattedrale di Trento riapre le porte. Tisi ai missionari: “Siete il canto nuovo della nostra Chiesa”

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‘Voi siete il canto nuovo della nostra Chiesa, perché il canto della Chiesa è l’ uomo che vive con gli ultimi, con i poveri’. Così l’ arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, si rivolge ai missionari trentini nel mondo in occasione di San Vigilio

 

Trento – La Chiesa di Trento celebra sabato 26 giugno il patrono, San Vigilio. Per il solenne pontificale, presieduto dall’arcivescovo Lauro, la Cattedrale ha riaperto le porte, dopo alcune settimane di chiusura, necessarie per consentire l’allestimento dei ponteggi per il restauro della zona dell’abside e dei transetti. Torna invece pienamente visibile la navata centrale dopo l’intervento conservativo.

Al termine della celebrazione, l’arcivescovo Lauro ha fatto dono della sua nuova Lettera alla comunità. I rappresentanti dell’Associazione panificatori hanno invece distribuito il pane di San Vigilio ai fedeli nei loro posti in chiesa. Non vi sarà la tradizionale distribuzione in piazza. 

Con la riapertura della Cattedrale, ritornano in Duomo anche le consuete S. Messe: in orario feriale alle ore 7.10 e 8.15 (mentre resta spostata nella chiesa dei Salesiani la Messa delle ore 19), mentre le messe festive saranno sabato alle ore 19 e domenica alle ore 8.15 e 10.00. Per ragioni di sicurezza ed operatività del cantiere di restauro nella zona orientale della Cattedrale, resta chiusa al pubblico l’area archeologica della basilica paleocristiana fino al termine dei lavori,  fra circa un anno.

Il messaggio ai missionari

In un videomessaggio diffuso nell’ imminenza delle celebrazioni per il patrono San Vigilio. ‘In cattedrale canteremo questa bellissima acclamazione: ‘Ci hai posto sulle labbra un canto nuovo”, spiega l’ arcivescovo, aggiungendo che ‘nel canto nuovo vedo ognuno di voi, cari missionari e missionarie’. ‘Voi – prosegue mons. Tisi – siete la freschezza, la gioventù della Chiesa, anche se sulle vostre spalle magari ci sono diversi anni di missione, ma finché c’ è il servizio, il dono di sé, non si diventa mai vecchi: si rimane eternamente giovani, di quella gioventù che viene dallo spirito, per cui nulla fa paura, nulla travolge, perché mente servi il povero senti che cammina con te quel Dio che si è fatto povero, perché noi potessimo diventare protagonisti e ricchi dentro la vita’. ‘Cari missionari, buon san Vigilio e buona estate’, l’ augurio dell’ arcivescovo: ‘Nell’ attesa, appena sarà possibile, di poterci rivedere, vi auguro di continuare ad essere il canto nuovo della nostra Chiesa in uscita, vi auguro di continuare ad essere presso le Chiese e i popoli in cui siete immersi la buona notizia che a Trento c’ è una Chiesa che ha trovato in Gesù di Nazareth la sua forza, che ha voglia di ripartire, non dalle chiacchiere, ma come avete fatto voi, dall’ uscire incontro ai poveri, riconoscendo in loro il volto di Cristo’.

Nel video messaggio diffuso attraverso il canale Youtube del Servizio Comunicazione della diocesi di Trento, anche le parole di don Cristiano Bettega, delegato dell’ Area testimonianza e impegno sociale della diocesi: ‘Mi piace pensare alla figura di san Vigilio non soltanto come un evangelizzatore, un vescovo missionario, ma come colui che traduce nella sua missione e nella sua esistenza il ‘canto nuovo’, e che anche per noi, a distanza di secoli, continua ad essere esempio, immagine e spinta a fare in modo che la nostra vita diventi, per quanto ci è possibile, un canto nuovo’. Rivolgendosi ai missionari, don Bettega conclude: ‘Grazie per questa testimonianza che ci regalate, per quello che siete e per dove siete’.

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