NordEst

Ridurre i rifiuti e sviluppare il mercato del riciclo a Nordest

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A Milano il Convegno che ha coinvolto nei giorni scorsi molte realtà del Triveneto
gomme

Nordest – L’appuntamento di Milano ha coinvolto Pubbliche Amministrazioni, Consorzi e imprese che operano a vario  titolo nella filiera del riciclo: acquirenti di beni realizzati con materiali riciclati, collettori di risorse, riciclatori e produttori. L’obiettivo era quello di far emergere, attraverso l’analisi e la condivisione di esperienze reali, quali azioni si possono realizzare, sulla base della legislazione corrente, per promuovere il  recupero e il riciclo a livello locale.

Attraverso una corretta implementazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi), le PA sono infatti chiamate a introdurre, nei capitolati di gara per l’approvvigionamento di diversi prodotti, requisiti relativi all’utilizzo di materiali riciclati, o elementi che permettano di considerare l’intero ciclo di vita del prodotto, con particolare riferimento alla sua dismissione a fine vita e alla possibilità di recuperare le materie di cui è composto, o di affidare il rifiuto così prodotto a un differente uso,  trasformandolo in risorsa. Tra i relatori, molti rappresentanti dal Triveneto:

ELISABETTA BOTTAZZOLI, area Rapporti con il Territorio Conai 
GIOVANNI VAROLI, General Beverage 
STEFANO CIAFANI, vicepresidente nazionale Legambiente 
ENRICO TURRA, collaboratore di Ecopneus 
EZIO ORZES, assessore all’Ambiente Comune di Ponte nelle Alpi 
FRANCESCO MAULE, cooperativa sociale Insieme 
GIORGIO ARIENTI, direttore generale Ecodom Srl 
GIOVANNI RAVELLI, sales manager Italia Embatex AG

In particolare durante i lavori, si è discusso della necessità di attivare politiche per l’innovazione al fine di promuovere un mercato per le eco-tecnologie e gli eco- prodotti attraverso gli appalti pubblici di beni e servizi. In particolare, l’obiettivo era quello di favorire il dibattito sulla normativa vigente per considerare l’impatto che la richiesta di prodotti riciclati, e/o pensati per essere riciclati a fine vita, può generare nei confronti dei consorzi di recupero, delle aziende di trattamento e produzione delle materie prime e secondarie e delle aziende che lavorano con materiali riciclati o di recupero.

La realtà trentina

In provincia di Trento vengono consumati 6000 ton/anno di pneumatici che una volta esausti divengono PFU (pneumatici fuori uso). Dopo il progetto che ha visto il comune di Transacqua, capofila nell’asfaltare 1500 metri quadrati di strade nel giugno del 2013, utilizzando circa 2900 pneumatici ricilati, è stato firmato a Trento un protocollo d’intesa tra il Consorzio dei Comuni Trentini  ed Ecopneus al fine di sostenere occupazione ed economia grazie a pratiche ambientalmente sostenibili. In termini ambientali il dibattito è però aperto.

 

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